di Gianni Lannes
Prigionieri, distanti e lontani per sempre? Chi sta sempre più in alto (pochi) e chi sprofonda sempre più in basso (tanti). Il sistema di dominio ha abolito la libertà e pretende che la pandemia virale elaborata a tavolino, sia ritenuta dalla massa un pericolo infinito, in modo da rendere un incubo senza fine la realtà di sottomissione dell'umanità. Il senso comune ha già assorbito e legittimato con gran plauso la prigionia domestica. Si tratta di un esperimento di ingegneria criminale su scala globale, inglobato in un miscuglio di autoritarismo, distanziamento sociale e tecnologia digitale.
Mentre il silenzio degli intellettuali è addirittura assordante e il chiacchiericcio degli esperti mostra la sua condiscendenza al potere, solo i dementi a oltranza, i venduti, i burocrati, i televirologi e i politicanti negano platealmente la brutale evidenza. Oggi siamo dinanzi ad una svolta autoritaria, anzi pericolosamente totalitaria. D'altronde l'illusione vaccinale ha la funzione di indebolire gli esseri umani, di annichilirli, di renderli paradossalmente malati a vita.
L'emergenza è una bieca modalità di “governo” che ha la funzione climatica di rendere assolutamente accettabile proprio l'inaccettabile. Che fare? Seguitare a pensare con elevato senso critico, alimentando il dubbio, andando alla radice del problema. In un Belpaese privo di sovranità e indipendenza, l'unica soluzione è la rivoluzione e l'obiezione fiscale a livello generale.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
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