foto Gianni Lannes (tutti i diritti risevati) |
A rischio e pericolo di estinzione, basta qualche esplosione. Il belpaese è una polveriera nucleare e al contempo un obiettivo di guerra atomica, mentre i crassi politicanti nostrani sproloquiano del nulla. Le crisi mondiali, gravate dall’aggravamento del cambiamento climatico indotto dall'uomo, rendono realmente possibile un conflitto nucleare avviato in base ad un piano, oppure scaturito per errore o semplice fraintendimento. La rinnovata corsa agli armamenti atomici e la loro proliferazione sono conseguenza di importanti trattati e negoziati cancellati o minati. In Italia è dominante la responsabilità di tutto l'arco politico (centro, destra e sinistra) che obbliga un Paese non nucleare ad ospitare da tempo e a prepararsi ad usare armi nucleari, violando il Trattato di non proliferazione che pure ha sottoscritto e ratificato. Soprattutto è gravissimo il rifiuto dei governanti italidioti ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari votato a grande maggioranza dall’Assemblea dell’Onu. Per aderire l’Italia dovrebbe quindi richiedere al governo degli Stati Uniti d'America di rimuovere dal suo territorio le bombe nucleari B61USA senza installarne altre, nonché le basi militari Nato. Così impone la Costituzione repubblicana italiana che all'articolo 11 ripudia la guerra.
Riferimenti:
Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=B61