23.2.20

CORONAVIRUS: EPIDEMIA TELECOMANDATA!



di Gianni Lannes


Chi inventa, alimenta e diffonde le epidemie? Un problema d'ordine pubblico? Distrazioni di massa? E all'orizzonte già si intravedono provvedimenti politici catastrofici che limitano le già risicate libertà individuali. Lo Stivale nel baratro: il Nord chiuso per il virus; a breve si vedrà anche il Mezzogiorno. Per l'Oms la diffusione in Italia è un mistero. Secondo quanto riferito da Ansa l’Italia, ad oggi, è il terzo paese al mondo con il più alto numero di contagi dopo Cina (77mila casi accertati) e Corea del Sud (602 casi). Il governo Conte (bis): “anche l'esercito per isolare le zone a rischio”. Almeno un vantaggio: la paralisi da virus arresta finalmente anche il calcio milionario nel belpaese.

Ecco cosa succede - per ora - nel più importante e disponibile laboratorio coloniale di Washington nel vecchio continente. Chiusura di scuole ed università tanto per fronteggiare il peggio ingigantito a dismisura dai mass media. La misura della fragilità tricolore. Iniettando paura nel corpo sociale si provoca l'emergenza: l'effetto psicosi funziona sempre. Il virus della Covid-19 non è arrivato sui barconi dei migranti, ma - secondo le fonti ufficiali nonché la vulgata di tutte le autorità - in aeroplano in giacca, cravatta e tailleur, addirittura con regolare passaporto. Il coronavirus non ne fa una questione di razza, di religione o di classe: sale a bordo dell'essere umano in quanto tale, poiché così stato programmato nel solito laboratorio militare d'oltre oceano. A proposito: gli italiani come si sono ammalati?

Cui prodest? A chi giova? Chi alimenta il panico e perché? Il panico come reazione collettiva sorge per infezione psichica e non virale. Appunto il panico erode la solidità euforica della massa riportandoci alla nostra individuale inermità.

L'influenza in Europa miete ogni anno circa 50 mila vittime, perché allora il Coronavirus preoccupa così tanto i soliti esperti e i crassi politicanti italidioti? Il panico amplifica a dismisura il pericolo stesso. Nella stagione del rischio diffuso ad arte del contagio - da ben noti e collaudati sistemi di dominio - ogni nostro simile diventa un potenziale untore, fonte di malattia e di morte. Problema, reazione, soluzione autoritaria,  come da copione del grande fratello. Attenzione: ci attende una straordinaria prova di inciviltà.


Riferimenti: