Novembre 2006: il mancato recupero del peschereccio Rita Evelin - Archivio Gilan |
di Gianni Lannes
Rita Evelin è il nome di un peschereccio trascinato a morire sul fondale marino all'alba del 26 ottobre 2006. In un Adriatico calmo al largo di Porto San Giorgio, un sottomarino militare alleato ha tranciato di netto un cavo d'acciaio della rete da pesca a strascico e non si è fermato a prestare prontamente aiuto o chiamare i soccorsi. Sono stati assassinati tre lavoratori del mare ma non vi è stata giustizia, anche se le prove erano e sono evidenti. Ora le autorità di ogni ordine e grado tentano di sbarrare il passo alla verità con il solito muro di gomma, dopo anni di insabbiamenti telecomandati dall'alto dei cieli. Da mesi a San Benedetto del Tronto Lorena Annibali, sorella di Francesco Annibali sostenuta dalla cugina Giovanna Scolastici, dopo 18 anni di dolore mai sopito, si è rivolta prima al Tribunale di Ascoli Piceno, ma l'archivio è inaccessibile a causa dell'amianto; mentre la Direzione Marittima di Ancona se la cava con un burocratico scaricabarile. Insomma, una vergogna nazionale contro "povera gente". Due donne che ostinatamente contro tutto e tutti con gran dignità non si arrendono al peggio dell'Italietta priva di sovranità. C'è da essere concretamente e risolutivamente indignati con chi rappresenta indegnamente le istituzioni italiane. Non è umanamente ammissibile che criminali in divisa e farabutti in doppiopetto la facciano sempre franca. Il motopesca giace ancora inabissato, perché se recuperato potrebbe parlare del tragico accaduto.
Istituto Idrografico della Marina |
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/11/nato-colpito-e-affondato.html#more
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