foto Gilan |
Una volta ero un bambino prima di inciampare in una macchina da scrivere Olivetti “Lettera 32”- Allora giocavo in campetti polverosi strappati all'abbandono in un borgo del Gargano incastonato in una foresta sul mare Adriatico. Un paese di luce dall'aria limpida solcato dalla rosa dei venti, con strade storte e tutte in salita, arroccato sulle colline, mimetizzato tra i boschi che scrutavano l'Oriente, dove si parlava una lingua antica, astrusa e sconosciuta all'Italia in bianco e nero.
Magia: c'è solo una parola che
riesce a sfiorare questa storia con la punta dell'immaginazione.
Già
allora il nostro orizzonte non aveva confini e spaziava all'infinito in
questo angolo dimenticato della terra. E ora, dopo quasi 60 primavere penso agli amici e ai compagni, tutti quelli smarriti per strada con cui
ho diviso giornate senza fine a rincorrere nel sudore a perdifiato un malandato
pallone in partite da sogno. Mai dimenticherò il loro sorriso spensierato. Quello spirito fraterno è sopravvissuto alle intemperie e oggi ci ricorda chi siamo.
Certe stagioni irripetibili dell'esistenza sono difficili da spiegare a chi non le ha vissute negli anni Settanta. A volte le storie dell'infanzia e dell'adolescenza si rintanano in luoghi impervi, in cui le parole non riescono ad approdare; e anche se si avvicinano, possono solo sfiorare le emozioni umane.
Già a quel tempo i pargoli appena nati sia pure gioiosi erano meno dei vecchi che ci lasciavano per sempre. Eravamo la meglio gioventù: l'ultima speranza di un paese in declino, soli e temerari di fronte alla fine del mondo.
Gianni Lannes
Post scriptum
Un saluto fraterno a Nicola Giuliano, Mario e Carmine De Petris, Maurizio Aguiari, Piero e Paola Della Malva, Pio Caputo, Paolo De Ciocchis, Enzo e Massimo Fiorentino, Michele Matassa, Francesco Spadavecchia, Tommaso Carmeno, Rocco Ricci, Nicola Apicella, Michele e Giacinto Dell'Aquila, Nino e Aurelio Misurata, Pietro Parisi, Antonio e Giambattista Selvaggio, Michele Afferrante, Lino Pasquariello, Matteo Giambavicchio, Carlo Cilenti, Michele Biscotti, Giuliano Apruzzese, Roberto e Matteo Veloce, Nicola Tavaglione, Matteo Pupillo, Franco Delli Muti, Lello Biscotti. Un ricordo particolare per Filippo Fiorentino, Raffaele Lanzetta e Antonio Iavicoli che ci hanno lasciato all'improvviso lungo il cammino. A tutti loro sono grato per aver incrociato la mia esistenza terrena.
Grazie mille per i ricordi che riaffiorano, sono stati anni bellissimi. Sono io che ringrazio te e tutti gli amici che hanno reso la mia gioventù felice..un abbraccio
RispondiEliminaRicordare l'amicizia è un profondo sentimento umano che sopravvive al tempo! Grazie...
RispondiEliminaL'amicizia sopravvive alle intemperie della vita!
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