foto Gilan |
di Gianni Lannes
I tempi moderni sono sinonimo di progresso evolutivo? Sotto gli occhi miopi o indifferenti
del mondo senza umanità, attenzione allo sfavillante luccichìo delle apparenze. La schiavitù moderna non è una pratica
arcaica di un'epoca remota e trapassata, ma invece è a noi
contemporanea. Certo, non esistono più le catene visibili e pesanti di un tempo, bensì costrizioni altrettanto disumane e insopportabili.
Il fenomeno aumenta sempre più ma risulta invisibile
alla coscienza critica. Il Global Slavery Index (anno 2023), sintesi
di un lustro di analisi e indagini sul campo, offre alla lettura un
quadro incredibile che non risparmia l'Europa e pure l'Italietta del
pensierino unico nell'era Conte, Draghi e Meloni. A proposito: l'apartheid di Israele verso i palestinesi, non è forse una forma perversa di schiavitù?
L'attuale schiavitù si materializza sotto varie forme e sembianze. Essa in sintesi si riferisce a situazioni di sfruttamento che una persona non può rifiutare o abbandonare a causa di minacce, coercizione, violenza, bisogno o inganno. Comprende il lavoro forzato o mal pagato (sotto remunerato come ad esempio nel caso documentato dei giovani giornalisti in Italia), il matrimonio forzato o servile, la servitù per debiti (in particolare dei cinesi), lo sfruttamento sessuale commerciale e/o forzato, la fiorente tratta di esseri umani, l'asservimento, la vendita e lo sfruttamento dei bambini. In tutte le sue forme, la schiavitù moderna origina dall'annullamento della libertà di un essere umano al fine di sfruttarlo per un guadagno personale o finanziario. I più n sono in prevalenza donne, minori e migranti.
Nel Belpaese gli schiavi moderni sono circa 200 mila, però il numero è approssimato con ampio difetto. Non solo migranti. Anche cittadine e cittadini dei Paesi occidentali spesso lavorano in condizioni di schiavitù. Si stima che tra prodotti elettronici, indumenti, prodotti eno-gastronomici, tecnologia e tessili, il giro d'affari generato dagli schiavi moderni proprio in Italia, sia pari ogni anno mediamente a 10,9 miliardi di dollari. Anche la Svizzera non è esente dal fenomeno, al pari di Francia e Germania. Comunque negli Stati Uniti d'America, patria fantomatica della libertà, il numero di persone in condizioni di moderna schiavitù è raddoppiato rispetto al 2018.
Riferimenti:
https://cdn.walkfree.org/content/uploads/2023/05/17114737/Global-Slavery-Index-2023.pdf
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