10.2.22

LA SCUOLA NON È UNA CASERMA!

 


di Gianni Lannes

«Devo vedere il QR-Code e solo il QR-Code. Non mi interessa della certificazione verde... Il QR-Code mi deve mostra'! Tanto e' una cosa da poco e anzi e' meglio, cosi' possono fare da testimoni» aveva digrignato ad un'integerrima docente, rea di non aver eseguito la terza dose svaccinale, un preside, dinanzi gli studenti presenti di una classe terza, tredicenni sbigottiti a fissarlo con gli occhi strabuzzati e la penna sospesa sul foglio, dove stavano svolgendo il loro compito. 

A rigor di logica, delle due l'una. «Non smentisco ne' confermo» sbotta stizzito e seccato al telefono (0882551091 - interno 5), con interlocuzione arrogante, il prof  Ruggero Follieri, a capo dell'Istituto comprensivo “R. Grimaldi-Giovanni Paolo II”, con sede centrale a San Paolo Civitate in Puglia, dove si e' verificato il fattaccio - giunto anche all'attenzione dell'ufficio scolastico regionale a Bari - nella chiamata intercorsa mercoledi 9 febbraio 2022 alle 12:50, nonche' alla segreteria del ministro Bianchi. Al Prof. Follieri, investito di responsabilita' istituzionale in ambito scolastico, avevo semplicemente chiesto di smentire o confermare tale gravissimo pasticciaccio, declinato in una persecuzione personale di una docente che ha osato chiedere alle autorità competenti, ovvero all'Asl di Foggia (al dottor Miglio e al direttore sanitario dottor Nigri, rispettivamente il 10 dicembre 2021 e il 25 gennaio 2022), il previsto esonero "vaccinale" su base clinica, dopo due dosi avverse del siero anticovid-19, in virtu' del legittimo diritto universale di cronaca e di critica.

Cos'era accaduto? Il capo dell'istituto, forse disattento ai dettami costituzionali e allergico alle buone maniere verso una donna, l'8 febbraio 2022, ha fatto irruzione, senza neanche bussare alla porta, in una classe terza della scuola media statale, interrompendo la lezione della prima ora, intimando con piglio poliziesco alla malcapitata professoressa di lingua inglese, di esibire il famigerato QR Code, mentre era in corso una verifica, alla presenza degli attoniti alunni. Insomma, un caso diseducativo da manuale psichiatrico. Maleducazione, cafonaggine, autoritarismo, misoginia o c'e' di peggio quando si valicano i propri doveri triturando la deontologia, sancita anche dalle normative vigenti? Sia chiaro: il preside non e' il padrone della scuola o il fustigatore di insegnanti, o l'aguzzino di scolari, ma semplicemente un dipendente pubblico, beninteso non un sorvegliante, al servizio della collettività, pagato da noi contribuenti.

Non e' purtroppo un caso isolato e comprovato: un po' ovunque, alunni sani ma sprovvisti di passaporto vaccinale vengono estromessi dalla scuola, spesso nel corso delle lezioni, come nel caso documentato verificatosi in Abruzzo (in una scuola secondaria di primo grado), nell'istituto omnicomprensivo di Popoli, dove impera la dirigente Corazzini Patrizia (la situaazione e' stata piu' volte segnalata per gli opportuni interventi al dirigente dell'Ufficio scolastico regionale dell'Abruzzo).

Gli esseri umani non sono codici a barre e la scuola non e' una caserma, un'azienda privata, o peggio, un nosocomio manicomiale controllato da folli sorveglianti. Eppure, in Italia, sull'onda dell'isteria di massa alimentata dalla psico pandemia s-governativa ormai biennale, alcuni dirigenti scolastici dopo l'introduzione del fuorilegge green pass (misura vessatoria priva di requisiti sanitari, epidemiologici, medici e scientifici), hanno iniziato a perseguitare e discriminare insegnanti non in regola con le triplici iniezioni di sieri sperimentali spacciati per vaccini, compresi gli alunni di minore eta'.

Ecco dunque un primato nazionale a livello mondiale. Come e' possibile violare impunemente e in un solo colpo - alla presenza di minori d'eta' anagrafica interrompendo senza alcun valido motivo una lezione in corso - gli articoli 2, 3, 4, 10, 21, 33, 34, 54, 98 della Costituzione repubblicana italiana, la Convenzione internazionale sui diritti degli esseri umani, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la Convenzione di Oviedo, la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo, incluso lo Statuto dei lavoratori. In ogni caso, un non invidiabile primato.

Nessuna norma anticovid-19 stabilisce che il controllo del Greenpass da parte del dirigente scolastico, debba avvenire con modalità offensive interrompendo bruscamente una lezione scolastica, alla presenza di minori d'eta' o peggio, maltrattare pubblicamente un'insegnante arrestando una lezione in corso dentro una scuola pubblica. Si tratta forse di un disgustoso abuso di potere o di mero bullismo di Stato tricolore, avallato dalle autorità di ogni ordine, livello e grado? Com'è noto, la Costituzione repubblicana in Italia, è fonte primaria del diritto. I decreti legge (229/2021 e 1/2022, alla stregua dei dl 44/2021, 52/2021, 105/2021, 111/2021, 127/2021, 172/2021, 172/2021, 221/2021), come hanno denunciato 100 avvocati e i giuristi dell'associazione "Stefano Rodota'" ("Dovere costituzionale e comunitario di disapplicazione del cd decreto Green Pass"), appaiono in palese violazione dell'articolo 77 della Costituzione: infatti ad un'attenta disamina non rivestono carattere di necessita' e urgenza; inoltre sono assimilabili a norme di rango giuridico inferiore, mentre le circolari ministeriali non hanno valenza normativa e non possono assolutamente scalfire i principi costituzionali, a partire dall'articolo 13: "La liberta' personale e' inviolabile".



Tornando al Follieri, nella fattispecie del caso segnalato, tale irrispettoso modus operandi, ha pure leso la dignità umana e professionale di un'insegnante e al contempo ha calpestato il diritto alla tutela della riservatezza, stabilita dal Regolamento generale per la protezione dei dati personali 2016/679 (General Data Protection Regulation). Infatti, il Garante nazionale a tutela della Privacy, ha espresso un parere cristallino. Che il decreto legge non rappresenti un’idonea base giuridica per l’introduzione e l’utilizzo dei certificati verdi è stato fatto presente anche dal Garante per la Protezione dei dati personali proprio in relazione alla questione del trattamento sistematico e non occasionale dei dati personali anche relativi alla salute su larga scala comunicati attraverso il Green pass: richiamando la sentenza della Corte costituzionale numero 20 del 21 febbraio 2019, secondo cui deve esistere proporzionalità tra finalità di interesse pubblico perseguita e trattamento dei dati personali. Il Garante nel parere numero 156 del 21 aprile 2021 ha ritenuto con riferimento al decreto legge numero 52/2021 - tra l’altro adottato in dispregio delle procedure previste dalla normativa sulla privacy - che “soltanto una legge statale può subordinare l’esercizio di determinati diritti o libertà all’esibizione di tale certificazione”. Comunque, qualsivoglia decreto legge e' notoriamente una norma di rango giuridico inferiore, alla stregua delle circolari ministeriali, che comunque non vantano valore costituzionale.

E se non fosse abbastanza: il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. Numero 62/2013), definisce gli obblighi di diligenza, lealtà, imparzialita' e buona condotta che i pubblici dipendenti dello Stato italiano sono obbligatoriamente tenuti ad osservare, senza eccezione alcuna. L'Italia fino a prova contraria, e' ancora uno Stato di diritto, non un regime di polizia telecomandato dall'estero. Nel Belpaese nessuno e' suddito o cavia, bensi' cittadino. La scuola improntata ai valori intramontabili della pedagogia e' ben altro, non faccenda burocratica in salsa tecnocratica, quanto piuttosto relazione in empatia con il prossimo, a partire dall'umana comprensione e dall'inclusione sociale.

Riferimenti:

https://www.cortecostituzionale.it/documenti/download/pdf/Costituzione_della_Repubblica_italiana.pdf

https://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf

https://rm.coe.int/168007d003

https://www.eda.admin.ch/eda/it/dfae/politica-estera/diritto-internazionale-pubblico/convenzione-protezione-diritti-dell-uomo/convenzione-sui-diritti-del-fanciullo.html

https://www.questionegiustizia.it/articolo/sul-dovere-costituzionale-e-comunitario-di-disapplicazione-del-cd-decreto-green-pass

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2022/02/governo-fuorilegge-denuncia-di-100.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=scuola

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=covid

https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9578184

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pedagogia

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.

Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017.

Gianni Lannes, VACCINI: CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.

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