24.9.17

VACCINI: 5 STELLE E MINORI!



di Antonio Bassi

Il Movimento 5 Stelle ha proposto una modifica dell'articolo 403 del codice civile, in materia di intervento della pubblica autorità a favore dei minori. Da un'attenta analisi, tale modifica potrebbe dare atto ad interventi potenzialmente a sfavore dei minori. Vediamo i due testi.
 
“Quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato o è allevato in locali insalubri o pericolosi, oppure da persone per negligenza, immoralità, ignoranza o per altri motivi incapaci di provvedere alla educazione di lui, la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell’infanzia, lo colloca in luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione.” (testo vigente).

“Quando il minore si trovi in uno stato, accertato o evidente, di abbandono morale o materiale e, comunque, per le condizioni in cui è allevato, si trovi esposto a grave pericolo per il suo benessere fisico e psichico, la pubblica autorità, preferibilmente a mezzo degli organi di protezione dell’infanzia, lo colloca in un ambiente sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione, valutando, in via prioritaria, la possibilità di una collocazione presso parenti entro il quarto grado di accertata idoneità. [...]” (testo proposto).

Il cambiamento è notevole, in senso negativo.. Analizziamo bene prima il testo dell'Articolo vigente e poi quello proposto, per poi fare le dovute considerazioni. 

Testo vigente.

“Quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato...”. Qui si fa riferimento ad una condizione di trascuratezza specifica, che riguarda lo stato emotivo/affettivo e quello fisico

“[Quando il minore] è allevato in locali insalubri o pericolosi...”. Qui si fa riferimento specifico alle condizioni igieniche e al fattore di sicurezza dei luoghi in cui il minore viene allevato (abitazione).

“[Quando il minore è allevato] da persone per negligenza, immoralità, ignoranza o per altri motivi incapaci di provvedere alla educazione di lui...”. Qui si fa riferimento specifico alle caratteristiche dei genitori o tutori del minore, che riguardano precisamente la capacità educativa degli stessi.

In sintesi, gli aspetti che determinano il ricollocamento del minore sono: carenza di cure affettive e materiali, trascuratezza igienica e scarsa sicurezza dell'ambiente abitativo, inabilità dei genitori o tutori di provvedere ad un'educazione adeguata e moralmente sana.

Testo proposto.

“Quando il minore si trovi in uno stato, accertato o evidente, di abbandono morale o materiale...”. La sostanza non cambia molto. Il testo fa riferimento ad una condizione di trascuratezza che riguarda lo stato emotivo/affettivo e quello materiale, riscontrabile tramite controlli o perizie o immediatamente visibile. È aggiunto il metodo di accertamento.

“[Quando il minore], per le condizioni in cui è allevato, si trovi esposto a grave pericolo per il suo benessere fisico e psichico...”. In questo caso, la condizione di disagio fa riferimento ad uno stato specifico, che riguarda la sfera della salute del corpo e quella "dei fenomeni e delle funzioni che consentono all'individuo di formarsi un'esperienza di sé e del mondo, e di agire in conseguenza" (psiche, Wikipedia), il tutto riconducibile unicamente alle “condizioni in cui è allevato”, espressione largamente interpretabile. Non si tratta più di “locali insalubri o pericolosi”, ossia dello specifico ambiente abitativo, ma di “condizioni”, termine che non chiarisce la natura delle condizioni stesse.

La proposta di legge, inoltre, non fa più riferimento alle capacità dei genitri o tutori relative all'educazione del minore.

In sintesi, gli aspetti che determinano il ricollocamento del minore sono: la carenza di cure affettive e materiali (riscontrabili tramite controlli o perizie), il pericolo per la salute fisica e psichica derivante dalle “condizioni in cui è allevato” (senza specificare la natura di tali condizioni).

Pertanto, risulta evidente che la modifica proposta apre a pericolose interpretazioni sull'identificazione della condizione di pericolo del minore e ad altrettanto potenzialmente pericolose applicazioni della legge.

Post scriptum

di Antonio Bassi

 Siccome non posso commentare in risposta al grillino che ha commentato il mio articolo, volevo fargli notare che il suo commento dimostra solo che chi lo ha scritto non ha compreso affatto il senso dell'articolo. Il senso è questo: la proposta di legge rende l'Art. 403 solo più vago e meno specifico. Il testo vigente indica chiaramente i requisiti precisi che possono potenzialmente comportare la ricollocazione del minore (sottolineo potenzialmente), mentre la modifica proposta dai 5 stelle aggiunge un elemento di interpretabilità e toglie l'aspetto legato ai luoghi (abitazione) e all'educazione. Dunque, l'articolo non dice che i 5 stelle confabulano per favorire il ricollocamento del minore, ma che come è scritto lascia troppo spazio a possibili interpretazioni (e i politici italiani sono maestri di interpretazione). L'articolo vigente risulta essere più chiaro e specifico della modifica proposta. Inoltre, vale la pena ricordare che la proposta di legge della Lorenzin prevedeva inizialmente - in caso di mancata vaccinazione - l'esclusione del minore dalla scuola (incostituzionale), multe fino a 7500 euro (incostituzionale) e il ritiro della patria potestà. Detto questo, ribadisco che l'articolo deve essere letto per quello che è, una semplice constatazione obbiettiva delle differenze notevoli che intercorrono tra il testo vigente e il testo modificato.

Riferimenti:



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