21.7.15

EUROPA: UNA CAMERA A GAS UNITED STATES OF AMERICA






di Gianni Lannes


I segreti più indicibili sono sotto gli occhi di tutti: basta aprirli. Non occorre la scienza ufficiale ormai asservita al sistema di potere imperante. Basta osservare il cielo, respirare a pieni polmoni i veleni disseminati giorno e notte nell’aria che ingeriamo e leggere i documenti ufficiali.
 
Se il caldo è artificiale e le conseguenze sono i disastri innaturali, c’è una ragione disumana: la manipolazione del clima sotto il paravento scientifico a scopo di dominio del genere umano. La conquista del tempo metereologico mediante alterazione dell’omeostasi ambientale è decollata al termine della seconda guerra ambientale. Sulla famosa e rinomata enciclopedia italiana Treccani c’è scritto:

«L'occasione per tradurre queste vedute in un programma adeguato fu offerta dalla  XVI assemblea generale delle Nazioni Unite, che sul  finire del 1961 affrontò i  problemi posti dalla conquista dello spazio. Dopo aver discusso un rapporto che proponeva un programma internazionale per la meteorologia e un sistema di vigilanza, con la  risoluzione n. 1721, l'assemblea invitò a preparare  progetti: "...  a) per far progredire  la scienza e la tecnica meteorologiche, sì da conseguire una maggior conoscenza dei  fattori fisici fondamentali del clima nonché la possibilità di modificare  artificialmente il tempo su larga scala…».




Da qualche anno l’Unione europea finanzia - con denaro pubblico degli ignari contribuenti - il progetto ‘European trans-disciplinary assessment of climate engineering’ (EUTRACE), che riunisce 14 organizzazioni nei settori di ingegneria, scienze naturali e scienze umanistiche per applicare le tecnologie di ingegneria del clima. Insomma, un pretesto apparentemente nobile, per legittimare agli occhi dell'opinione pubblica le manipolaizoni ambientali. Non a caso, a pagina 48 del rapporto finale EuTRACE si legge: 


«è descritto l’uso di una particolare tecnica di inseminazione di cirri, a mezzo di droni o aerei commerciali, che irrorano nella troposfera particelle di Bismuto attraverso i gas di scarico…. In tal modo tali nuvole dovrebbero riflettere i raggi solari e al contempo consentire il passaggio dal suolo verso l’alto delle radiazioni infrarosse. L’inseminazione con aerosol  può avere un tempo di residenza atmosferica fino a 1 – 2 settimane, a seconda delle loro dimensioni e quindi le loro velocità di sedimentazione. Aerei commerciali e aerei droni senza pilota sono stati proposti come potenziali meccanismi di esecuzione (Mitchell et al., 2011). Le sostanze di semina potrebbero essere sciolte nel carburante, o una soluzione infiammabile potrebbe essere iniettata nel gas di scarico di motori a reazione. Dato che la copertura dei cirri globalmente è del 25 – 33% (Wylie et al, 2005) (128-168 × 106 km2), vaste aree della Terra sarebbero, in linea di principio, suscettibili alle modifiche».

Lo studio di EUROCONTROL (European Organisation for the Safety of Air Navigation) a partire dalle mappe satellitari delle scie e dai dati a terra non prevede il monitoraggio del traffico militare.

Una ricerca associata e commissionata dall’Unione Europea, nell’ambito del progetto The European Transdisciplinary Assessment of Climate Engineering (EuTRACE): "Removing Greenhouse Gases from the Atmosphere and Reflecting Sunlight away from Earth", è stata studiata le possibilità di assottigliare lo strato CIRRUS via inseminazioni con aerosol (thinning clouds).


riferimenti:







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