2.10.24

MEDITERRANEO: TOMBA DI MIGRANTI GRANDI E PICCINI...

 

Mediterraneo - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Dal 2014 sono oltre 30mila i migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo: lo attestano i dati dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Il 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa morirono almeno 368 migranti in fuga da guerra, violenza, sfruttamento schiavistico e fame. Nell'undicesimo anniversario di quella strage indotta anche dall'atteggiamento criminale dell'Ue, giunge al Parlamento europeo la richiesta di una direttiva per restituire un'identità ai tanti morti insepolti in fondo al mare rimasti senza nome.

ISRAELE E LA RAPINA DEL GAS PALESTINESE!

 

Rapporto ONU (22 agosto 2019)


di Gianni Lannes

Cosa contiene l'agenda nascosta di Israele? Ragioni ignobili che violano i diritti umani. Accaparrarsi le più grandi riserve di gas del Mediterraneo, riplasmare il Medio Oriente, orientare la geolitica internazionale e al contempo cacciare gli arabi autoctoni e sterminare i palestinesi. Infatti, un rapporto poco noto agli addetti ai lavori e totalmente ignoto all'opinione pubblica internazionale delle Nazioni Unite, pubblicato il 22 agosto 2019 già dal titolo (“Les coûts économique de l'occupation israélienne pour le peuple palestinien: le potential gazier et pétrolier inexploité”) inquadra la reale situazione. Vale a dire: impadronirsi con la violenza delle riserve marittime di gas naturale della Palestina. 

 



Religioni e terrorismo di Stato? Lo sterminio del popolo palestinese a matrice israeliana ha un indicibile movente nascosto nel profitto economico: i giacimenti in mare (offshore) di gas e petrolio appartenenti a Gaza, scoperti nell'anno 2000. Per accaparrarsi le risorse altrui basta far scoppiare una guerra e ammantarla con pretesti, rappresaglie belliche e rivendicazioni territoriali di un trapassato remoto. Le prime vittime sono i civili, soprattutto i bambini: a Gaza ne sono stati assassinati ufficialmente circa 20 mila in un anno (senza contare quelli sotto le macerie).