di Gianni Lannes
Conflitti invisibili soprattutto d'estate, alimentati dal bulimico Occidente. Ecco i dati ufficiali dell'ONU. L'Agenzia dele Nazioni Unite per i rifugiati ha documentato nell'ultimo rapporto Global Trends 2024, come il numero dei rifugiati sia salito a 120 milioni. Tra i principali paesi d'origine dei perseguitati figurano Afghanistan, Siria, Venezuela, Ucraina, Sudan e Palestina.
Dunque, nell'anno 2024 almeno 120 milioni di esseri umani fuggono dalle guerre. Al primo posto c'è la Siria con 13,8 milioni di profughi. Una guerra che si protrae da 13 anni costringe la popolazione a scappare da bombardamenti, violenze e persecuzioni. Nel 2023 la guerra scoppiata in Sudan ha privato della propria casa 10,8 milioni di persone; 1,9 milioni di essi ha cercato salvezza fuori dai confini nazionali. Al termine dello scorso anno, si contavano 1,7 milioni di palestinesi sfollati nella Striscia di Gaza, dove sono state assassinate per ordine del governo israeliano del macellaio Netanyahu, ben 37 mila civili, in gran parte donne e bambini e sono state scaricate 79 mila tonnellate di bombe (una parte delle quali fornite dall'Italia). Non solo il Mediterraneo è una tomba, ma anche l'Atlantico. Inoltre, è in atto una strage silenziosa: la rotta per le Canarie si registrano 5054 vittime in appena 5 mesi. Lo attesta il rapporto dall'associazione spagnola Caminando Frointeras, intitolato "Monitoraggio del diritto alla vita nella frontiera occidentale Euroafricana". La maggior parte delle vittime salpano con mezzi di fortuna dalla Maurtania, e non certo per andare in vacanza, ma per cercare un futuro migliore.
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