"Democrazia sospesa" - foto Gilan |
di Gianni Lannes
Senza popolo: una finta democrazia con fondamenta minate. I non-votanti superano i votanti: è accaduto per la prima volta in Italia nel 2024. Che valenza ha il voto in un Belpaese privo di sovranità e indipendenza, dove il parassitario regime partitocratico risulta palesemente eterodiretto dalla globalizzazione capitalista e i politicanti senza alcuna distinzione risultano crassi incompetenti, cinici e telecomandati?
Dov'è la vittoria? I dati ufficiali smascherano la solita propaganda menzognera. Il partito post fascista della Meloni ha perso ben 700mila voti rispetto alle elezioni politiche del 2022. Tutti gli altri carrozzoni, a partire soprattutto dal covidiotismo di grullini&grulloni (targati Conte bis che mise ai domiciliari la popolazione italiana nel recente 2020, col pretesto di una truccata pandemia), hanno perso all'incirca un quinto dei consensi elettorali ottenuti nel 2022, a vantaggio dell'astensione.
L'estenuata e malferma democratura tricolore è ammorbata dall'apatia e dall'indifferenza che si danno manforte. Con questi ritmi, a breve basterà ancora qualche elezione per assistere a un processo elettorale a cui prende parte un terzo dell'elettorato, con i restanti elettori sigillati nella loro alienante bolla di indifferenza a lamentarsi del galoppante deficit democratico che intacca la legittimità delle istituzioni Ue, per la loro distanza dai bisogni e dai sogni della gente comune.
L'Italia seguita ad essere un paese spaccato a metà, dove la storica questione meridionale intacca la nuova questione democratica, situazione nota a tutti tranne che ai fautori s-leghisti dell'autonomia differenziata. Dalla democrazia incompiuta alla peggior tecnocrazia il passo è breve.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/06/ha-vinto-il-non-voto.html
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