di Gianni Lannes
Priorità ambientali dimenticate: altro che ponte sullo Stretto.
In Italia i siti industriali d'interesse nazionale, ai fini della
bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del
sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al
rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio
sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali
ed ambientali (articolo 252, comma 1 del decreto legislativo n. 152
del 2006 e successive modifiche e integrazioni). A tutt'oggi gran
parte delle aree inquinate nello Stivale (isole comprese) individuate ufficialmente nel 1996 non
risultano bonificate. E il governino Meloni che fa? Non si sa. E i giornaloni con le televisioni? Notizie mai pervenute. Ciò che accomuna mass media (telecomandati) e governanti tanto affaccendati in poltrone e cadreghini sono la distrazione di massa e le fake news, oltre che la censura contro le voci critiche e disubbidienti.
Il progetto Sentieri (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti Esposti a Rischio da inquinamento) ha l'obiettivo di aggiornare annualmente l'analisi di mortalità e di ospedalizzazione riguardante i 6.227.531 abitanti (10,4 per cento della popolazione italiana) residenti in 46 siti contaminati (39 di interesse nazionale e 7 di interesse regionale). I siti includono 316 comuni così ripartiti: 15 nel Nord-Est (20,3 per cento della popolazione indagata); 104 nel Nord-Ovest (12 per cento della popolazione indagata), 32 nel Centro (12,6 per cento della popolazione indagata), 165 al Sud e Isole (55,5 per cento della popolazione indagata).
Il Sito di interesse nazionale (S.I.N.) di «Crotone – Cassano – Cerchiara» è stato incluso nell'elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale dal decreto ministeriale n. 468 del 2001 ed è stato perimetrato con il decreto ministeriale 26 novembre 2002, poi sottoposto a nuova perimetrazione del sito con decreto ministeriale 9 novembre 2017.
Il «Progetto Sentieri: implementazione del sistema permanente di sorveglianza epidemiologica delle popolazioni residenti nei siti di interesse per le bonifiche» nel suo sesto rapporto, promosso e finanziato dal Ministero della salute (Centro per il Controllo e la prevenzione delle malattie – Progetto CCM 2018), restituisce una fotografia allarmante per quanto attiene al SIN calabrese.
Il 61,1 per cento degli abitanti del sito risiede nelle sezioni di censimento ad alto livello di deprivazione, il tasso standardizzato di mortalità prematura per malattie croniche mostra, rispetto al riferimento regionale, un aumento pari al +6,7 per cento nei maschi e +10,8 per cento nelle femmine.
Le principali contaminazioni rilevate nell'ambito del Sin calabrese sono da metalli pesanti come arsenico, cadmio, mercurio, piombo, zinco e non, composti inorganici, composti organici dei vari natura, ivi inclusi gli alifatici clorati, materie prime di natura chimica e metallurgica, residui di lavorazione ad elevato contenuto di radioattività.
Nel 2019 è stato stipulato il Progetto operativo di bonifica (POB) Fase 2 che prevedeva, da parte di ENI, l'asporto ed il trasferimento, fuori dalla regione Calabria, di tutti i rifiuti della bonifica pericolosi per la salute pubblica. Nonostante tale accordo, ENI ha proposto di «tombare» parte del sito industriale trasferendo il resto a distanza di pochi chilometri, ovvero in una discarica privata detta Columbra, adiacente tre zone, abitate: il centro della città di Crotone, il quartiere conosciuto come Papanice, il comune di Cutro.
Il Ministero ha convocato una Conferenza dei servizi per il 9 febbraio 2023 avente ad oggetto «Variante al POB fase 2 – realizzazione di una discarica di scopo per rifiuti tenorm con amianto derivante dalle operazioni di bonifica della discarica ex Fosfotec “Farina-Trappeto” all'interno del sito Eni Rewind di Crotone». A conclusione della conferenza le istituzioni locali (regione, comune e provincia di Crotone) e gli enti tecnici hanno confermato il deliberato preso con la conferenza dei servizi decisoria ovvero che i rifiuti debbano essere trasportati fuori dal territorio regionale. A seguito di tale decisione ENI ha contestato il verbale di diniego alla modifica dell'intervento già deliberato.
Quali iniziative l'esecutivo Meloni intende intraprendere per controllare e sollecitare l'avanzamento dell'iter di bonifica del Sin Crotone-Cassano-Cerchiara ed evitare che le richieste avanzate da Eni di stravolgere quanto deliberato della conferenza di servizi possa danneggiare ulteriormente la già compromessa salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente nella zona danneggiata?
Riferimenti:
http://old.iss.it/binary/publ/cont/16_9_web.pdf
https://www.afeva.it/upload/documenti/mortalita_mesotelioma_-2003_2014.pdf
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=crotone
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Calabria
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