3.1.24

ISRAELE GENOCIDA


 

di Gianni Lannes

Il 29 dicembre 2023 la Repubblica del Sudafrica ha denunciato per genocidio Israele alla Corte internazionale di Giustizia. Le prove sono alla luce del sole, sotto gli occhi del mondo distratto e passivo. Dal 7 ottobre 2023 Israele ha ucciso 29 mila palestinesi, il 70 per cento donne e bambini, ferito oltre 60 mila persone, ammazzato 100 giornalisti, imprigionato migliaia di civili, torturato qualunque palestinese arrestato, causato l'evacuazione forzata dell'85 per cento della popolazione civile di Gaza, ridotto alla fame e  alla sete la popolazione civile assediata, provocato danni fisici, traumi psicologici, torture e trattamento disumani e degradanti e non ha provveduto anzi ha compromesso adeguati rifugi, vestiti, igiene, fino all'uccisione dei rifugiati; devastato il sistema sanitario fino ad attaccare ospedali e ambulanze nonché uccidere medici e infermieri; distrutto la vita comune dei palestinesi, sradicato la memoria storica e assassinao figure preminenti della società civile; non ultimo, compromesso la nascita stessa dei palestinesi attraverso "la violenza riproduttiva inflitta alle donne palestinesi, ai neonati, agli infanti e ai bambini". 



La denuncia sudafricana offre una macabra fenomenologia dell'orrore. Secondo la convenzione del 1948 si consuma il genocidio se vi è "l'intenzione di distruggere in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale" (articolo 2). Per dimostrare che vi è dolus specialis il documento riporta le dichiarazioni di esponenti israeliani, dal presidente Herzog al premier Netahyahu, ai comandanti militari dell'Idf, fino agli opinionisti le cui dichiarazioni non sono state in alcun modo contrastate (violando l'obbligo alla prevenzione del genocidio). Si evoca il destino di Amalek, i palestinesi sono deumanizzati, si nega la distinzione fra miliziani e civili, fino a invocare la "cancellazione di Gaza dalla faccia della terra".

Il Sudafrica è consapevole che "l'atto di genocidio è parte di un continuum", come teorizzato dall'intellettuale ebreo Raphael Lemkin che ha coniato il termine. E opportunamente si richiama la storia e la geografia di Gaza, la condizione di prigionia della Cisgiordania e di occupazione sionista di Gerusalemme, l'attacco del 7 ottobre che viene condannato, i 75 anni di Apartheid, i 56 anni di occupazione e i 16 del blocco di Gaza.

Sulla base dell'articolo 41 dell'ICJ, il Sudafrica chiede "provvedimenti provvisori" che impongano a Israele di fermare la guerra e prevenire il genocidio, e secondo l'articolo 74 del Regolamento richiede al Presidente "di proteggere il popolo palestinese di Gaza intimando a Israele di fermare immediatamente gli attacchi". La Corte internazionale di giustizia è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite e opera dal 1946. C'è un giudice almeno all'Aja per arrestare i crimini di Tel Aviv contro l'umanità palestinese?

Riferimenti:

https://www.un.org/unispal/document/icj-southafrica-israel-genocide-29dec2023/

https://www.reuters.com/world/south-africa-seeks-international-court-justice-genocide-order-against-israel-2023-12-29/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele 

1 commento:

  1. https://www.conoscenzealconfine.it/israele-si-prepara-a-influenzare-la-decisione-della-corte-internazionale-di-giustizia-sulla-questione-del-genocidio-a-gaza/

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