17.10.24

IL SACCHEGGIO DEL CONGO FIRMATO APPLE

L'Unità, 3 novembre 2003
 

di Gianni Lannes

Il tantalio è un minerale indipensabile per la produzione di telefonini, computer e batterie elettriche. Una delle più grandi riserve al mondo si trova in Congo, precisamente nella regione del Kivu al confine col Rwanda. Uno dei magigori beneficiari al termine della catena di sfruttamento nelle miniere anche dei bambini, è la Apple. Nell'aprile scorso una missiva dello studio legale Amsterdam & Partners LLP, che rappresenta il governo di Kinshasa è stata indirizzata al Ceo di Apple, Tim Cook, in relazione al controllo della catena di approvvigionamento delle materie prime da parte della multinazionale tecnologica col più elevato fatturato al mondo. Apple non ha obiettato nulla sul rapporto dello studio legale, che evidenzia come i minerali acquisiti dall'azienda americana, una volta saccheggiati dalle miniere congolesi, vengano ripuliti in Rwanda prima di essere immessi sul mercato. In Congo, secondo i numerosi e documentati rapporti delel Nazioni Unite, si contano almeno 10 milioni di morti e 8 milioni di profughi a causa dello spietato sfruttamento economico di stampo schiavistico che arricchisce l'Occidente.


IL SENSO DELL'UTOPIA

 

foto Gilan

Nella stagione del disamore è scomparsa la tensione verso il bene della collettività. Nell'epoca del capitalismo neoliberista si è passati a trattare le persone come nudi corpi retrocessi al rango di merci, al massimo trattati come pezzi di ricambio, privati di identità e diritti, mentre a tutti gli altri esseri viventi (alberi e animali) va anche peggio. Eppure il senso dell'utopia narra di ideali da inseguire, di tempi futuri che si possono immaginare e di azioni compiute per il benessere comune.

Gilan

16.10.24

BOMBARDAMENTI E VACCINI

 


Un ragazzo bruciato vivo dalle bombe israeliane si chiamava Shaaban e aveva 20 anni. Studiava ingegneria e in questi mesi, da fratello maggiore, si è preso cura della sua famiglia. Ha costruito la tenda dove viveva con i suoi cari e dove è morto bruciato vivo. I terroristi israeliani, come i nazisti, bruciano le persone. I terroristi israeliani, come i nazisti, bruciano le persone. I terroristi israeliani, come i nazisti, bruciano le persone.

La lotta al terrorismo è una scusa, l'obiettivo è la pulizia etnica della Palestina e del Libano del Sud. I terroristi israeliani, fanatici e messianici, vogliono occupare l'intera Palestina e poi spingersi oltre. C'è chi sogna la creazione della Grande Israele. Sono i ministri israeliani a dirlo.

Il sistema mediatico italiano, eticamente corrotto, non vi dirà mai la verità (salvo eccezioni). Avete il dovere di cercare autonomamente le informazioni. Dovete aprire gli occhi, non potete voltarvi dall'altra parte. Viviamo in un Belpaese che di fatto dà copertura politica, mediatica e militare ad un gruppo di volgari assassini al comando in Israele.

Il fatto che gli israeliani, dopo aver bombardato per un anno case, scuole ed ospedali, ed aver distrutto ogni infrastruttura necessaria per la sopravvivenza a Gaza, a partire dalle fonti di acqua potabile, abbiano interrotto le ostilità per "vaccinare" 640 mila bambini palestinesi contro un virus inesistente, con il supporto logistico di Indonesia ed Emirati Arabi Uniti, non ha suscitato l'attenzione meritata. 

Va precisato che si è trattato di un nuovo "vaccino", non passato attraverso le varie fasi degli studi clinici ed approvato con procedura d'emergenza, che sembra oramai diventata cosa consueta. Lo stesso vaccino orale nOPV2 era stato somministrato (sempre grazie all'emergenza) due anni fa in Congo, causando immediatamente paralisi fra i bambini come riportato anche da Science.

Riferimenti:

https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/ 

https://shop.nexusedizioni.it/products/vaccini-dominio-assoluto

https://shop.nexusedizioni.it/products/vaccini-cavie-civili-e-militari


400 EURO DI MULTA PER AVER ESPOSTO UNO STRISCIONE CONTRO LO STERMINIO DEI PALESTINESI

È l’assurda storia successa a Marco Borella, un apicoltore che al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza, aveva esposto come ogni settimana sul suo banchetto del miele uno striscione con scritto sopra “Stop bombing Gaza, stop genocide”. Qualcuno però lunedì mattina ha chiamato i Carabinieri che hanno intimato a Marco di togliere lo striscione, pena una multa da 430€ per “propaganda politica non autorizzata”. Lo striscione è rimasto al suo posto e Marco ha preso la multa. Nei prossimi giorni farà ricorso contro questa sanzione, ma intanto la repressione ha già ottenuto un risultato: Marco rischia di prendere ogni volta una multa e per questo probabilmente non esporrà più lo striscione." (Radio Popolare)

Sarei curioso di sapere chi ha chiamato i carabinieri per segnalare un cartello del genere. Un abbraccio caloroso e infinita solidarietà a Marco.

MELONI SVENDE L'ITALIA A BLACKROCK

 

Meloni che ossequia il criminale Kissinger (mandante degli omicidi di Allende e Moro)

Bentornati nella colonia Italia già dato in pasto agli speculatori internazionali con l'approdo del Britannia nel giugno 1992 e adesso svenduta dal governino Meloni al peggior offerente straniero. Ecco cosa possiede attualmente BlackRock nel Belpaese e fin dove si è insinuata:

A2a, Amplifon, Azimut, Mps, Banca Generali, Banco Bpm (4,75%), Banca Mediolanum, Bper Banca, Brunello Cucinelli, Buzzi, Campari, Diasorin, Enel (5%), Eni (6%), Erg, Ferrari, FinecoBank (10%), Generali (3%), Hera, Interpump, Intesa San Paolo (4%), Inuit, Iveco, Leonardo, Mediobanca (5%), Moncler (5%), Nexi, Pirelli, Poste italiane, Prysmian (7%), Recordati, Saipem, Snam (5%), Stellantis (4%), StMicroeletronics (5%), Telecom, Tenaris, Terna (5%), Unicredit (più del 7%) e Unipol.

Riferimenti:

https://www.blackrock.com/it

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=blackrock 

https://valori.it/black-rock-governo-meloni/

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/01667&ramo=C&leg=19



LUPI IN ITALIA: LI ABBATTE LA SVIZZERA!


 

di Gianni Lannes

In Ticino, tra Onsernone, Valcolla e Carvina, l'Ufam (Ufficio federale ambiente) della Svizzera ha rilevato la presenza di tre nuclei familiari di lupi alpini «transfrontalieri», che vivono prevalentemente in territorio italiano.

Due nuclei familiari su tre hanno avuto una cucciolata e lo stesso Ufam ha autorizzato, in data 18 settembre 2024, l'abbattimento selettivo dei cuccioli nati, fino ad un massimo di due terzi del totale, mentre ha già disposto in via preventiva l'eliminazione dei cuccioli del nucleo senza figli, non appena venga accertata la loro nascita.

Nel caso specifico del gruppo transfrontaliero di Onsernone l'Ufam aveva ricevuto dal Canton Ticino la richiesta di abbattere l'intera famiglia nonostante negli ultimi dodici mesi non si fossero verificate predazioni, famiglia che vive quasi esclusivamente sul territorio italiano, con limitate e brevi incursioni sul suolo cantonale.

L'uccisione stabilita a tavolino dovrebbe avvenire entro il 31 gennaio 2025 e portato a termine da guardacaccia selezionati tra cacciatori formati attraverso un corso di formazione della durata di 1 ora.

Sia l'Italia sia la Svizzera hanno aderito alla Convenzione di Berna che riconosce il lupo come specie superprotetta.

STERMINIO FUORILEGGE DEI CERVI IN ABRUZZO

 

 


 

di Gianni Lannes

Profitto materialistico e spirito cosmico. Si annienta la vita di esseri selvatici (piccoli e grandi) sulla base di un banale parametro economico. Incredibile. Senza contare omissioni e falsificazioni. La decisione della giunta regionale abruzzese capeggiata da Marco Marsilio è fuorilegge. Con la delibera regionale numero 509 dell'8 agosto 2024 è stato approvato l'abbattimento di 469 cervi, tra cui cuccioli, comprensiva di un “prezziario minimo”, un tanto a esemplare, a seconda dell'età e del genere, e tariffe “maggiorate” per i cacciatori non residenti in Abruzzo.

Attenzione: i dati ufficiali per massacrare questi ungulati risultano falsati, vale a dire non veritieri. Il trucco approvato è nel «Calendario venatorio regionale stagione 2024-2025 per l'esercizio del prelievo in forma selettiva del cervo e del relativo piano di abbattimento distinto per sesso e classi di età»; secondo quanto sostenuto dalla Giunta, la misura si sarebbe resa necessaria per i danni causati alle colture e per il rischio di incidenti stradali. Tale calendario prevede l'abbattimento, dal 14 ottobre 2024 fino al 15 marzo 2025, nei 2 comprensori regionali ricompresi nei territori degli Ambiti territoriali di caccia Avezzano, Sulmona, Subequano, L'Aquila e Barisciano, di 469 cervi da parte dei cosiddetti «selecontrollori», ovvero cacciatori con specifiche qualifiche e titoli che consentono loro di praticare questa particolare attività venatoria.

I cacciatori assegnatari dei capi da uccidere dovranno pagare un «premio», con tariffe che variano in base all'età e al sesso degli animali abbattuti e alla provenienza del cacciatore: si va dai 50 euro per i piccoli fino a 12 mesi, fino a 250 euro per i maschi adulti e se il cacciatore non è residente in Abruzzo, i premi arrivano fino a 600 euro per un maschio adulto. Tali proventi non sarebbero destinati però alle comunità locali, agli agricoltori o alle aree protette, ma agli Ambiti territoriali di caccia (Atc).

LA VERA BESTIA È L'UOMO, NON L'ANIMALE!

 

Abruzzo - foto Gilan
 

 di Gianni Lannes

Selvaggina o peggio res nullius: questa è la base di una mentalità egoistica e primitiva che ancora alberga nel Belpaese, spesso incoraggiata dalle istituzioni di qualsiasi ordine e grado. La strage di ben 469 cervi in Abruzzo, deliberata lo scorso agosto dalla giunta capeggiata dal camerata di Giorgia Meloni, tale Marco Marsilio, è stata temporaneamente sospesa dal Consiglio di Stato fino al 7 novembre 2024. In ogni caso, i politicanti e gli espertoni di turno non hanno il diritto di decretare la fine di qualsiasi creatura, tantomeno sulla base di un tornaconto o calcolo economico. Nomen omen:

“La sospensiva decretata dal Consiglio di Stato sul contenimento faunistico del cervo non invalida il portato della delibera regionale né contesta la correttezza del procedimento amministrativo intrapreso da parte della Regione Abruzzo, ma adotta tale decisione sulla base di un generale principio precauzionale”. Lo precisa in una nota il vicepresidente della giunta regionale dell’Abruzzo e assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Emanuele Imprudente a seguito della pubblicazione dell’ordinanza del Consiglio di Stato che sospende gli effetti della delibera regionale sulla caccia di selezione al cervo. “... non abbiamo commesso alcuna forzatura nel prevedere, come in tutte le altre regioni italiane in cui si pratica da decenni la selezione del cervo, una gestione faunistica improntata a metodi scientifici di una specie cacciabile per legge, assolutamente non in via di estinzione e al di fuori di qualsiasi area protetta o parco nazionale. L'equilibrio ecosistemico, la pubblica incolumità e la salvaguardia delle attività agricole sono le motivazioni della nostra azione amministrativa” – ha concluso Imprudente.

 


 

15.10.24

SOGEI: TERREMOTO NELLO STATO ITALIANO!

 

Andrea Stroppa (d), Giorgia Meloni (c) e Elon Musk (s) in una foto presa dal profilo X di Stroppa

 https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/10/15/arrestato-per-corruzione-il-dg-di-sogei-18-indagati-ce-anche-il-referente-di-musk-in-italia_8039b567-f9fb-4750-8552-6832be7d4486.html

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=sogei

EUROPA: ESPERIMENTI NUCLEARI

L'Unione europea fa riecheggiare l'incubo nucleare nel vecchio continente.  Il progetto del reattore veloce raffreddato al piombo di Newcleo è stato selezionato tra i progetti di punta dell'Alleanza industriale europea sui reattori modulari voluta dalla Commissione Ue a inizio anno per accelerare sulla costruzione di questo tipo di reattori nucleari già a partire dagli anni 2030. E' quanto si legge in una nota di Newcleo, startup specializzata nei reattori modulari avanzati di quarta generazione alimentati da scorie nucleari riprocessate. Insomma, inquinare ancora di più. Perché un ritorno al pericoloso passato?

Riferimenti:

Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice,Bologna, 2014.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=nucleare 

ALLUVIONI & SICCITA'

 


 

di Gianni Lannes

Fanno il bello e il cattivo tempo a piacimento. Per comprenderlo basta alzare la testa e aprire gli occhi. La pioggia? Ormai è telecomandata: un evento sempre più artificiale, ossia indotto nei volumi, programmato nei tempi e direzionato nei luoghi. Ecco un'arma insospettabile, non a caso vietata (sulla carta) dalla Convenzione Enmod dell'Onu del 1978 (ratificata dalla legge italiana 962 del 1980, a firma del presidente Pertini). La conquista del clima nel 2025: il manuale Us Air Force del 1996 è disarmante. La guerra ambientale in atto da allora è sempre più evidente: il suo fenomeno più visibile sono le cosiddette "scie chimiche" che si stagliano nel cielo giorno e notte - ormai ovunque; meno tracciabile il massiccio inquinamento elettromagnetico che accompagna questa nuova strategia bellica, brevettata (a base del cancerogeno agente orange)  dai tempi del conflitto Uunited States of America in Vietnam. Soltanto i mentitori seriali e gli analfabeti funzionali al sistema di potere dominante non lo sanno o fingono di non saperlo.

 


 

Siccità e alluvioni: due lati della medesima medaglia. Il repentino mutamento climatico è ormai un'evidenza scientifica acquisita che trova nella succube Europa e nella sottomessa Italia una delle sue manifestazioni più evidenti e drammatiche: i boschi muoiono per la  siccità, mentre le piogge torrenziali mandano sott'acqua campi coltivati e centri abitati; al contempo fiumi e torrenti rompono gli argini e allagano case e strade. Mancano soltanto all'appello in simultanea le azioni dirompenti dei vulcani e quelle distruttive dei terremoti che hanno già sconquassato il Belpaese dal 2009 ad oggi, anche in aree asismiche.

 

Italia: 12 ottobre 2024 - foto Gilan

 

SCIE CHIMICHE NOTTURNE

 

Italia (14 ottobre 2024, ore 20) - foto Gilan

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/ 

 

14.10.24

CAMPI DI CONCENTRAMENTO ITALIANI IN ALBANIA!

 

Prigionia - foto Gilan

di Gianni Lannes

Da migranti a prigionieri: ecco il modello italiano esportato da Giorgia Meloni che subappalta all'estero il lavoro sporco. Campi di concentramento italiani: ieri e oggi. Più o meno nel secolo scorso per ordine di Benito Mussolini, furono istituiti in Italia, Jugoslavia e Libia, decine di luoghi di reclusione per dissidenti politici, ebrei ed omosessuali. Oggi, l'erede tricolore del duce che siede temporaneamente a Palazzo Chigi, ha istituito centri di reclusione per migranti in Albania. Per il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi "i centri in Albania sono come quelli italiani. Non c'è il filo spinato, sono di contenimento leggero". Dunque, prigioni.

GUERRA AMBIENTALE: NEGAZIONISMO&COMPLOTTISMO!

 

Italia (12 ottobre 2024): "Acqua di colonia"! - foto Gilan

di Gianni Lannes

Scie chimiche: il tabù dei tabù. Guai a pronunciarla questa vituperata espressione. Basta osservare il cielo per rendersi conto delle responsabilità dis-umane (politiche, economiche, finanziarie e militari) come causa del mutamento climatico. Insomma, non ci vuole molto a capire che la realtà dell'emergenza perenne causata dall'inquinamento deliberato dell'ambiente (chimico, elettromagnetico e nucleare) è una precisa responsabilità dell'uomo. Eppure, anche in Italia, non solo i giornaloni di regime, ma anche i giornaletti di sinistra come il Manifesto negando la tracimante evidenza, annegano nella deriva negazionista blaterando come al solito di complottismo ed esaltando al contempo le "gretinerie" pilotate e scontate. Greta Thunberg è un altro ventriloquo addomesticato messo in scena dal sistema di potere dominante per propinare banalità a buon mercato? Il divieto di modificare il clima per scopi bellici (non dichiarati) è stato stabilito da una Convenzione dell'ONU denominata Enmod, risalente al 1978, ratificata dall'Italia con la legge 962 nel 1980, allora promulgata dal presidente della Repubblica Sandro Pertini.

AFRICA: RAPINA ATTUALE OCCIDENTALE

 

L'Unità, 3 novembre 2003

di Gianni Lannes

Sul pianeta Terra telefonini e smartphone (tutta l'alta tecnologia) funzionano grazie allo sfruttamento schiavistico dei congolesi (bambini compresi) e al saccheggio appunto del Congo, in particolare nella regione del Kivu. In loco la guerra per la rapina delle sue ingenti risorse minerarie a partire dal coltan e dal cobalto - incluso l'oro e i diamanti - ha causato più di 10 milioni di morti in mezzo secolo e passa, ed inoltre 8 milioni di profughi. Il territorio più ricco al mondo per i suoi rari minerali è attualmente classificato dall'ONU tra i paesi più poveri del globo terrestre. Perché? Dopo lo spietato sfruttamento coloniale del Belgio, l'Occidente continua a rapinare queste risorse africane alla luce del sole o quasi. Infatti il 19 febbraio 2024 l'Unione europea ha stipulato un predatorio "accordo per le materie prime critiche" con il governo fantoccio e corrotto del Rwanda. Il testo è segreto: la Commissione europea ne ha dato breve notizia il 19 febbraio scorso, in riferimento alla "Strategia Global Gateway" (Relazione A9-0260720237 del 7 settembre 2023, su proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio. La voce di copertura per l'ennessimo sporco affare è la seguente: un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e stabile di materie prime critiche. La relazione è stata votata dal Parlamento Ue il 12 dicembre 2023. Infatti l'11 aprile 2024 il Consiglio Ue ha adottato tale regolamento di stampo neocoloniale.

13.10.24

ITALIA-ISRAELE: PARTITA INUTILE

 

il dittatore Pinochet e il macellaio Kissinger (giugno 1976)
 
Kissinger e Meloni (luglio 2023)

 

di Gianni Lannes

Da sempre il calcio è geopolitica. Non a caso le due multinazionali del ramo - Fifa & Uefa - che gestiscono il pallone a livello mondiale con metodi mafioso-clientelari - utilizzano due pesi e due misure. Esclusione della Russia per la guerra in Ucraina, ma silenzio sul genocidio israeliano in atto in Palestina e Libano per riplasmare il Medio Oriente, anche a costo di far scoppiare una guerra nucleare. Nel giro di un anno sono stati assassinati circa 50 mila palestinesi (di cui 20 mila bambini) in gran parte civili e almeno 343 atleti e 242 calciatori (dati della Federcalcio palestinese relativi a luglio scorso), ma Tel Aviv non si tocca. Boicottaggio? Il ct Spalletti e i calciatori in azzurro attaccati soltanto ai soldi (in media di scarso livello tecnico) alla prova inequivocabile dei fatti se ne infischiano delle tragedie umane.

Comunque c'è un incredibile precedente. Nel 1973 il Cile avrebbe dovuto ospitare l'Urss per gli spareggi del Mondiale 1974. La partita si sarebbe dovuta disputare nell'Estadio Nacional di Santiago dove venivano ammassati e trucidati gli oppositori al regime di Pinochet, dopo l'assassinio del presidente Salvador Allende. Mosca chiese di non giocare in quel campo, ma la Fifa non volle sentire le buone ragioni. Allora l'Urss non si presentò in campo e la nazionale cilena giocò da sola,  senza avversari. Quella partita si concluse dopo pochi secondi e la prima rete segnata in una porta senza portiere. La farsa non finì lì: i sovietici furono multati e la squadra del dittatore Pinochet ebbe accesso alle fasi finali dei Mondiali. 

Oggi, in Italia, se la Federcalcio, l'allenatore e i giocatori avessero un briciolo di dignità, dovrebberi ritirare la squadra e far giocare gli avversari da soli, a ricordare il deserto che chiamano pace. 

Ma come si fa a boicottare, se l'inquilina pro tempore di Palazzo Chigi, alimenta la guerra con gli affari e le armi al macellaio Netanyahu? 

 

12.10.24

ITALIA: SICUREZZA INFORMATICA APPALTATA AD ISRAELE E RAPINA DEL GAS DI PALESTINA

 



di Gianni Lannes

Israele spara addosso all'Italia e Giorgia Meloni affida al macellaio Netanyahu la sicurezza informatica del nostro Paese. L’appalto della cybersecurity italiana ad Israele, nel 2023, illumina il rapporto tricolore con il regime antidemocratico e bellico di Israele: una relazione di subordinazione e non di indipendenza e sovranità; esattamente come quella con gli Stati Uniti d'America a partire dal 3 settembre dell'anno 1943 (armistizio corto di Cassibile). Così l'accordo di Eni, del 29 ottobre 2023, per l'estrazione e l'uso, ovvero la rapina del gas palestinese dai fondali marini prospicienti Gaza.


 

L’8 marzo del 2023 il premier israeliano Netanyahu è venuto a Roma e ha firmato una serie di accordi. Uno, il più importante, è passato praticamente inosservato: si tratta dell’appalto della cybersecurity italiana ad Israele. In ragione di tale accordo il capo della cybersecurity Roberto Baldoni si è dimesso prima di sottoscriverlo. Non a caso il pro tempore presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni, dopo più di un anno e mezzo, non risponde all'interrogazione parlamentare numero 3-00275, datata appunto 7 marzo 2023, relativa alle “improvvise dimissioni del direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Roberto Baldoni”. Più di qualcosa da nascondere?


 

11.10.24

GOVERNO MELONI: ITALIA A TUTTO SPIANO!

 




di Gianni Lannes

La Presidente del Consiglio Meloni e il ministro Pichetto Fratin l'hanno addirittura definita “tutela dell'ambiente”. In realtà, a ben vedere, si tratta di una vera deregulation in trita salsetta ecologica. Insomma, mediante il solito decretino-legge, una lenzuolata di semplificazioni per accelerare tutti gli impianti energetici “di preminente interesse strategico nazionale”. Soprattutto le autorizzazioni in sede Via (valutazione di impatto ambientale) e Vas (valutazione ambientale strategica) per quelle cosiddette “opere” che – tra campi fotovoltaici e impianti industriali eolici – dovrebbero garantire all'Italia il rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione del Pniec e del Pnrr stabiliti da burocrati al servizio delle multinazionali che stuprano l'ambiente un giorno e l'altro pure). Al contempo l'esecutivo Meloni ha blindati le coltivazioni di gas offshore (in mare) in atto, riducendo il limite da 12 miglia a 9: infatti viene ridotta sensibilmente la distanza dalle coste. In tal modo, con buona pace degli ecosistemi marini, aumenta il perimetro entro il quale è consentita l'attività upstream di esplorazione ed estrazione di gas. Per quelle già autorizzate il governino Meloni conferma le concessioni in essere o in via di rilascio. Le opere da considerare “prioritarie” saranno indicate con successivo decreto firmato a quattro mani dai ministeri dell'Ambiente e pure della Cultura (ma che ci azzecca il tremolante, privo di competenza in materia e neanche laureato ministro Giuli?). Latitanti ambientali? Sia Meloni che Pichetto Fratin, anche in materia ecologica eludono sistematicamente gli atti di sindacato ispettivo del Parlamento (interrogazioni e interpellanze di deputati e senatori), ovvero non rispondono agli interrogativi più spinosi.

Riferimenti:

https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-99/26750

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pichetto+fratin 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni 

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/litalia-trema/ 

ISRAELE E I SUOI CRIMINI DI GUERRA!

 

di Gianni Lannes

Ecco una singolare coincidenza: nello stesso giorno in cui la Meloni cena col criminale ucraino Zelensky a Roma, sono state colpite nella terra dei cedri dall'esercito israeliano con tank e droni due basi italiane in missione di pace per conto delle Nazioni Unite. Non appagato dalle stragi di civili palestinesi, dopo aver deliberatamente assassinato 20 mila bambini, per ordine del premier Netanyahu l'Idf attacca con l'artiglieria l'ONU in Libano, sparando sui caschi blu dell'Unifil. L'esercito ebraico ha deliberatamente preso di mira anche i soldati italiani. Secondo il ministro della Difesa Crosetto "Non è stato un errore. E' una gravissima violazione del diritto internazionale umanitario. Noi non prendiamo ordini da Israele". I macellai di Tel Aviv vogliono liberarsi di testimoni scomodi. Dopo la strage di Ustica il 27 giugno 1980 è l'ennesima volta che l'impunita e intoccabile Israele colpisce l'Italia. A proposito: col beneplacito delle autorità politiche e militari italiane, il Belpaese è il terzo fornitore di armi - di livello mondiale - ad Israele.

Riferimenti:

https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/ 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele 

9.10.24

AMIANTO A PERDERE E GOVERNO LATITANTE!

 

Fibronit (Bari) - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

A scapito della salute umana e naturale. Sul fronte ambientale e in particolare sulla dispersione del cancerogeno amianto in Italia, il governo Meloni, insediatosi due anni fa, risulta latitante, ovvero indifferente al grave problema che attanaglia tutto il Belpaese, isole incluse. L'asbesto è stato messo al bando in Italia con la legge 257 del 1992; eppure non ci sono state significative bonifiche. Si contano soltanto morti e malati in un territorio gravemente inquinato.