23.5.24

RADAR MILITARI: LETALI!

 

 

di Gianni Lannes

Trattati dalle autorità dello Stato italiano come carne da macello. Tra i circa 70 vigili del fuoco in servizio presso il distaccamento tra il 1986 e il 1998 sull'isola di Lampedusa, sono stati diagnosticati oltre 20 casi di malattie oncologiche e cardiovascolari. A questi si aggiungerebbero ulteriori casi, con un numero minimo di 10, tra il personale di altri enti presenti all'interno dell'aeroporto nel periodo.

Il segretario del sindacato UILPA dei Vigili del fuoco di Agrigento, sollevando la questione, ha informato la stampa che: “quando il radar girava e puntava in direzione della nostra caserma si spegneva il televisore e il telefono smetteva di funzionare. Eravamo giovani, non ci facevamo troppo caso. Poi i nostri colleghi hanno iniziato ad ammalarsi e alcuni sono addirittura morti", aggiungendo anche che: "girava il radar e ci veniva il mal di testa. Mi risultano analoghi casi al personale di altri enti che operano e operavano all'interno delle strutture aeroportuali di Lampedusa. Prendevamo dosi massicce di farmaci. Quando hanno spento il radar non è accaduto più”.

Questo sindacato ha dichiarato pubblicamente di aver richiesto un'indagine epidemiologica al fine di fare chiarezza rispetto al possibile ruolo che la presenza del radar potrebbe aver avuto rispetto alle diagnosi, senza ricevere risposta, e per tale motivo ha dichiarato lo stato di agitazione a livello provinciale.

Almeno dal 1978, dopo lo studio e la ricerca sui radar militari della Nato in Italia e sui tanti radaristi ammalati e deceduti, si sa che i radar militari sono pericolosi per la salute, come ha peraltro segnalato un rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità nel remoto 1982.

Il primo novembre 1986 è stato installato sull'isola di Lampedusa (Agrigento) un radar General electric AN-FPS-8, in dotazione alla 134° squadriglia dell'Aeronautica militare. Il radar AN-FPS-8, introdotto negli anni '50 del Novecento, lavora a una frequenza compresa tra 1.280 e 1.380 megahertz.

Durante la permanenza sull'isola, il radar risultava situato nelle immediate vicinanze del comando provinciale dei Vigili del fuoco, distaccamento aeroportuale di Lampedusa, a una distanza inferiore a 500 metri. Nel 1998 la sala controllo di Lampedusa fu dismessa e la 134° squadriglia assunse la configurazione di sensore remoto, con la contestuale dismissione del radar, successivamente sostituito da un altro radar, posizionato a una distanza decisamente maggiore rispetto alla precedente.

Riferimenti:

Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012. 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=radar

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