29.5.24

ITALIA: AL GOVERNO GLI EREDI DEL DUCE!

 

 

di Gianni Lannes

Senso di impunità e smania di potere (sia pure eterodiretto dall'estero). Allergici alla libertà popolare, nemici della democrazia. Il presente ben mascherato e mimetizzato si nutre del passato remoto. Cos'è il premierato forsennatamente gettonato dalla Meloni?Un tentativo sgangherato di sottrarre sovranità al popolo italiano (come stabilisce la Costituzione repubblicana e antifascista) per conferirla ad un unico e insindacabile potere di un solo individuo. Cos'è questa trovata regressiva se non un ritorno al fascismo, già anticipato con censure dei dissidenti e pestaggi agli studenti? “Mussolini è stato un buon politico, il migliore degli ultimi 50 anni” (anno 1996): dichiarazione pubblica mai smentita di Giorgia Meloni, attuale presidente del Consiglio e aspirante premier. 


 

Ecco all'unisono l'eco: “Siamo tutti eredi del duce” (15 settembre 2022): parola televisiva di Ignazio La Russa (con un passato di picchiatore neofascista a Milano e collezionista di ciarpame mussoliniano), attuale presidente del Senato. 


 


 

I camerati Meloni e La Russa non mentono sulle loro nebulose radici. «Politico e patriota d’altri tempi, stimato da amici e avversari». È così che la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha voluto ricordare sui social Giorgio Almirante, fondatore del Movimento Sociale Italiano, nel 32esimo anniversario della sua morte. «Amore per l’Italia - prosegue la leader di FdI - onestà, coerenza e coraggio sono valori che ha trasmesso alla Destra italiana e che portiamo avanti ogni giorno. Un grande uomo che non dimenticheremo mai».


 

Alla prova dei fatti, ecco chi era Giorgio Almirante: antisemita, razzista, fucilatore di partigiani e “servo dei nazisti. No, non dimenticheremo mai. Il fatto che Almirante sia stato «capo gabinetto del Ministero della Propaganda della Repubblica di Salò», salvo poi «far parte del Parlamento italiano una volta caduto il regime fascista» e istituita la Repubblica, grazie al provvedimento di amnistia dell’allora ministro di Grazia e Giustizia, Palmiro Togliatti. Il tutto senza mai rinnegare le proprie idee né prendere le distanze dagli slogan razzisti e antisemiti promossi durante il fascismo. 

 

Si assiste adesso, con gli eredi missini al vertice dello Stato italiano e rivendicano la loro storia addirittura come “democratica e repubblicana”, al tentativo di rimozione del contesto di quegli anni, ben rappresentato a piazza della Loggia, dalle parole del sindacalista della Cisl Franco Castrezzari, troncate dallo scoppio della bomba: “La nostra Costituzione vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista; eppure il Movimento Sociale Italiano è vivo e vegeto. Almirante, che con i suoi lugubri proclami in difesa degli ideali nefasti della Repubblica Sociale Italiana ordiva fucilazioni e ordinava spietate repressioni, oggi ha la possibilità di mostrarsi suoi teleschermi come capo di un partito che è difficile collocare nell'arco antifascista e perciò costituzionale”.

Ai giorni nostri, odierni tempi di acritica e servile fedeltà atlantica, l'ultima inchiesta sull'eccidio fascista di Brescia porta esattamente alla sede del comando Nato di Verona (Palazzo Carli). Mezzo secolo fa, soltanto a seguito della strage di Brescia, dopo anni di omissioni, false piste anarchiche e depistaggi istituzionali il governo democristiano targato Rumor fu costretto dagli eventi ad attivare le prime deboli misure di contrasto dell'eversione nera, motore della strategia della tensione supportata dal governo statunitense in funzione anticomunista. Infatti, “Per quanto riguarda la strategia della tensione che per anni ha insanguinato l'Italia - scrive Aldo Moro mei giorni del suo sequestro - non possono non rilevarsi, accanto a responsabilità che si collocano fuori dall'Italia, indulgenze e connivenze di organi dlelo Stato e della Democrazia Cristiana in alcuni suoi settori”. Per avviare le pulizie in casa, ovvero rimuovere o trasferire vertici e altri ufficiali degli apparati statali compromessi con l'eversione nera sul libro paga dello zio Sam, l'esecutivo guidato da Mariano Rumor (che il 17 maggio 1973 aveva subito un attentato dal gruppo nazista Ordine Nuovo eterodiretto anche da Tel Aviv) per rifarsi una verginità antifascista utilizzò Giulio Andreotti alla Difesa e Paolo Taviani all'Interno. Andreotti in un'intervista a Il Mondo rivelò l0identità di agente dei servizi segreti di Guido Giannettini - (“il collaboratore fascista del SID) lo definirà Aldo Moro - indagato per la strage di Piazza Fontana e fatto fuggire all'estero. Poi lo stesso ministro consegnò alla magistratura una parte della documentazione relativa al golpe Borghese del 1970, ma rimosse dal vertice del SID il generale Vito Miceli. Proprio Miceli tramite un finanziamento di 800mila dollari giunto al Msi di Almirante dall'amministrazione Usa nel 1972, iscritto negli elenchi della P2, verrà poi eletto deputato nelle file del partito di Almirante nel 1976. Taviani due giorni dopo la strage di Brescia sciolse l'Ufficio Affari Riservati, gravato da fondate accuse di complicità con l'estrema destra, trasferendo il suo potente capo (nonché individuo di fiducia della CIA in Italia) Federico Umberto D'Amato alla guida della Polizia di frontiera. Il poliziotto D'Amato è lo stesso personaggio che l'ultima sentenza per la strage di Bologna indica come uno degli organizzatori del massacro andato in onda il 2 agosto 1980, eseguito dai telecomandati neofascisti (in particolare Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, solo per citare alcuni). Uno scioglimento che seguiva quello di Ordine Nuovo (23 novembre 1973) dopo la condanna dei suoi dirigenti per la ricostituzione del partito fascista e l'arresto l'8maggio 1974 di Carlo Fumagalli, ras del gruppo eversivo MAR (Movimento Azione Rivoluzionaria), già ufficiale dell'OSS statunitense e poi della CIA.

  

Riferimenti: 

Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, Ustica e Bologna, Due stragi senza verità, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/ustica-e-bologna/ 

Gianni Lannes, Israele. Olocausto finale?, Luigi Pellegrini editore, Cosenza, 2024. 

https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale/

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=mussolini

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=rauti 

https://www.barrons.com/news/italian-election-results-01664177107

https://europeelects.eu/italy/

https://www.reuters.com/world/europe/italys-meloni-leading-polls-says-she-is-no-threat-2022-08-10/

https://web.archive.org/web/20220816164155/https:/video.repubblica.it/politica/giorgia-meloni-nel-1996-mussolini-e-stato-un-buon-politico-il-migliore-degli-ultimi-50-anni/423107/424060?ref=RHTP-BS-I353012196-P7-S1-T1

https://nsarchive.gwu.edu/document/22601-01-shots-luce-cannon-combating-communism

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https://www.la7.it/laria-che-tira/video/ignazio-la-russa-contro-michele-emiliano-siamo-tutti-eredi-del-duce-sei-disperato-ma-non-attacca-15-09-2022-451730

https://www.nzherald.co.nz/travel/dictators-granddaughter-rachele-mussolini-turns-tour-guide-for-italian-fascism/ZWVMYPNHDNJMMKFZ5KHER46E7U/

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/08/campo-hobbit-trent-anni-dopo-quando-eravamo.html

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https://www.facebook.com/IsabellaRauti.PaginaPersonale

https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Cinque-sfumature-di-nero-90c05575-d87c-487a-ae75-fff02272cc9b.html

http://www.gioventunazionale.it/wp-content/uploads/2020/08/STATUTO.pdf

https://www.internazionale.it/reportage/christian-raimo/2018/01/29/neofascismo-scuola-ragazzi

https://www.ilprimatonazionale.it/cultura/linstitut-iliade-arriva-in-italia-chollet-costruiamo-insieme-la-nostra-europa-235836/



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