30.1.24

ITALIA: RISCHIATUTTO!

 

 

di Gianni Lannes

C'è un rischio nucleare (bellico e militare: alleato però straniero) in Italia per cui non esiste alcun piano (efficace) di sicurezza, minimamente noto all'ignara e distratta popolazione. Vuoi anche per la smemoratezza atavica e l'ignoranza generale, ma tantissimi non sanno che almeno una dozzina di porti italiani - da Trieste fino a Cagliari - sono interessati dalla presenza costante di unità della sesta flotta United States of America, a propulsione e armamento nucleare. Gli incidenti possono sempre capitare, anzi ne sono già accaduti in Sardegna, nel parco marino della Maddalena (Hartford), ma è stato tutto insabbiato, come sempre. Eppure dispersi in mare radionuclidi artificiali, come il plutonio 239 e 240 ristagnano per millenni damnneggiando a morte la salute degli esseri viventi. E poi c'è la guerra atomica alle porte. E la Protezione civile che fa? Suona l'allerta generale? Se la cava con un programmino semplice: IT Alert.

Una sperimentazione su scala nazionale, al fine di mostrare alla popolazione in che modo le istituzioni comunicheranno eventuali rischi imminenti. Perché ripetere la procedura? Questi nuovi test saranno diversi dai precedenti. L’obiettivo è mutato e stavolta si fa riferimento a tre categorie specifiche di catastrofi potenziali: collasso di una grande diga, un incidente industriale dalle caratteristiche rilevanti per la salute pubblica, un incidente nucleare scatenatosi al di fuori dei confini nazionali.

La Protezione Civile mira a effettuare dei test mirati, che caratterizzeranno delle aree circoscritte. Gli smartphone presenti nel territorio suoneranno alle ore 12 di quest’oggi, a patto che siano accesi, ovviamente. Ogni area riceverà un messaggio specifico. Nel comunicato della Protezione Civile si legge come l’obiettivo cardine sia quello di rendere questi alert qualcosa di comune. Tutti dovranno riuscire a riconoscere rapidamente il tipo di allarme, restando lucidi e seguendo le istruzioni. Per questo motivo il messaggio ricevuto andrebbe letto con attenzione, dal momento che un giorno potrebbe non riportare la dicitura rassicurante “Test”. Come detto, tutti gli smartphone delle “aree target” suoneranno per motivazioni specifiche, ed ipotetiche. Ecco alcune delle zone di riferimento: Stabilimento IPLOM (Liguria), Diga di Rio Canale (Marche) e Diga di Collemezzo (Lazio). Ecco il dettaglio, dal 30 gennaio al 6 febbraio: Liguria – 30 gennaio ore 12: incidente rilevante a stabilimenti industriali per Stabilimento IPLOM, Busalla, Mignanego, Ronco Scivia e Savignone; Marche – 31 gennaio ore 12: allarme per il collasso grandi dighe per Diga di Rio Canale – Massignano, Campofilone; Lazio – 6 febbraio ore 12: allarme per il collasso grandi dighe per Diga di Collemezzo – Ceprano, Arce, San Giovanni Incarico.

 

Riferimenti:

Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=plutonio+239

https://www.it-alert.it/it/

https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/

https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/nucleare/attivita/

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