6.10.20

LOCKDOWN ITALIANO!

 


 

di Gianni Lannes


Ecco ciò che non si dice alla popolazione italiana. A parte l'esterofilia italidiota per il confinamento e la prigionia, il copione del nuovo ordine globale non cambia. Il belpaese è ostaggio di un branco tecnocrate. In Italia a breve le scuole potrebbero chiudere di nuovo, i bar e i ristoranti abbassare le saracinesche e le università tenere i cancelli serrati. Potrebbe succedere, se l'indice Rt salisse sopra l'1,5 per almeno tre settimane. Sarebbe questo lo scenario peggiore, disegnato nel documento del Comitato tecnico scientifico che spiega come affrontare la pandemia di nuovo coronavirus in futuro. Si tratterebbe di 100 pagine riservate, nascoste alla popolazione - in violazione della trasparenza amministrativa - che probabilmente dovrà subire a tempo indeterminato nuovi arresti domiciliari come nel recente passato.

Eppure studi recenti rivelano che il Sars-Cov-2 è mutato: si trasmette più velocemente, ma non è così aggressivo come agli esordi. Di fatto l’epidemia è già cambiata dalla scorsa primavera. Infatti, da alcuni mesi ci ritroviamo a fare i conti con un virus coronato a larga diffusione, che provoca però quasi esclusivamente raffreddori e qualche linea di febbre, nella maggior parte delle persone nessun sintomo (asintomatiche).

Il documento del cosiddetto “Comitato tecnico scientifico” descrive 4 scenari possibili sull'andamento dell'epidemia: rischio basso, medio, alto da meno di 3 settimane e alto per oltre 3 settimane. Per ogni scenario, il documento indicherebbe le possibili misure da prendere, dall'uso delle mascherine anche all'aperto, fino alla chiusura di scuole, università e locali. Con una bassa circolazione e piccoli focolai, con Rt inferiore a 1, sarebbero necessarie solamente le attenzioni basilari: quindi, test, mascherine, igienizzazione e distanziamento. Si tratta, in sostanza, della situazione che ha vissuto l'Italia a luglio e agosto. Il secondo scenario, invece, si inserirebbe con l'aumento dei casi, la maggior diffusione dei focolai, ma con la tenuta del sistema sanitario: in questo caso, si potrebbe procedere per zone e applicare misure più importanti solamente con una situazione più grave. Quanto Rt inizia a salire, con una crescita sostenuta dei focali e rischio di tenuta del sistema sanitario, si potrebbe decidere per la chiusura di locali, discoteche, palestre e attività sociali. Ma a fare preoccupare maggiormente è il quarto scenario, che scatterebbe quando Rt si porta sopra l'1,5 quantomeno per 3 settimane. In questo caso, la situazione non sarebbe più completamente sotto controllo e potrebbe essere decisa la chiusura delle scuole e delle università, oltre che di locali, ristoranti, bar, discoteche e negozi.

Per la cronaca documentata: l'RT (numero di riproduzione netto) è un indice statistico altamente inaffidabile, basta leggere la letteratura scientifica per apprenderlo


Riferimenti:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32697968/

https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/10/dittatura-virale.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/

https://www.youtube.com/watch?v=_pjPv7dS-_w&feature=emb_logo 

Nessun commento: