13.10.20

MINACCE VIRALI!

 




di Gianni Lannes


Accade a Foggia, ma un pò ovunque in gran parte d'Italia: soprusi e abusi di potere giustificati frettolosamente dal fantomatico protocollo "Covid-19". La cosiddetta prassi antivirale è brutale oltre che fuorilegge, insomma terrorizzare la gente. “Pronto chiamo dall'Asl per suo figlio che deve fare il tampone” mi racconta preoccupata una madre stamani. La donna ha prontamente replicato alla minaccia telefonica di stampo istituzionale: “Non potere imporre il tampone. Mio figlio sta benissimo”. Al che l'anonima dipendente dell'Asl Foggia, che non si era nemmeno presentata e qualificata al telefono (0881/316849) ha chiuso la conversazione con una perentoria intimidazione: “Lei verrà segnalata e schedata”. Dunque, un rifiuto civile, motivato e critico di un trattamento sanitario discutibile costa caro (i tamponi sono scientificamente inattendibili). In una scuola superiore del capoluogo provinciale, di recente, per una ragazza con un giorno di febbre a casa, sono state collocate in quarantena ben 18 classi (a cui è riferibile tale spaventoso episodio), inclusi gli insegnanti. Il direttore generale di questa azienda sanitaria locale (congiuntamente all'oscura operatrice sanitaria che ha telefonato), forse all'oscuro della Costituzione repubblicana italiana, deve rispondere di questa grave violazione della privacy, nonché dei diritti civili e costituzionali di un minore e della sua mamma. Non si possono spaventare i cittadini, ma soprattutto criminalizzarli, schedarli e considerarli appestati, ledendo la dignità umana.


Riferimenti:

https://www.sanita.puglia.it/web/asl-foggia/ricerca_det/-/journal_content/56/36044/emergenza-covid-19-la-task-force-della-asl

https://www.sanita.puglia.it/web/asl-foggia/direzione-generale

 

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