di
Gianni Lannes
Cancro
a norma di legge nel belpaese e stato di salute comatoso. Mentre la farsa del nuovo coronavirus
rischia di degenerare in tragedia, terra, acqua, cielo e
biodiversità in Italia sono inquinati sempre più, con specie
animali e vegetali a rischio estinzione. La più immediata
conseguenza è la malattia e poi la morte di tante ignare persone,
altro che nuovo coronavirus (Sars Cov 2). A certificarlo, ora anche
l'ISPRA, cioè lo stesso Stato tricolore, corresponsabile di tale
disastrosa situazione. Rimedi istituzionali? Zero, pari a zero.
Quanto
alla bioversità, con le sue 60 mila specie animali e 12 mila
vegetali, l'Italia è uno dei Paesi europei più ricchi, che presenta
livelli elevatissimi di endemismo (specie esclusivo del “nostro”
territorio). Purtroppo, però, questo patrimonio vede alti livelli di
minaccia per flora e fauna. A tentare infruttuosamente di arginare
ikl dilagante degrado a base di cementi armato, asfalto e rifiuti il
sistema delle aree protette (sulla carta): quelle terrestri sono 843
e coprono il 10,5 per cento del territorio nazionale, 29 le aree
marne protette, 2.613 i siti della rete natra 2000 (19,3 per cento
del territorio nazionale).
Quanto
allo stato di salute della fauna in Italia, tra i vertebrati sono i
pesci d'acqua dolce quelli più minacciati (48 per cento), seguiti
dagli anfibi (36 per cento) e dai mammiferi (23 per cento). “Tra le
piante più tutelate dalle norme Ue, il 42 per cento è a rischio”,
spiega un comunicato dell'Ispra.
Le
minacce più gravi vengono dal costante aumento delle specie esotiche
in Italia – più di 3.300 nell'ultimo secolo – dal degrado,
dall'inquinamento e dalla frammentazione del territorio. Anche il
consumo di suolo grava sulla perdita di biodiversità. Nel belpaese,
ormai, la superficie antropizzata è pari a 23 mila chilometri
quadrati, con una velocità di trasformazione di quasi 2 metri al
secondo tra il 2017 e il 2018.
Inoltre,
il territorio italiano è fortemente esposto al dissesto
idrogeologico. La popolazione a rischio frane che risiede in aree a
pericolosità elevata e molto elevata ammonta a 1.281.970 abitanti,
pari al 2,2 per cento del totale.
Quanto
alla qualità dell'aria, la Pianura padana è una delle aree dove
l'inquinamento atmosferico è più rilevante in Europa. Osservando i
dati del 2019, il valore limite giornaliero del PM10 è stato
superato nel 21 per cento delle stazioni di monitoraggio (50
microgrammi per metro cubo da non superare più di 35 volte l'anno).
Riferimenti:
https://www.isprambiente.gov.it/it/events/lo-stato-dellambiente-in-europa-e-in-italia
https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=inquinamento
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ispra
Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.
Riferimenti:
https://www.isprambiente.gov.it/it/events/lo-stato-dellambiente-in-europa-e-in-italia
https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=inquinamento
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ispra
Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.