3.6.16

PUGLIA SPAZZA TOUR!





di Gianni Lannes

Profondo Sud, dove al massimo i rifiuti si riciclano in politica. L’ex feudo di Fitto e Vendola (fautori nonché autorizzatori degli inceneritori fuorilegge Marcegaglia), affonda sotto il peso della spazzatura urbana, senza contare quella industriale, autoctona e d’importazione. Sui rifiuti  la regione brancola nel buio e ne approfittano i soliti prenditori, a partire dai Marcegaglia e soci. Appena un mese fa: a proposito di rifiuti, Cantone ha bacchettato ancora una volta la Puglia: "Affidamento degli appalti poco trasparente. Proroghe di contratti vecchi e affidamenti a volte poco trasparenti”: il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, torna sulla gestione dei rifiuti in Puglia. A poco più di un mese dalla durissima relazione sugli Aro, con tanto di bacchettate alla Regione, per la mancata attuazione dei poteri sostitutivi, e invio degli atti alle Corte dei conti e alla Procura di Bari affinché verifichino l’esistenza di reati commessi dagli amministratori e dagli appaltatori nella gestione affaristica della spazzatura.


Nel frattempo, Emiliano propina un’inutile ricetta: discariche e inceneritori. La differenziata è un miraggio. Eppure era già prevista dal decreto 915 del presidente della Repubblica (DPR 915/1982), ben 34 anni fa. Rammento al presidente pro tempore, Michele Emiliano, che ha ricevuto un mandato popolare per risolvere problemi impellenti, come ad esempio sanità, inquinamento, rifiuti, occupazione, industria, agricoltura, trasporti e mobilità. Non è a capo della regione per fare la comparsa a lauto pagamento. Se non è in grado di assolvere minimamente al. suo ruolo, si dimetta.

 CERIGNOLA (LOC. FORCONE CAFIERO): DISCARICA INTERCOMUNALE SIA PER RIFIUTI SOLIDI URBANI
   
Anche quando cittadine e cittadini virtuosi separano i rifiuti solidi urbani, poi vengono comunque miscelati indifferenziatamente dagli addetti ai lavori, come attestano le immagini inequivocabili della discarica Cafiero a Cerignola, gestita dalla SIA. Insomma, una doppia truffa: estorsioni di una tassa non dovuta dai contribuenti perché i rifiuti sono invece una risorsa economica da cui guadagnare e non un balzello, né tantomeno realizzazione di un servizio utile per la comunità. Ma nessuna amministrazione pubblica, in loco, da Moscarella (centro destra) alla Calvio (centro sinistra), ha avviato alcun progetto di differenziata, in modo tale da fare a meno di discariche, cassonetti e balzelli. Incapacità amministrativa o c’è del torbido? Il Moscarella, addirittura, che anni fa ha aperto illegalmente una discarica provocando l’inquinamento delle falde acquifere, aveva in mente anche un inceneritore di rifiuti. La Calvio targata Piddì, non ha opposto alcun resistenza all'inceneritore Marcegaglia, voluto da Paolo Campo dello stesso Piddì (ex sindaco di Manfredonia, ed attuale consigliere regionale), per non parlare dell'impianto Caviro a Carapelle, spacciato per una centrale a biomasse, ma per fortuna arrestato dalla mobilitazione dei cittadini.

 
Orta Nova - l'indifferenziata


Dunque, uno dei casi più emblematici è quello di Orta Nova, tra i paesi più degradati del Mezzogiorno d'Italia, spesso assurto agli onori delle cronache, a cause delle organizzazioni criminali e dei politicanti locali, variamente eterodiretti dai partiti. 

Ballatore (consigliere comunale) &  Tarantino (sindaco)
 
L’ultimo sindaco, attualmente in carica, tale Gerardo Tarantino (già vice dello stesso Moscarella e comiziante con Alemanno), poco prima di essere eletto nella primavera del 2014, aveva promesso qualunquemente, che avrebbe abbassato le tasse. Invece, alla prova dei fatti, qualche giorno fa (25 maggio 2016), la maggioranza del consiglio comunale ha deliberato l’aumento indiscriminato della tassa sui rifiuti (Tari). Il Tarantino si è distinto nel 2013 per aver cacciato i migranti dal territorio ortese.



Si tratta dell'unico comune della provincia di Foggia ad aver perseguito questa strada senza uscita. In altri termini, gli errori e gli ammanchi amministrativi vengono fatti pagare alla collettività.

Strano, perché si tratta di un servizio non reso alla comunità, quello dello smaltimento rsu. Che fare? Gli ortesi, se solo avessero un minimo di intraprendenza politica, potrebbero uscire da un consorzio (SIA) capestro che costa circa 3 milioni di euro all’anno e fare affari sui rifiuti. Invece, al massimo si lamentano in coro.   


Ma c’è di peggio sempre in loco. Sul Fatto Quotidiano si legge:  «Foggia, contribuenti pagano le tasse all’agenzia del politico locale. Per il Comune sono morosi: soldi mai arrivati. Succede a Orta Nova, dove 70 cittadini hanno versato le imposte locali nell'ufficio di poste private di un consigliere comunale, ma qualche tempo dopo hanno ricevuto l'avviso di morosità da parte di Palazzo di città: i versamenti non sono mai arrivati nelle casse pubbliche».  
 
Insomma, tasse: non pervenute. Il caso della riscossione dei tributi di Orta Nova, che tira in ballo  Chiaffredo Ballatore, consigliere di maggioranza e braccio destro del sindaco Dino Tarantino, è finito alla trasmissione televisiva Striscia la notizia. Nel servizio dell’inviato barese Pinuccio vengono ascoltate le testimonianze di alcuni cittadini che hanno pagato le proprie bollette presso l’agenzia postale privata del politico, salvo poi vedersi arrivare il sollecito nella propria cassetta postale. Perché i soldi non sono giunti al Comune? Chi li ha intascati indebitamente? La magistratura farà luce e condannerà i ladri patentati ed ossequiati?

Il problema non è la cosiddetta governance (Aro, Ato, agenzia unica), quanto la chiusura completa del ciclo: come si smaltiscono ecologicamente tutti i rifiuti che si producono? Sul punto i politicanti locali e nazionali vaneggiano, mentre al contempo, autorizzano nuove discariche ed inceneritori (impianti  notoriamente inquinanti e lesivi della salute collettiva nonché diseconomici). La gente convive con la monnezza e si assuefatta al peggio, terreno di coltura del sottosviluppo. Toc toc e i pentastelluti? 

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