8.5.19

MANICONE: NATURALISTA DEL ‘700




di Gianni Lannes

Un dauno d'altri tempi: Michelangelo Manicone nacque a Vico del Gargano il 4 marzo 1745 (un venerdi particolare, come attesta il libro dei battezzati). Questo scienziato (quasi sconosciuto ai più) è un antesignano della moderna ecologia, poiché in pieno Settecento ebbe un’ampiezza di vedute che gli consentì di prevedere le conseguenze disastrose dello sfruttamento della natura, in particolare i mutamenti indotti del clima. Ben 60 anni prima che il tedesco Ernst Haeckel coniasse il termine “ecologia”, Manicone pubblicava a Napoli, La Fisica Appula, la sua opera più nota, in cui tra gli altri, tratta il tema dello sviluppo sostenibile e dell’insalubrità dell’aria.

Secondo il frate francescano uno dei peggiori atti compiuti dall’uomo del suo tempo, era il taglio indiscriminato dei boschi. Egli sostenne e dimostrò che l’inquinamento può avere cause provocate dall’uomo. 

Il 4 maggio del 1996 il settimanale Protagonisti, ha pubblicato l’anticipazione di un mio saggio su questa figura straordinaria del Sud, che andrebbe almeno studiata a scuola. Si ritiene ufficialmente che sia morto nel 1807 a Ischitella (borgo natio di Pietro Giannone), in realtà, come già documentato 23 anni fa, è venuta alla luce una sua lettera autografa datata 16 marzo 1810. Buona lettura!




Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2015/07/in-italia-i-giganti-della-scienza.html