Intelligenza
collettiva? Piuttosto l'assuefazione al peggio. Docili consumatori: da esseri umani a codici a barre. Nell’era della connessione prevale l’incomunicabilità umana. Il virtuale
sta liquidando il reale? Il mondo conosciuto continua a produrre una quantità
di dati sempre maggiore. Nomi, messaggi, foto, gusti, percorsi, parametri
vitali che immessi più o meno consapevolmente in rete vanno ad ampliare a
dismisura quell’universo parallelo costituito dai cosiddetti Big Data. Quello
che viene definito il “progresso tecnologico” non è altro che regresso etico?
Perché mi serve un nemico? I confini ci proteggono
oppure ci impediscono di incontrarci e cooperare? Come e perché li tracciamo?
Abbiamo bisogno di costruirci un nemico per poter sperare di non averne?
A chi appartiene il mondo? Tra dieci anni la Terra
potrebbe essere meno accogliente di oggi. La forbice tra ricchi e poveri si
allarga. Il lavoro si trasforma e si riduce. Milioni di persone sono costrette
a lasciare la propria casa. Di chi è il mondo? Chi deve prendersene cura?
Dove mi portano spiritualità e scienza? Scienza e
religione hanno dato forma alla nostra storia e al nostro pensiero. Ma sono
state usate anche come strumenti di oppressione. C’è oggi una promessa di
cambiamento e di futuro nella spiritualità delle religioni, nel rigore nelle
scienze? O altrove?
Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione? La
creazione artistica può bastare a se stessa? O deve porsi l’obiettivo di
cambiare le cose? Libertà o rivoluzione: cos’è l’arte, e che cosa deve e può
dare a tutti noi?