5.4.18

A MANFREDONIA NUOVE DISCARICHE


di Gianni Lannes

Alla voce "cancro istituzionale": invece di risanare il territorio le autorità di ogni ordine e grado progettano nuovi accumuli di scorie sulla riva martoriata dell'antica Daunia. Ecologia? No affari. La salute pubblica (dei singoli esseri umani e della collettività) non conta nulla. 


«Siamo l’unico comune della provincia di Foggia ad aver presentato manifestazione di interesse al bando regionale per gli impianti di smaltimento e selezione di rifiuti differenziabili da insediare nella nostra zona industriale. Il vostro Sindaco».

È quanto si legge in una nota a firma del primo cittadino di Monte Sant’Angelo, Giampaolo D’Arienzo eletto nel 2017 con il sostegno del partito democratico. 


Se il documento è autentico, vuol dire che molto probabilmente ad un soffio da Manfredonia, dov’era ubicata l’Enichem, non ancora bonificata, nonostante gli ingenti finanziamenti pubblici elargiti alla Syndial, sarà realizzata l’ennesima pattumiera con la solita benedizione regionale. Il punto è che quella zona industriale è prossima alla città di Manfredonia, e parecchio distante da Monte Sant'Angelo. Che necessità c'è di un immondezzaio del genere? Perché non si bonificano le caverne carsiche in riva al mare Adriatico, che in loco l'Eni ha imbottito di pericolose scorie, inclusi arsenico e mercurio? Nella medesima zona marina, inserita dal ministero dell'Ambiente nel SIN, sono stati autorizzati allevamenti ittici.



Ma la popolazione di Manfredonia è stata avvertita, il consiglio comunale sipontino è ufficialmente al corrente alla stregua del sindaco locale pro tempore pure del piddì? E se per caso i politicanti sanno tutto, perché non informano preventivamente la gente in ossequio alla Convenzione di Aarhus ratificata dalla legge italiana 108 del 2001?

Non è tutto, nella medesima area, la società a responsabilità imitata Ecotyre della provincia di Treviso, nel sito concesso con finanziamento pubblico all’Eurotrade per la produzione di fertilizzanti, ha presentato un progetto per la realizzazione di un impianto di recupero/riciclaggio di rifiuti speciali.

Ecco quanto è scritto negli atti depositati alla Provincia di Foggia:

«il  progetto  di  installazione  di  un impianto recupero/riciclaggio di rifiuti non pericolosi (pneumatici fuori uso), sito all’interno dell’area industriale del comune di Monte Sant’Angelo (Fg).  Per  tale  impianto  è  stata  precedentemente  avviata  l a  fase  autorizzativa  in  Procedura  Ordinaria  presso la Provincia di Foggia per il quale si rende necessario il presente studio».



Nel predetto documento si legge anche incredibilmente che «a tale zona di Monte Sant’angelo,  distante circa 2,5  Km dallo stesso abitato, vi si accede dalla Strada Statale n. 89 e successiva viabilità interna.  

Ma a proposito di ecomafie ecco cosa ha dichiarato pubblicamente il governatore Michele Emiliano:

Ovviamente è solo una coincidenza, nulla di più. Il giornale Foggia Today del 19 aprile 2017 ha scritto testualmente quanto segue:

«…Pierpaolo D'Arienzo candidato sindaco a Monte Sant'Angelo, l’agronomo che lavora presso il comune di Mattinata. D’Arienzo dovrebbe rappresentare tutto il centrosinistra…».

La passata amministrazione comunale di Monte Sant’Angelo è stata sciolta per associazione mafiosa dal ministero dell’Interno, così come più recentemente l’amministrazione comunale di Mattinata. 

Un altro  articolo di Stato Quotidiano datato 2 ottobre 2017 riporta:

«Ma chi è Pasquale Gatta? Quale ruolo ha ricoperto durante l’ Amministrazione del Sindaco Di Iasio? Pasquale Gatta è stato il portavoce della Giunta “Monte nel Cuore”, il braccio destro del Sindaco di Iasio, il suo uomo di fiducia. Ora che fa? Diventa l’uomo del Sindaco D’Arienzo e del PD che, lo ha ferocemente attaccato quando fu nominato addetto stampa nel 2012!».