11.4.18

GRILLO E CASALEGGIO: DA WASHINGTON A ROMA




di Gianni Lannes

Telecomandati dallo zio Sam. Dieci anni fa, in gran segreto Beppe Grillo accompagnato da Roberto Casaleggio, incontrò a Roma in via Veneto, presso la nota ambasciata il diplomatico Ronald Spogli. Il padrone per atto notarile di m5s, tuttavia, non ha mai detto nulla a fans e adepti, circa questo colloquio ravvicinato con chi comanda davvero nel belpaese dall'8 settembre 1943. Pochi mesi dopo, singolare coincidenza, spuntava dal nulla l'eterodiretto movimento 5 stelle che prometteva di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. Oggi invece la nuova aspirante casta brama esclusivamente la poltrona di Palazzo Chigi, ed è pronta a fare accordi con qualunque partito. Altro che programmi per il bene comune. A Washington, come sempre, serviva un partito di finta opposizione per sterilizzare la protesta popolare e impantanarla in un vicolo cieco. Non è un caso se Di Maio - anche se non parla l'inglese - sia passato più d'una volta dai padroni anglo-americani per la benedizione di rito. Altro che "non governo": a conti fatti l'Italia non ha alcuna sovranità.


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