di Gianni Lannes
Telecomandati dallo zio Sam. Dieci anni fa, in gran
segreto Beppe Grillo accompagnato da Roberto
Casaleggio, incontrò a Roma in via Veneto, presso la nota ambasciata il diplomatico Ronald Spogli.
Il padrone per atto notarile di m5s, tuttavia, non ha mai detto nulla a fans e adepti, circa questo colloquio ravvicinato con chi comanda davvero nel belpaese dall'8 settembre 1943.
Pochi mesi dopo, singolare coincidenza, spuntava dal nulla l'eterodiretto movimento 5 stelle che prometteva di aprire il Parlamento
come una scatoletta di tonno. Oggi invece la nuova aspirante casta brama esclusivamente la poltrona di Palazzo Chigi, ed è pronta a fare accordi con qualunque partito. Altro che programmi per il bene comune. A
Washington, come sempre, serviva un partito di finta opposizione per sterilizzare
la protesta popolare e impantanarla in un vicolo cieco. Non è un caso se Di Maio - anche se non parla l'inglese - sia passato più d'una volta dai padroni anglo-americani per la benedizione di rito. Altro che "non governo": a conti fatti l'Italia non ha alcuna sovranità.
riferimenti: