11.1.18

SCIE BELLICHE






Va in onda da decenni un avvelenamento di massa. Non a caso dal 1978 è in vigore la convenzione Enmod dell’ONU che vieta - almeno sulla carta - la guerra ambientale, ratificata in Italia con la legge 962 del 1980, a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini. Lo Space Preservation Act è un disegno di legge ufficialmente proposto alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America da parte del rappresentante dell'Ohio Dennis Kucinich. L'atto doveva servire per "preservare l'utilizzo cooperativo e pacifico dello spazio a beneficio di tutta l'umanità". La prima stesura, presentata il 2 ottobre 2001 e denominata HR2977, proponeva di mettere al bando e proibire l’utilizzo del sistema d’arma esotica “chemtrails” (scie chimiche). Il disegno di legge chiarisce che la categoria "armi esotiche" include tutte quelle armi progettate per danneggiare lo spazio o l’ecosistema naturale (come la ionosfera e l’alta atmosfera), o il clima, o il tempo atmosferico, e i sistemi tettonici che abbiano lo scopo di indurre danni e distruzione su una popolazione bersaglio o su una regione sulla terra o nello spazio. È curioso che si chieda ufficialmente di mettere al bando qualcosa che non esiste.

Il 9 febbraio 2012 è stata pubblicata sul quotidiano inglese The Guardian la lettera di Matt Adersson, l'ex consigliere esecutivo della Booz Allen Hamilton, che è una azienda consulente per il Dipartimento della Difesa USA. Adersson afferma che: «Almeno quattro paesi - Stati Uniti, Russia, Cina e Israele - dispongono delle tecnologie e dell'organizzazione necessaria a modificare regolarmente il meteo e gli eventi geologici per varie operazioni militari ufficiali e segrete, legate a obiettivi secondari, tra cui il controllo demografico, energetico e la gestione delle risorse agricole [...] [Il nuovo tipo di guerra non convenzionale] comprende la capacità tecnologica di indurre, spingere o dirigere eventi ciclonici, terremoti e inondazioni, includendo anche l'impiego di agenti virali per mezzo di aerosol polimerizzati e particelle radioattive, trasportate attraverso il sistema climatico globale».



La questione di utilizzare le scie chimiche per raffreddare il pianeta è stata recentemente ripresa anche dal Corriere della Sera, e prima ancora da un servizio del Tg2 su un progetto dell’università di Harvard, senza contare il piano Teller del 1997.

Contrastare il surriscaldamento globale:  «Ma è da secoli che, di fatto, l'Uomo interferisce più o meno volontariamente sugli equilibri della Terra» osserva ancora Morton, «considerando la quantità di anidride carbonica prodotta dalle attività umane fino a oggi, una sua “cattura” su larga scala sarebbe un modo per offrire al Pianeta un clima diverso da quello atteso». È a questo che aspira l'ingegneria climatica: può essere perseguita in modi diversi, ma il suo obiettivo è sempre quello di contrastare il riscaldamento globale, sia rimuovendo l'anidride carbonica dall'atmosfera, sia attraverso la gestione della radiazione solare sulla Terra, ad esempio usando speciali specchi riflettenti in orbita nello Spazio, in modo da compensare l'effetto del riscaldamento terrestre dovuto ai mutamenti climatici.



La Repubblica (3 novembre 2017) ci informa di quello che combinano i perfidi russi, sorvolando però sui crimini planetari dei nordamericani. 


RIFERIMENTI: