foto Gilan |
di Gianni Lannes
C'era una volta il tempo ciclico, non lineare. Le stagioni un tempo erano la quotidianità e la leggenda attingeva dalla realtà. I giorni della merla sono i più freddi dell'anno. Questo detto vanta origini antichissime. La credenza popolare trae le sue radici nel mito di Persefone e Demetra. Nella cultura rinascimentale, invece, Gennaio (o l’Inverno) è rappresentato come un vecchio che scatena pioggia, nevicate e vento gelido contro la merla, perché l’uccello annuncerebbe l’arrivo della primavera: in anticipo o in ritardo a seconda dell’attesa. Narra la leggenda, se in quei tre giorni le temperature sono miti, allora l’inverno sarà ancora lungo, se invece farà freddo, allora la sua fine sarà prossima. Come molte credenze, la leggenda prende varie sfumature e significati a seconda dei luoghi e delle culture popolari. Nel calendario romano, il mese di Gennaio aveva solo 28 giorni. La merla per non patire il freddo e rimanere nel nido fece scorta di cibo, e Gennaio per dispetto decise di prolungare di tre giorni la sua durata.
Freddo e caldo, cosa è mutato? Ai giorni nostri l'uomo in divisa a stelle e strisce induce artificialmente i cambiamenti climatici (effetto serra) per sottomettere l'umanità e dominare il mondo.
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