12.1.23

ENERGAS: “SI DEVE FARE”!

 

 

di Gianni Lannes

Fumo negli occhi dell'ignara gente? L'attuale sindaco di Manfredonia ha cambiato idea o specula a danno della Daunia e di Manfredonia? Per caso Rotice prende in giro i manfredoniani? Il 19 dicembre 2019, nel corso della conferenza stampa di fine anno della Confindustria locale, proprio Giovanni Rotice (allora presidente) si esprimeva così in merito al progetto Energas, facendo intendere di essere favorevole alla realizzazione del deleterio impianto che invece nel novembre 2016 circa 25mila manfredoniani, pari al 95 per cento dei votanti, avevano respinto attraverso un referendum consultivo. E Foggia Today titolava, appunto testualmente: “Si deve fare”.


Parola alla lettera di Giovanni Rotice:

«Ci sono gli aspetti tecnici e quelli territoriali, quelli territoriali sono stati espressi in un referendum in maniera molto particolare, adesso quello che noi dichiamo è qualcosa di diverso. Apriamo una discussione su quelli che sono le valutazioni costi-benefici di questo investimento. Qui nessuno sta imponendo su un territorio qualcosa, qualcuno sta dicendo soltanto di aprire una discussione e valutare attentamente quello che è stato fatto. E' logico che le condizioni del territorio in questo momento particolare, dove c'è un rilancio del mondo industriale, dove c'è un rilancio delle aziende che devono venire a investire sul territorio, soprattutto un rilancio di una struttura portuale che in qualche maniera sta iniziando a dare dei frutti, allora capiamo anche qual è il contributo che questo progetto può dare a questo rilancio complessivo dell'industria e del nostro territorio. Certo è che se oggi abbiamo sul nostro territorio la Sisecam che ha riaperto vuol dire che ci sono dei segnali positivi su quelli che possono essere occupazioni in forza lavoro o quello che può essere l'investimento di società esterne che vogliono fare sul nostro territorio. Confindustria non esclude alcun progetto ma dice sui progetti noi dobbiamo fare delle valutazioni attente. Il confronto con la cittadinanza possiamo farlo ma deve avvenire in maniera serena, perché ogni progetto ha necessità di valutazioni serene».

Da tempo si sarebbe potuto mettere definitivamente fine all'incubo Energas se la regione Puglia (ovvero il governatore Emiliano del piddì) avesse effettivamente formalizzato con un atto amministrativo il proprio diniego al distruttivo progetto napoletano, come richiesto nella conferenza di servizi del Mise, datata 5 dicembre 2018: “... si chiederà di esprimere l'Intesa posigtiva o negativa ivi comrpesi gli aspetti paesaggistici...”. Il governicchio della Regione levantina non ha nesppure accolto l'invito delle associazioni territoriali. Anche la richiesta avanzata dalla Lipu all'amministrazione Rotice di riportare Santo Spiriticchio alla sua naturale vocazione agricola, annullando la scelta di chi (amministrazione del centro-sinistra col favore della finta opposizione di destra) scelleratamente per favorire l'insediamento Energas, ha trasformato sulla carta un'area di pregio ambientale addirittura in zona industriale, avrebbe rappresentato un ostacolo insormontabile a tale insediamento esplosivo. Del resto, la via di revisione del PUG con cambio d'uso della zona non è stata presa in considerazione e neppure la proposta di qualificare Santo Spiriticchio - come era un tempo - area contigua del Parco nazionale del Gargano.

Per la cronaca documentata: la ditta palazzinara Rotice è quella che ha spalmato cemento armato sul territorio dauno e che ha venduto i terreni (feudo della paglia) ai Marcegaglia per impiantare illegalmente l'inceneritore di rifiuti.

Riferimenti:

https://www.foggiatoday.it/politica/confindustria-foggia-conferenza-stampa-fine-anno-2019.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/01/s-vendola-puglia.html


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