Roma: autunno 2020. Conte assembrato al ristorante e senza bavaglio! |
di Gianni Lannes
Le regole fuorilegge (incostituzionali) non sono uguali per tutti gli italidioti. L'unico che può andare al ristorante in assembramento d'ordinanza e senza mascherina è il novello dittatorello smascherato, autodefinitosi pubblicamente "incompetente". Alla luce dei fatti, la gestione dell'emergenza virale è a dir poco fallimentare nell'Italietta grulpiddina. Tranquilli, anzi, come sempre zitti e a cuccia: nessun passo indietro; il Dpcm resta così com'è. Dallo stop alle palestre, ai cinema e ai teatri, alla chiusura anticipata di ristoranti. Del resto, un maggiordomo incapace di svolgere i propri compiti istituzionali tesi al bene comune, non discute gli ordine ricevuti e a sua volta impartiti ai sudditi tricolore. Il Conte non vuole indietreggiare e conferma totalmente le drastiche decisioni prese nelle scorse ore, mandando sul lastrico migliaia di lavoratori e imprenditori, col maldestro pretesto e la sconclusionata pretesa di contenere la diffusione del nuovo coronavirus. Neanche le proteste di questi giorni faranno cambiare idea al Conte bis che ha così sbottato:
«Queste misure non sono in discussione. Piuttosto vanno spiegate a una popolazione in sofferenza, che legittimamente chiede di capire i motivi delle scelte del governo".
«Non abbiamo deciso queste chiusure indiscriminatamente», afferma Conte. Che spiega come tutte le azioni intraprese abbiano alla base l'obiettivo principale di tenere sotto controllo la curva dei contagi. Da maggio scorso Conte Giusepep da Volturara Appula non ha studiato alcuna strategia per evitare di arrivare a questo punto: «Acquistare subito centinaia di nuovi mezzi pubblici è impossibile, per questo andava decongestionato il sistema del trasporto pubblico agendo su scuola e lavoro e altre occasioni di uscita come lo sono l'attività sportiva in palestre e piscine». Costui non sa di che blatera.
Conte è intervenuto sulle travagliate pagine del Falso Quotidiano per ndorare la pillola, spiegando le motivazioni che hanno portato alla chiusura di bar, ristoranti, pub, palestre, cinema e teatri. La forte necessità è stata quella di diminuire tutte le occasioni di socialità che di solito spingono le persone a uscire nelle ore serali. Dunque, come inun regime dittatoriale, è vietato andare a vedere un film per limitare il numero di contatti che ognuno di noi può avere: «Senza queste misure la curva è destinata a sfuggirci di mano» ha delirato Conte. L'avvocato richiama tutti alla responsabilità, dicendosi comunque consapevole del fatto che le misure adottate siano "dure", invitando a lavorare per evitare la diffusione del Covid-19, per garantire cure e ricoveri adeguati e per «riuscire a preservare il tessuto economico e produttivo». Alla prova dei fatti, il primo ministro pro tempore appare confuso, tanto da confondere perfino nei suoi dpcm (fuorilegge) in Gazzetta Ufficiale, il nuovo coronavirus (Sars CoV-2 ) con la malattia (Covid-19).
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=conte
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.