4.1.20

IL DIRITTO DEL BAMBINO A UN AMBIENTE NON INQUINATO

Collegno (TO) foto LP


In Italia, in particolare per i bambini, la salute è un diritto di carta, a causa della palese latitanza delle autorità (indifferenti, complici e conniventi) di ogni ordine e grado, a partire dal capo dello Stato nonché dal presidente del consiglio dei ministri, che nell'esercizio del loro potere istituzionale non fanno rispettare l'articolo 32 della Costituzione repubblicana, consentendo agli inquinatori civili, ma soprattutto militari (NORTH ATLANTIC TREATY ORGANIZATION) di attentare impunemente all'esistenza di chi si è appena affacciato alla vita! Anche il capo della chiesa cattolica, Bergoglio, è vergognosamente silente; insomma anche papa Francesco, in concreto e non a chiacchiere, approva tacitamente il dannoso andazzo. L'ipocrisia regna sovrana nel belpaese.



Gianni Lannes






Collegno (TO) - foto LP


Riferimenti:

 
Nel 2017 un aggiornamento dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) in collaborazione con l’Associazione internazionale dei registri del cancro, il Sud Europa (Croazia, Cipro, Italia, Malta, Portogallo, Spagna) denita la più elevata incidenza di cancro pediatrico. Per l’Italia, hanno partecipato solo 15 dei 45 registri accreditati. L’Italia ha l’incidenza più elevata a livello continentale, che in 4 registri (Umbria, Modena, Parma e Romagna) supera i 200 casi (0-14 anni) per milione di bambini/anno, rispetto a una media globale di 140 nel 2010. La stima nazionale è, tuttavia, incompleta, poiché la rete AIRTUM ha copertura limitata (62,2% dei residenti), manca una legge di riferimento e non tutti i registri accreditati rendono disponibili dati in età pediatrica.