3.10.19

ENERGAS: 10 MILA EURO A ITALIA VIVA DI RENZI

di Gianni Lannes

Soldi a che titolo? L'Energas ha recentemente elargito ben 10 mila euro alla compagine Italia Viva di Matteo Renzi, ago della bilancia del governicchio grulpiddino. Perchè? Secondo la cronaca documentata: nel 2015 il governo Renzi (decreti dei ministri dell'ambiente e dei beni culturali) diede il via libera ad una strana operazione in Puglia. Singolare coincidenza: il ministro Franceschini è sempre presente. Ora, tale elargizione da cosa è motivata?

L'Energas (Kuwait Petroleum) infatti, ha richiesto autorizzazione per realizzare un deposito costiero di gpl (il più grande d'Europa), con annesso gasdotto di collegamento al porto industriale ed al raccordo ferroviario della stazione Frattarolo della società Energas s.p.a. (già Isosar s.r.l.), in zona Santo Spiriticchio in agro di Manfredonia.

Il progetto della Energas s.p.a. rientra tra le attività «a rischio di incidente rilevante» in base alle normative vigenti (direttive Seveso). Esso prevede 12 serbatoi tumulati nonché la realizzazione di un gasdotto metà in mare e metà sulla terraferma attraversando ilmsito archeologico dell'antica Siponto.

Molteplici sono i motivi ostativi alla sua realizzazione, ampiamente documentati dal dossier inviato dall'associazione Manfredonia Nuova al governo italiano, incluso il risultato del referendum consultivo del 13 novembre 2016, che, con oltre il 95 per cento dei votanti, ha decretato la netta contrarietà della popolazione di Manfredonia alla realizzazione dell'impianto industriale.

Il 5 dicembre 2018, presso il Ministero dello sviluppo economico, si è svolta la terza conferenza dei servizi durante la quale il comune di Manfredonia ha depositato il parere paesaggistico negativo all'insediamento del deposito; la regione Puglia, assente in tale occasione. Il Ministero dello sviluppo economico, anche alla luce del parere paesaggistico negativo del comune di Manfredonia, ha chiesto alla regione Puglia di esprimere intesa positiva o negativa, non ricevendo a tutt'oggi alcuna risposta.

La soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province Barletta-Andria-Trani e Foggia - per quel che vale - tuttavia, ha annullato, in autotutela, per riscontrate violazioni, il parere favorevole all'opera precedentemente rilasciato.

L'attuale titolare della Farnesina, il ministro Di Maio, per ben due volte in pubblica assemblea a Manfredonia (nel 2015 e nel 2016), si dichiarò nettamente contrario al deposito Energas, senza però, una volta al gverno addirittura da vicepresidente del cosniglio e da ministro dello svilupo economico, far nulla di concreto per arrestare il pericoloso progetto.

Un fatto è ceerto da tempo: il gpl non è più ritenuto combustibile indispensabile al fabbisogno nazionale dell'Italia.

riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=energas

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=renzi