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foto Gianni LANNES (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Il movente dell'omicidio su commissione di Ilaria
Alpi e Miran Hrovatin è sepolto con i rifiuti nucleari occultati dal crasso
occidente (Italia compresa) in Somalia e nel terzo mondo, Sud Italia incluso.
Armi alle fazioni in guerra in cambio di spazzatura mortale.
E' quanto aveva scoperto Ilaria, che si accingeva a
dare la notizia ben documentata, in diretta al Tg 3 della Rai, la sera del 20
marzo 1994. Ma il Sismi (servizio segreto militare italiano) è arrivato prima
di questi due grandi maestri dell'informazione raccolta sul campo e li ha fatti
fulminare. Hanno eliminato Ilaria e Miran, perché a parte lo scandalo
internazionale, altrimenti saltava un affare tra Stati e multinazionali del
crimine tutelato. Dopo, una famigerata sezione della cosiddetta intelligence -
venduta al miglior offerente - ha depistato e insabbiato la verità. E tanti
criminali - in divisa d'ordinanza e doppiopetto da cerimonia - hanno macinato
una folgorante carriera e vivono impuniti. Per capire qualcosa basta compulsare
la voce "progetto Urano II".
Il paradosso istituzionale: uno dei maggiori
indiziati del duplice assassinio, ovvero il faccendiere Giancarlo Marocchino, è
stato addirittura assunto in veste di consulente dal presidente della
cosiddetta Commissione parlamentare di "inchiesta" (si fa per dire),
tale Carlo Taormina. Avevo già smentito mister Taormina con un'inchiesta
pubblicata dal quotidiano Il Manifesto il 18 marzo 2006. Roma, anno 2011: nel
confronto sull'argomento Somalia, ai microfoni di Radio Città Futura, il penalista con studio in via Cesi, non è riuscito a sostenere il contraddittorio in diretta audio, e ha tagliato la corda. Taormina per
anni ha minacciato e intimidito, giornalisti, parlamentari e magistrati non
allineati con la vulgata dell'unica versione dei fatti.
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foto Gianni LANNES (tutti i diritti riservati) |
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Onore e giustizia a Ilaria
RispondiEliminaChe mondo schifoso! Giustizia x ilaria e x tutti quelli che lavorano x la verità
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