dal mensile CASABLANCA - febbraio 2013 |
di Gianni Lannes
In un Paese civile al giornalismo si chiede di raccontare i
fatti, di spiegarli con riscontri documentati, soprattutto di controllare il
potere, ogni potere, istituzionale e non, senza sconti per nessuno. Invece, in
Italia... In un Paese democratico, in uno Stato di diritto, l'opinione pubblica ha un determinante peso politico. Invece in Italia...
Ilaria, Miran, Natale non erano eroi fuori di senno, bensì esseri umani, persone. Hanno cercato ostinatamente la verità e l'hanno trovata, solo per il bene della collettività, non per la gloria postuma. Ma chi ancora domina il nostro Paese ha decretato a tavolino la loro morte, e poi, ha sempre arrogantemente insabbiato, depistato, e vilipeso la verità.
In Italia, mafiosi, corrotti, speculatori d'ogni risma, politicanti senza scrupoli, onorevoli ignoranti, logge massoniche e poteri occulti hanno ucciso la democrazia. E' questa l'emergenza di cui occuparsi, se vogliamo dare un futuro alla nuova gioventù.
Occorre cercare la verità, quella scomoda, quella che
urtica, quella che obbliga al realismo. Invece in Italia... va in onda ogni giorno
la pubblicità del consiglio per gli acquisti: hanno pure annunciato in diretta tv e finanche sul web, che desecreteranno un pò di atti. Insomma, una presa per i fondelli.
Possiamo fare qualcosa? Ho il dovere di sperarlo e di essere contagioso, soprattutto verso i giovani. A questo serve la cultura, a rinvigorire l'umanità, perché la conoscenza ci rende liberi.
dal mensile CASABLANCA - febbraio 2013 |
dal mensile CASABLANCA - febbraio 2013 |
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.