di Gianni Lannes
Masse inerti di consumatori: il coro dei tele-dipendenti, già
visibilmente colpiti dal raggio catodico. Qualcosa sta cambiando nell’atteggiamento
degli esseri umani? Penso che le persone più influenzabili, siano coloro che
siedono davanti allo schermo o che "ascoltino" la televisione per parecchie
ore al giorno, in solitudine, senza relazionarsi con anima viva, senza cioè
fare una pausa. Un commentatore televisivo o giornalista che
pronuncia 100 parole al minuto, sta praticando ipnosi di massa? Allora, come mai ora
tutti parlano in fretta? Il tempo stringe e deve passare la pubblicità? Ad
esempio, durante un telegiornale, le notizie vengono propinate al pubblico passivo in
forma altalenante: una negativa, una positiva e poi una negativa (doppia della
prima) e a seguire una neutra, questa crea nell'osservatore dei picchi
emozionali, che alla fine del tg lo lascia in uno stato di disagio o sconforto,
perché? Perché la "seduta" viene interrotta senza una chiusura, senza
un feedback.
Esiste il tempo dell’ascolto: la riflessione, la lentezza,
il pensiero, l’armonia, la qualità della vita.
riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=tv
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