Daunia - la rapina del gas - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Daunia - gasdotti - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Sembra di sentirli gli echi di questi smidollati. "Chissenefrega della Madonna": ripetono a gran voce i violentatori del Sud, però a norma di legge. Gli affari sono affari e basta! Ancora trivelle idrocarburi in Puglia, prevalentemente in Capitanata, un’area notoriamente sismica, addirittura nel Parco regionale dell’Incoronata: un bosco di querce millenarie sopravvissuto alla barbarie della seconda guerra mondiale, ma non alla modernità svendoliana. La concessione comprende addirittura i centri abitati di Orta Nova, Ordona e Carapelle, già circondati da reticolati inestricabili di turbine industriali eoliche; ed è inclusa la nota e famosa area archeologica di Herdonia in attesa di una "valorizzazione" che non arriva mai e poi mai. Pura speculazione a favore di ecomafiosi e pidocchi delle pubbliche amministrazioni; in altri termini a detrimento di tutti.
La multinazionale Vega Oil (ovvero Cygam), ha ottenuto il via libera su 155 chilometri quadrati di questa disastrata provincia, anche dalla Regione del governatore ecologista Nicola Vendola. Nessun conflitto di interessi anche se il compagnuccio di Nikita proviene dall'America del nord. Così i rapinatori canadesi potranno sconquassare la terra per cavare idrocarburi a 1.400 metri di profondità, danneggiando le falde idriche, come sempre. Potranno sbudellare a piacimento il sottosuolo perfino nell’area del santuario millenario dell’Incoronata: la madonna nera, apparsa mille e 10 anni fa, e sacra a tutti i popoli del Meridione. Non sono gli unici ladri di risorse altrui, autorizzati dallo Stato e dall'ex California, sempre più Texas 2: ci sono un'altra dozzina di via libera concessi dal presidente ambientalista Vendola, giusto per mantenere l'equilibrio idrodinamico. Non si sa mai!
A conti fatti, è stato ipotecato con questo sistema il 90 per cento del Tavoliere. Ma chi se n'è accorto? E chi sa perché tace? Ma in che razza di mostri vi siete trasformati in questa landa a rischio di desertificazione, dove ai contadini è vietato per legge aprire nuovi pozzi d'acqua? E gli svendolini locali niente da dichiarare questa volta?
Persone, storia, identità, geografia, habitat, valori, fede non valgono niente. Per i boiardi al comando contano soltanto gli affari sulla pelle della natura e della collettività. Si va avanti, per modo di dire con i finanziamenti europei, ovvero fumo negli occhi della gente. Presidente Vendola ha mai sentito nominare la Convenzione europea di Aarhus, ratificata dalla legge statale numero 108 dell'anno di grazia 2001?
Il Tavoliere delle Puglie è sempre più un tombino industriale, grazie alla politica di Svendola Puglia ed all'inerzia degli autoctoni, una terra da sfruttare e poi buttare in discarica con tutti i suoi abitanti silenti ed ossequienti, non prima di aver rapinato gli idrocarburi.
Dagli anni ’60 lo Stato italiano ha sottratto, ossia rubato, a questo antico territorio miliardi di metri cubi di gas, convogliato speditamente al nord e da alcuni anni passato nelle mani della società straniera GDF Suez Energie. Chi intasca da mezzo secolo le royalties della Capitanata, ovvero dei cittadini aventi realmente ed unicamente diritto? Perché la Guardia di Finanza non apre subito un'indagine a tutto tondo sulla casta locale di parassiti all'ingrasso? Questi palloni gonfiati ad aria avariata non sono stati buoni neanche ad acquisire il controllo per conto dei Comuni della rete di trasporto del gas, passata di mano per ben due volte a privati che fanno il bello ed il cattivo tempo. Insomma: i politicanti sono davvero dei buoni a nulla: produttori tutt'al più di sottosviluppo calcolato a tavolino. Sicuramente sono uno dei peggiori mali del secolo, o meglio una cancrena. Ed in tali casi il rimedio salutare è a portata di intuito.
Agli indigeni niente di nulla, neppure le briciole: devono soltanto pagare le bollette sempre più salate e morire di cancro in silenzio a causa dell’inquinamento ambientale provocato dalle estrazioni fuorilegge. L’Eni, ad esempio, ha inquinato le falde freatiche ad Ascoli Satriano, ma nessuno ci fa caso, tantomeno le autorità.
Inquinamento Eni - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Addirittura, in loco, in barba a qualsiasi normativa di protezione sanitaria della popolazione e di un vero piano energetico sono sorte illegalmente due centrali turbogas: la prima a Candela dell’Edison, l’altra a San Severo (licenza prima Mirant poi En Plus). I comuni non fiatano tenuti al guinzaglio dai fondi Por elargiti ogni tanto dalla Regione Vendola, e nemmeno l’ente Provincia sotto l’ombra del berlusconiano Pepe. Perché i vescovi che sostengono a parole di difendere la vita, non insorgono con il loro gregge di pecorelle smarrite?
San Severo: turbogas En Plus - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
La notizia è sconvolgente, ma non ha avuto l’onore
di una pagina qualsiasi di giornale anche di parrocchia, Forse perché i due
provvedimenti della Regione "Texas 2" recano la firma del segretario Davide Pellegrino. Omonimia? Dovrebbe trattarsi del consorte di Paola Laforgia, dipendente Ansa, ed al
contempo presidente dell’Ordine dei giornalisti appuli. Davide Pellegrino è il medesimo funzionario
regionale che fino a qualche tempo fa, dirigeva dal punto di vista tecnico l’assessorato
al ramo inceneritori e frattaglie di energia. Uno promosso al rango di aiutante del capo di Terlizzi.
foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
La deliberazione della giunta regionale del 20
dicembre 2012, numero 2851 reca la firma del presidente Vendola: «Istanza
Permesso di ricerca idrocarburi “MASSERIA MONTAROZZO”. Intesa ex art. 3, comma
1, lett. b) e art.5 Accordo Stato-Regioni del 24.4.2001… il Ministero dello Sviluppo Economico con nota
n.9114 del 30/07/2008 ha comunicato, ai sensi dell’art. 7 della legge 241/90,
l’avvio del procedimento per il conferimento del permesso di ricerca
idrocarburi “MASSERIA MONTAROZZO” alla Società VEGA OIL SpA, visto il parere
favorevole della Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie (CIRM)
espresso nella seduta del 19.06.08. L’area
di indagine richiesta è situata a Sud Est dell’abitato di Foggia ed interessa
per 155 Kmq il territorio dei comuni di Foggia, Ascoli Satriano, Carapelle,
Ordona e Orta Nova, tutti in provincia di Foggia…
Il programma lavori presentato è stato redatto tenendo conto che nella zona vasta conglobante anche l’area richiesta è stata svolta in passato parecchia ricerca mineraria e sono stati rinvenuti diversi giacimenti di idrocarburi, alcuni dei quali tra i più estesi dell’Italia meridionale tuttora in produzione, e che seppure nell’area dell’istanza il pozzo Spartivento 1 perforato nel lontano 1964 sia stato chiuso perché non mineralizzato, la Società ritiene che il potenziale minerario debba lo stesso essere investigato visto l’ausilio delle nuove conoscenze geologiche e dei moderni mezzi di indagine sismica oggi a disposizione per ubicare meglio il pozzo esplorativo...
Il programma lavori presentato è stato redatto tenendo conto che nella zona vasta conglobante anche l’area richiesta è stata svolta in passato parecchia ricerca mineraria e sono stati rinvenuti diversi giacimenti di idrocarburi, alcuni dei quali tra i più estesi dell’Italia meridionale tuttora in produzione, e che seppure nell’area dell’istanza il pozzo Spartivento 1 perforato nel lontano 1964 sia stato chiuso perché non mineralizzato, la Società ritiene che il potenziale minerario debba lo stesso essere investigato visto l’ausilio delle nuove conoscenze geologiche e dei moderni mezzi di indagine sismica oggi a disposizione per ubicare meglio il pozzo esplorativo...
Il Comune di Foggia (sindaco Gianni Mongelli) sottrae la terra ai contadini - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
L’Assessore relatore (Loredana Capone, ndr), sulla
base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate, propone alla Giunta
Regionale l’adozione del conseguente atto finale, rientrando il medesimo nella
fattispecie di cui all’art. 4, comma 4, lettera K) della L.R. n. 7/97. LA
GIUNTA Udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore al ramo; A
voti unanimi espressi nei modi di legge, DELIBERA di rilasciare ai sensi
dell’art. 3, comma 1, lett. b) e dell’art. 5 dell’Accordo Stato Regioni del
24.4.2001, INTESA al conferimento del permesso di ricerca di idrocarburi
“MASSERIA MONTAROZZO”, comportante l’attuazione del programma lavori allegato
all’istanza, limitatamente alle sole indagini di laboratorio geologiche e
geofisiche ed a condizione di assoggettare la perforazione del pozzo d’obbligo
a specifica Intesa previa acquisizione del pronunciamento di valutazione
ambientale e di compatibilità PUTT/p (piano urbanistico territoriale tematico
per il paesaggio) e PAI (piano assetto idrogeologico); Il Segretario della Giunta
Il Presidente della Giunta Avv. Davide F. Pellegrino Dott. Nichi Vendola».
Sconto
cassa: niente VIA - Non è tutto: infatti al peggio non c’è
mai fine. La DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 dicembre 2012, numero 2852,
è un altro via libera. Infatti, si riporta
testualmente: «Proroga della concessione di coltivazione idrocarburi “SEDIA
D’ORLANDO”.- Rilascio atto di Intesa ex art. 3, comma 1, lett. b), Accordo
Stato-Regioni del 24.4.2001. L’Assessore allo Sviluppo Economico, avv. Loredana
Capone… riferisce quanto segue:… Per quanto sopra il Ministero dello Sviluppo
Economico ha inviato, il 22/04/2005 ed il 02/07/2009, le istanze con le quali
la Società ENI SpA ha chiesto la proroga quinquennale della concessione di
coltivazione idrocarburi “SEDIA D’ORLANDO”, per i periodi 13/02/2005-2010 e
2010-12/02/2015. Tale concessione conferita con D.M.13/02/1965 alla Società
ENI, si estende per 4,220 Kmq nel territorio della provincia di Foggia.
La produzione di idrocarburi ottenuta dall’unico pozzo perforato denominato “Ordona 1”, mineralizzato a gas metano con presenza di inerti (azoto 17% e anidride carbonica 17%), a fine 2008 ammontava a circa 13 Milioni di Smc. L’allaccio di detto pozzo alla centrale di trattamento “CANDELA” è stato realizzato nel primo periodo di vigenza trentennale della concessione, successivamente con il D.M. 16.03.1999 è stata concessa la proroga decennale della vigenza e contestualmente autorizzata la variazione programma lavori che tra l’altro prevedeva delle modifiche all’impianto di superficie in area pozzo. Tali modifiche impiantistiche sono state completate e l’esercizio definitivo autorizzato nel luglio 2003. Per quanto sopra, i due programma lavori presentati per i periodi di proroga di che trattasi propongono entrambi la prosecuzione della valorizzazione delle riserve del giacimento con gli impianti realizzati, in particolare sono previsti l’analisi ed il monitoraggio della produzione e della composizione del gas estratto e l’ottimizzazione della produzione del giacimento, qualora se ne presentasse la necessità, attraverso operazioni di reservoir management (interventi riglees). La produzione cumulativa di gas attesa è di 53 Milioni Smc e sarà utilizzata nella centrale termoelettrica della Società EDISON funzionante in zona, attrezzata per bruciare gas metano con inerti. Il Servizio Ecologia Regionale - Ufficio Programmazione V.I.A. e Politiche Energetiche, a seguito della richiesta della Società ENI, n.192 del 28/01/2011, di parere di non assoggettabilità a procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale del programma lavori da effettuarsi nei due periodi di proroga richiesti, con nota n.7813 del 02/08/2011, preso atto che non sono previste nuove attività oltre a quelle già in essere nella concessione attiva da decenni e che in riferimento al proseguimento di dette attività già in corso e in via di completamento, considerata l’immutata perimetrazione delle aree SIC, ZPS e aree protette esistenti nell’area vasta, la cui distanza dalla testa del pozzo attivo è pari a diversi chilometri, ha stabilito che non debba essere applicata la procedura di VIA, né altra procedura di competenza. Subordinando la validità di detto parere all’assenza di qualsiasi modifica agli impianti esistenti e/o diversa metodica di produzione.
Daunia: la rapina del gas - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
La produzione di idrocarburi ottenuta dall’unico pozzo perforato denominato “Ordona 1”, mineralizzato a gas metano con presenza di inerti (azoto 17% e anidride carbonica 17%), a fine 2008 ammontava a circa 13 Milioni di Smc. L’allaccio di detto pozzo alla centrale di trattamento “CANDELA” è stato realizzato nel primo periodo di vigenza trentennale della concessione, successivamente con il D.M. 16.03.1999 è stata concessa la proroga decennale della vigenza e contestualmente autorizzata la variazione programma lavori che tra l’altro prevedeva delle modifiche all’impianto di superficie in area pozzo. Tali modifiche impiantistiche sono state completate e l’esercizio definitivo autorizzato nel luglio 2003. Per quanto sopra, i due programma lavori presentati per i periodi di proroga di che trattasi propongono entrambi la prosecuzione della valorizzazione delle riserve del giacimento con gli impianti realizzati, in particolare sono previsti l’analisi ed il monitoraggio della produzione e della composizione del gas estratto e l’ottimizzazione della produzione del giacimento, qualora se ne presentasse la necessità, attraverso operazioni di reservoir management (interventi riglees). La produzione cumulativa di gas attesa è di 53 Milioni Smc e sarà utilizzata nella centrale termoelettrica della Società EDISON funzionante in zona, attrezzata per bruciare gas metano con inerti. Il Servizio Ecologia Regionale - Ufficio Programmazione V.I.A. e Politiche Energetiche, a seguito della richiesta della Società ENI, n.192 del 28/01/2011, di parere di non assoggettabilità a procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale del programma lavori da effettuarsi nei due periodi di proroga richiesti, con nota n.7813 del 02/08/2011, preso atto che non sono previste nuove attività oltre a quelle già in essere nella concessione attiva da decenni e che in riferimento al proseguimento di dette attività già in corso e in via di completamento, considerata l’immutata perimetrazione delle aree SIC, ZPS e aree protette esistenti nell’area vasta, la cui distanza dalla testa del pozzo attivo è pari a diversi chilometri, ha stabilito che non debba essere applicata la procedura di VIA, né altra procedura di competenza. Subordinando la validità di detto parere all’assenza di qualsiasi modifica agli impianti esistenti e/o diversa metodica di produzione.
L’Autorità di Bacino della Puglia, interpellata
dalla Società ENI con istanza n.193 del 28/01/2011, con nota n.2629 del
02/03/2012 ha comunicato che il programma lavori, già dettagliato ai punti
precedenti, associato alla proroga della concessione di coltivazione di
idrocarburi “Sedia D’Orlando”, riferito ai periodi 13/02/2005-12/02/2010 e
13/02/2010-12/02/2015, è compatibile con le previsioni del P.A.I. approvato e
pertanto esprime parere favorevole… In
merito, infine, ai vincoli PUTT/P si precisa che sulla scorta degli atti
d’Ufficio e della documentazione inviata dalla Soc. ENI con lettera n.428 del
14/03/2012, è risultato che il pozzo Ordona 1 e l’area impegnata ricadono in
Ambito Territoriale Esteso di valore distinguibile “C”, i cui indirizzi di
tutela prevedono per il caso in questione (esistenza delle opere impiantistiche
e nessun nuovo intervento) la trasformazione dell’assetto attuale, se
compromesso, per il ripristino e l’ulteriore qualificazione. Di talché
l’attività di ripristino dell’area pozzo allo stato ante operam e la
“rimozione” del metanodotto, da autorizzare al termine della produzione con
specifica Intesa ex Accordo Stato Regioni del 24.4.2001, dovrà essere soggetta
al parere di compatibilità al PUTT/P. Si propone, pertanto, alla Giunta il
rilascio, ex art.3, comma 1, lett. b) dell’Accordo Stato Regioni del 24.4.2001,
dell’intesa alla proroga della vigenza della concessione di coltivazione di
idrocarburi “SEDIA D’ORLANDO”…
LA GIUNTA Udita la relazione e la conseguente proposta
dell’Assessore al ramo; A voti unanimi espressi nei modi di legge, DELIBERA -
di approvare la relazione dell’Assessore allo Sviluppo Economico e di fare
proprie le proposte riportate nelle premesse e che qui si intendono
integralmente richiamate; - di rilasciare ai sensi dell’art. art.3, comma 1,
lett. b), Accordo Stato-Regioni del 24.4.2001 INTESA alla proroga della vigenza
della concessione di coltivazione di idrocarburi “SEDIA D’ORLANDO” per i
periodi 13/02/2005-12/02/2010 e 13/02/2010-12/02/2015; - di demandare al
competente Servizio Attività Economiche Consumatori la trasmissione al
Ministero dello Sviluppo Economico del presente provvedimento; Il Segretario
della Giunta Il Presidente della Giunta Avv. Davide F. Pellegrino Dott.Nichi
Vendola».
La politica dello sfruttamento e del sottosviluppo mafioso delle istituzioni: peggio di una colonia. E nessuno ha il coraggio di fiatare, al massimo ogni tanto spuntano comitatini di protesta manipolata e controllata dai soliti noti (vedi trivelle in mare), che non approdano mai ad un risultato positivo per la collettività e l'ambiente.
La politica dello sfruttamento e del sottosviluppo mafioso delle istituzioni: peggio di una colonia. E nessuno ha il coraggio di fiatare, al massimo ogni tanto spuntano comitatini di protesta manipolata e controllata dai soliti noti (vedi trivelle in mare), che non approdano mai ad un risultato positivo per la collettività e l'ambiente.
Daunia: Castel Fiorentino - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Daunia: gasdotti - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Post scriptum
Ieri pomeriggio mi sono addentrato nel bosco dell'Incororonata. Avessi incontrato, una, dico una vedetta di guardia antincendio della Protezione Civile. Chissà dove si sono rintanati? Magari a giocare un tressette col morto in un bar del borgo rurale? "Sput' c'adduin'". Poi ho raggiunto il santuario attraversando una grande area pic nic a margine della strada principale di ingresso, dove stazionavano 4 vigili urbani di Foggia intenti a bighellonare sotto la frescura degli alberi. E ci mancherebbe tenerli al guinzaglio sciolto proprio al sole! Magari gli prende un attacco di rabbia. Il parco giochi è soltanto una vaghissima sembianza di quello che dovrebbe essere: non c'era in piedi un'altalena né uno scivolo degni di questo nome. Quest'area boschiva dedicata ai bambini, in compenso è un ricettacolo di rifiuti solidi urbani della peggior specie, stratificati da anni. Il quadro si fa desolante in prossimità del luogo sacro dell'apparizione mariana, dove sono stati costruiti edifici utilizzati per la vendita di chincaglieria. Dulcis in fundo: il tetto della chiesa risulta gravemente lesionato all'interno, con fenditure in cui si può infilare una mano tesa. Amen...
riferimenti:
Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere. (Bertolt Brecht)
RispondiEliminaormai i nostri politici sono come "escort" l'importante è stabilirne il prezzo
Beh, conoscere lavori di "figli" della nostra terra che la amano così tanto e la rispettano è un piacere senza eguali. Di contro, la rabbia e, a tratti, disperazione che si leggono tra le righe, ti fa ritornare alla realtà. Perchè, per un attimo, forse solo uno, hai pensato che insieme si può riuscire a sconfiggerli, che i signori che ci governano vengano spazzati via da uno tzunami, hai intravisto un altro futuro. In definitiva, un'altra storia. Ed invece stiamo qui a giocare con le nostre viscere. Perchè è così che si leggono e sentono queste storie.....non certo con la testa o con la ragione. Ma di pancia. Almeno, alla prima lettura. Ne serve un'altra per appuntare nomi, date, luoghi.
RispondiEliminaCaro Gianni (spero che il Tu confidenziale sia gradito) hai più esperienza di me e, quindi, sai che c'è solo un modo per riportare le cose a loro posto: accedere proprio a quel "potere" per esercitarlo in tutt'altra maniera. Il tutto, supportato, da un'azione, come quella che fai e che nel mio piccolo cerco di fare, di informazione sui nostri diritti, sui loro misfatti, di sensibilizzazione alla nostra storia( il Puer Apuliae, dalle parti di Ferentino, testimoniate dalle tue foto,ne avrebbe fatto strage di queste scempiaggini e dei signori che l'hanno proposte), cercando un cambiamento dal basso. Sono il coordinatore di un'associazione consumatori, apartitica e no-profit, giurando su entrambe le descrizioni, la Polidream-Assoutenti Foggia, l'Arch. Michele Pietrocola. Abbiamo sottoscritto insieme al comitato No-Biomasse di Carapelle, la diffida per la centrale che dovrebbe essere installata in quel territorio. Insomma, ci si prova. E non ci stancheremo finchè il nostro territorio, la nostra gente, non avrà il rispetto che merita. Volevo esprimerTi il mio apprezzamento per il lavoro svolto sul tuo interessantissimo blog e spero che questo contatto si possa trasformare in un sodalizio più concreto. Abbiamo un blog che curo personalmente, www.assoutentifoggia.com anche se, è da un pò che non scrivo. Ed i post accumulati ne sono tanti in attesa di pubblicazione. Sarà che, a dicembre, m'è nata la seconda figlia? Sicuramente ha rallentato un pò questo lato dell'associazione (il nostro impegno nel far rispettare i diritti è rimasto inalterato) e, contemporaneamente, ha inasprito il mio modo di vedere ed interpretare queste storie di ordinaria malagestione della res publica. Un saluto e ,spero, a presto.