30.9.22

MELONI: DAL NUCLEARE AL PONTE MAFIOSO SULLO STRETTO!

 


 di Gianni Lannes

Sul piano politico: una voltagabbana dal bla...bla...bla urlato, una telecomandata da Washington (socia Aspen) o soltanto un'arrivista di borgata? Nel programmone post fascistone della Meloni (votata da una minoranza tricolore, mentre la maggioranza dell'elettorato italiano ha disertato le urne e invalidato le schede elettorali), c'e' di tutto e pure di piu': dal ritorno al nucleare politically correct (addirittura "pulito e sicuro"), al famigerato ponte sullo Stretto (in attesa dei ringraziamenti ufficiosi e impronunciabili delle mafie?). Ovviamente, dopo la reiterata genuflessione in trasferta negli United States of America, piu' adesione alla guerrafondaia NATO e quindi piu' conflitti bellici, piu' unione europea. E poi, come al solito: grandi opere (ovvero piu' cemento armato da spalmare dove capita), il Pnrr targato Draghi, piu' videosorveglianza sulla popolazione italiana, ossia maggiore controllo elettronico e cosi' innalzamento del limite all'uso del denaro contante, nonche' il diritto al conto corrente per tutti i cittadini e pure l'elezione diretta dell'inquilino quirinalizio. E non manca lo sfruttamento "legale" dei migranti per chi voleva affondare la nave Sea Watch. Il resto e' aria rifritta o mascherata nella fuffa partitocratica. Di indipendenza, sovranita', autonomia e liberta' dell'Italia neanche a parlarne. Lo zio Sam ringrazia per tanta ossequiosa condiscendenza covidiota. La mutazione e' compiuta: il nebuloso virtuale e' diventato reale.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2022/09/meloni-gia-sottomessa-agli-usa.html

 

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