14.5.22

LOLA DI STEFANO: MORTA PER SALVARE I SUOI ALUNNI!

 


di Gianni Lannes

Una donna bella, buona e generosa. Lola di Stefano a 34 primavere e' stata uccisa dalle esalazioni di cloro della fabbrica Montecatini di Bussi Officine, dopo aver messo in salvo 60 alunni. Accadde in Abruzzo, una gelida mattina del 19 gennaio 1954. Ma chi lo sa e chi si ricorda? Chi ha compreso quel sacrificio umano? La memoria collettiva e' parte integrante dell'identita' sociale.

Bussi Officine: la scuola elementare (dismessa) dove insegnava Lola Di Stefano - foto Gilan


Erano circa le nove e trenta quando nella piccola scuola elementare adiacente la fabbrica chimica, fu lei ad accorgersi per prima di un'insolita animazione nella strada. Avvicinandosi alla finestra aveva intravisto gruppi di operai terrorizzati, che precipitandosi da uno dei varchi dello stabilimento, si allontanavano disordinatamente.


 


Il quel drammatico frangente questa giovane persona ebbe il presentimento di un pericolo assai grave e la prontezza risolutiva di affrontare con coraggio la tragedia incombente. Si deve esclusivamente alla sua energica e tempestiva azione, se quel giorno piu' di 60 bambini furono salvati dall'intossicazione e dalla morte. L'odore acuto e penetrante del cloro avevava impregnato l'aria, ma la maestra Lola Di Stefano si prodigo' per fare allontanare tutti i bimbi verso Capestrano, senza pensare alla sua vita. Quel gesto spontaneo dal sapore eroico di salvare chi si era appena affacciato alla vita, si trasformo' per lei in martirio. Lei poteva essere salvata, ma non fu curata prontamente all'ospedale di Sulmona e mori' in seguito ad atroci sofferenze, dieci giorni piu' tardi. Dopo furono riversati soltanto fiumi di retorica e dispensata alla madre una medaglia d'oro al valore civile. 

Bussi sul Tirino: 2 maggio 2022 - foto Gilan

 

La scuola elementare di Bussi sul Tirino, a lei intitolata, risulta abbandonata da decenni. Perche'? Oggi pochi sanno chi era questa nobile insegnante, nata a Bussi il primo giugno 1920. La maestra Lola, nata per insegnare con amore ed empatia, era innamorata della Natura, incantata dai ciclamini selvatici. Il suo ultimo gesto altruistico, avulso dalla morte, era rivolto alla vita.



All'epoca non vi erano sistemi di sicurezza industriali. In loco sfruttando le cristalline acque del fiume Tirino, dal 1902 ai giorni nostri (dalla Dinamite Nobel alla Montecatini, dalla Montedison all'Edison) le scorie industriali sono state scaricate e occultate direttamente nell'ambiente, col beneplacito di ogni autorita' di ogni ordine e grado, a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale. 


 

Per circa un secolo c'e' stato uno stillicidio di incidenti, spesso non segnalati alla popolazione, nonche' alla prefettura di Pescara. Ancora il 4 ottobre 1976 - come attesta l'interrogazione parlamentare 4-00647 del 5 ottobre 1976 - si verifico' l'ennesima tragedia annunciata, di cui ancora oggi si ignorano gli effetti letali. Addirittura nel 1987, la Regione Abruzzo aveva autorizzato la realizzazione di una gigantesca discarica industriale, mentre lo Stato tricolore ha sempre avallato lo stupro del territorio, come attestano peraltro gli atti parlamentari unitamente ai documenti ufficiali. Eppure, qui non e' mai stata realizzata la bonifica dei siti inquinati, compresa la copiosa produzione bellica di aggressivi chimici come iprite e fosgene, usati dai militari italiani in Libia ed Etiopia contro le popolazioni civili. Incredibilmente esponenti del partito democratico adesso chiedono la reindustrializzazione di questa zona violentata dal profitto capitalistico, quando non e' stata ancora sanata e non vi e' traccia di una compiuta indagine epidemiologica.

Purtroppo, l'Italia e' il Belpaese splendente dove si specula sordidamente sulle disgrazie della gente.

Riferimenti:

Gianni Lannes, Bombe a... mare, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018. 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=bussi

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=abruzzo

 

https://storia.camera.it/faccette/all?q=tirino 

https://storia.camera.it/faccette/all?q=bussi 

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/06237&ramo=S&leg=16

https://bonifichesiticontaminati.mite.gov.it/sin-56/

https://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/023/019/INTERO.pdf

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/12970&ramo=C&leg=16

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/06194&ramo=S&leg=16

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/02446&ramo=C&leg=17

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/05411&ramo=S&leg=17

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/32711&ramo=C&leg=13

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/07057&ramo=C&leg=16

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/24318&ramo=C&leg=13

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/03226&ramo=S&leg=17

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/04100&ramo=C&leg=16

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http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/02856&ramo=S&leg=18

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/02647&ramo=C&leg=17

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/08712&ramo=C&leg=12

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http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=3/00303&ramo=C&leg=14

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/12080&ramo=C&leg=16

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/04537&ramo=C&leg=17

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=5/01015&ramo=C&leg=

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