15.8.20

MENZOGNE NUCLEARI!




di Gianni Lannes

Altro che nuovo coronavirus (Sars CoV2), maldestramente confuso negli atti ufficiali dai politicanti italidioti con la malattia Covid 19. «L’Italia sostiene con forza l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari» dichiara Sergio Mattarella. «Faccio mie le parole del presidente della Repubblica per una politica che punti ad un mondo libero da armi nucleari» ribadisce il presidente della Commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo (M5S). I fatti, tuttavia, procedono in un'altra direzione. L’Italia, grazie ad Aldo Moro, ha ratificato nel 1975 il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari (Tnp), che stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari, né il controllo su tali armi, direttamente o indirettamente». Il governo tricolore ha concesso il territorio nazionale, mettendo a repentaglio la sicurezza dell'ignara popolazione, per lo schieramento di armi nucleari United States of America.

Attualmente una cinquantina di bombe nucleari modello B61, sono installate nelle basi di Aviano, insieme a caccia Usa F-16C/D, e a Ghedi-Torre dove Tornado PA-200 dell’Aeronautica italiana sono pronti all’attacco nucleare sotto comando USA. L’Italia – conferma la Nato – fa parte dei paesi che «forniscono all’Alleanza aerei equipaggiati per trasportare bombe nucleari, su cui gli Stati uniti mantengono l’assoluto controllo, e personale addestrato a tale scopo».
La B61 sarà sostituita a breve dalla B61-12: una nuova bomba atomica, con una potenza selezionabile al momento del lancio, che si dirige con precisione sull’obiettivo ed ha la capacità di penetrare nel sottosuolo per distruggere i bunker dei centri di comando. Il programma del Pentagono, in corso di realizzazione, prevede l'allestimento di 500 B61-12, al modico prezzo di ben10 miliardi di dollari. Il programma è nella fase finale: nei poligoni nel Nevada sono in corso test di lancio della nuova bomba (senza testata nucleare). Tra gli aerei che vengono certificati per il suo uso vi sono il Tornado PA-200 e il nuovo F-35A (schierato in Puglia nella base AMI di Amendola in provincia di Foggia, in dotazione all’Aeronautica italiana.


Nella Penisola da nord a sud fino ai piedi del vulcano attivo Etna Sigonella) albergano centinaia di potenti ordigni (bombe, missili, mine) nucleari di proprietà degli Stati Uniti d'America. In caso di incidente, sabotaggio, bombardamento o altro, per l'Italia sarebbe la fine. Nei mari del giardino d'Europa transitano, attraccano, sostano e giocano alla guerra unità a propulsione ed armamento nucleare. L'Adriatico e il Tirreno sono stati trasformati segretamente dalle Forze Armate anglo-americane, in discariche di armi vietate dalle Convenzioni internazionali di Ginevra e di Parigi. In base ai resoconti dell'Alleanza atlantica, le stime istituzionali fanno riferimento a circa un milione di bombe eterogenee caricate con aggressivi chimici e nucleari. Le radiazioni sono invisibili, ma tutti gli esseri viventi in natura ne risentono, l'organismo umano si ammala e muore. Abbiamo il diritto di sapere cosa stanno facendo alla flora e alla fauna,quali implicazioni ha tutto questo sulla catena alimentare e i delicati equilibri ecologici dei nostri mari. Le conseguenze potrebbero essere drammaticamente irreversibili.

Allora, perché mai l'inquilino pro tempore del Quirinale mente così spudoratamente?





Gianni Lannes, Italia Usa e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.