di Gianni Lannes
Chiuse
prima di tutto e mai riaperte, nonostante le altre attività siano
tornate comunque ad una presunta normalità. Nel belpaese al posto della pedagogia
mandano in scena ad oltranza la fobia. Dovrebbero essere al centro della politica e
dell'attenzione di tutti, invece, tutt' al più se ne parla per le mascherine da imporre anche ai più piccoli, le turnazioni inverosimili
e i banchi telecomandati a distanza interpersonale, quando molte di
esse sono a rischio crollo oppure sono ancora imbottite di amianto
cancerogeno. Insomma, tutti in coda in veste di comparse per un film dell'orrore. Nel presente e nel futuro abbondano e si annunciano soltanto misure restrittive. Infanzia imbavagliata e adolescenza prigioniera.
Inutile
nasconderlo: quello tricolore è un sistema educativo in crisi
profondissima nell'era della tanto sbandierata conoscenza digitale: risultati educativi scadenti o
inadeguati. E poi, imposizioni e distrazioni di
massa eludono i veri problemi.
A
cosa serve oggi la scuola, o meglio l’intero sistema educativo? La
scuola italiana produce reale conoscenza o cieca ubbidienza? La scuola non è un'azienda e neppure una catena di montaggio, dispensatrice di nozioni, omologazioni e conformismi. Istruire per competenxe (quelle degli alunni), valorizzare i talenti vuol dire non imporre un programma valido per tutti, con l'unico risultato di un voto numerio o un giudizio scritto. L'alunno apprende cose
che dimentica presto:
nozioni che spesso non impiegherà mai nella vita, mentre avrà
bisogno di sapere cose che la scuola non gli offre. In Italia il
sistema di segnalazione coincide con il valore legale del titolo di
studio. Si va a scuola, essenzialmente, per intascare il titolo, ossia
per essere titolati a ricoprire uno specifico lavoro (che non arriverà quasi mai). Il vantaggio
individuale sembra evidente, quello collettivo molto meno.
Perché
non cambiano i programmi? Perché non si insegnano di più le materie
che aiutino la logica, la filosofia, la matematica, la scrittura, la
musica? Perché a scuola non si praticano concretamente le attività
sportive? Perché a ricoprire i ruoli politici istrituzionali, delicati e strategici sono individui incompetenti ed incapaci? Perché non si ha il coraggio e l'audacia di un nuovo Rinascimento? L'obiettivo non dichiarato è forse annichilire una nuova generazione? Perché non si ha il coraggio di mettere in atto una ribellione civile per garantire la libertà?
Riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/08/a-scuola-di-fobia.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/06/scuola-distruzione.html
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http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/08/a-scuola-di-fobia.html
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https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/06/scuola-distruzione.html