10.10.15

DAUNIA: RAPINA DI IDROCARBURI




 di Gianni Lannes

 
Furti legalizzati di risorse naturali. Da mezzo secolo il territorio della provincia di Foggia è un’area in cui le multinazionali (Eni+Edison) rubano il gas, grazie al favore delle autorità statali, regionali e comunali, senza alcun beneficio per gli autoctoni, che pagano la bolletta ai francesi di GDF Suez. I cosiddetti “no-triv” devono avere le traveggole o soffrono di miopia perché non si avvedono della dozzina e passa di concessioni a trivellare e a cercare idrocarburi nel sottosuolo. Si tratta di autorizzazioni in gran parte rilasciate dal 2006 in poi, dal governo del sedicente ambientalista Nichi Vendola. 

Candela: turbogas Edison - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)
 
San Severo: turbogas En Plus - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Inoltre, ben due centrali turbogas, a Candela (Edison) (inaugurata dal vescovo Felice Di Molfetta) e a San Severo (En Plus), drenano gas ed inquinano la Capitanata.

Per la cronaca: il capo di  Sel ha avuto una buonuscita regionale da 250 mila euro. E c'è ora chi batte le mani pure ad Emiliano.

Adesso, da Bari fanno l’elemosina a sette comuni, dove l’aggressione colonialista, grazie all’omertà regionale, ha acuito il dissesto idrogeologico.





Briciole in cambio di trivelle sulla terraferma che annientano la natura e cancellano la storia, mentre le associazioni ambientaliste tacciono (Legambiente, Wwf, Italia Nostra). Più di 9,6 milioni di euro per i Comuni di Alberona, Ascoli Satriano, Biccari, Candela, Deliceto, Sant’Agata di Puglia e Volturino, destinatari negli ultimi anni di interventi per la ricerca di idrocarburi da parte delle imprese concessionarie.

Castelfiorentino: gasdotto autorizzato dal governo regionale pugliese



A tanto ammonta l’importo complessivo delle royalty corrisposte ai sette Comuni per gli anni dal 2008 al 2012. Ma basta inerpicarsi sulla vetta di Alberona, per toccare con lo sguardo i danni incalcolabili procurati dalla realizzazione di un gasdotto,che ha sventrato una montagna, come del resto a Castelfiorentino (dove morì Federico II di Svevia). Per non dire dell'inquinamento delle falde idriche ad Ascoli Satriano, provocato dalle attività estrattive dell'Eni.





L’accordo che ripartisce la somma è stato siglato a Bari dall’assessore Sviluppo economico Loredana Capone, delegata alla sottoscrizione dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, e dai sindaci dei Comuni interessati, presente anche l’assessore all’Agricoltura Leonardo di Gioia. Più di 373mila euro sono destinati ad Alberona, oltre 767mila ad Ascoli Satriano, 1,7 milioni a Biccari, più di 696mila euro a Candela, oltre 2,4 milioni a Deliceto, supera gli 83mila euro la somma destinata a Sant’Agata di Puglia e gli 808mila quella per Volturino.  

«Si tratta di una sottoscrizione di un accordo determinante per potenziare la dotazione infrastrutturale dei Comuni del Sub Appennino Dauno», ha specificato l’assessore all’Agricoltura Leonardo Di Gioia. «Già da assessore al Bilancio avevo lavorato perché fossero preservate risorse per questi Comuni. Pertanto esprimo la mia soddisfazione per quanto fatto: è un segnale significativo da parte del governo regionale che rende giustizia anche alla capacità di programmazione e progettazione dei Comuni interessati».





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