15.1.20

"ANGELI E DEMONI": 108 CAPI DI IMPUTAZIONE E 26 INDAGATI!


 
di Gianni Lannes


«Io col partito di Bibbiano non voglio averci nulla a che fare. Con il partito che in Emilia Romagna toglieva alle famiglie i bambini per venderseli non voglio avere nulla a che fare» ha dichiarato il 18 luglio 2019 con la sua solita proverbiale coerenza, tale Luigi Di Maio, addirittura attuale ministro degli esteri, sia pure pro tempore.


Ecco un spaccato sinistro del marciume istituzionale che opprime i bambini in Italia, dove gli abusi di ogni genere sui minori sono la regola quotidiana, a partire spesso dalle autorità col beneplacito delle istituzioni. Abusi sui bambini ed affidi illeciti (anche ad omosessuali), non un'eccezione ma un sistema ben diffuso nel belpaese, come attesta anche la vicenda del Forteto in Toscana e tutti i casi emersi nelle Marche, ma non ancora attenzionati dalla magistratura.

Ecco come in Emilia le autorità tutelavano i minori, strappandoli alle famiglie naturali, grazie anche alla copertura ideologica del piddì, e poi in seguito alle minimizzazioni nonché banalizzazioni del settimanale L'Espresso (la ditta di giornalisti Serra & Bottura). La Procura della Repubblica di Reggio Emilia ha chiuso ieri le indagini di “Angeli e demoni”: i carabinieri hanno così notificato a 26 individui l’avviso di fine indagine dell’inchiesta, atto che prelude una richiesta di rinvio a giudizio. I capi di imputazione contestati dalla Procura reggiana salgono da 102 a 108. Tra gli indagati rimane anche Andrea Carletti, in attesa di rinvio a giudizio.

I reati contestati sono, a vario titolo, «peculato d’uso, abuso d’ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l’altrui inganno, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto in procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche».

Le ipotesi accusatorie sono tutte pienamente confermate, al Pd rimane niente da blaterare. Infatti, il procuratore della Repubblica di Reggio Emilia Marco Mescolini ha scritto testualmente:

«La massiccia attività istruttoria» - effettuata mediante consulenze, interrogatori, analisi dei documenti, ha reso possibile - «non solo di confermare le ipotesi accusatorie già riconosciute dal gip in fase cautelare», ma anche «di integrare il quadro probatorio in relazione a talune non riconosciute dal gip stesso in fase di emissione misura e anche di individuare nuove fattispecie». 

Domanda cruciale. Perché il Tribunale dei Minori di riferimento, ossia quello di Bologna, non ha controllato per tempo, consentendo di fatto che il peggio accadesse per anni a danno dei minori?

Sono diversi i dettagli, simili a quelli di un film dell'orrore, emersi dalle indagini giudiziarie, come quelli che riguardano il “lavoro” di Federica Anghinolfi, l’ex responsabile dei servizi sociali della Val d’Enza e Francesco Monopoli. I due avrebbero diradato gli incontri tra la bambina, affidata a una coppia di donne omosessuali Daniela Bedogni e Fadia Bassmaj, indagate, e i genitori naturali, «senza alcuna motivazione, isolando la piccola e impedendo altresì lo scambio di corrispondenza e regali». Il botta e risposta tra Anghinolfi e Monopoli in una chat dei sevizi sociali, non lascia dubbi di interpretazione: «Come giustifichiamo la sospensione degli incontri protetti?", chiede lui. "Relax della minore...vacanza», risponde lei, che poco prima parlava di «spostare l’attenzione per spostare l’emozione». E quando il padre della piccola scrive all’educatrice Maria Vittoria Masdea (indagata), un messaggio che lui avrebbe voluto far leggere alla figlia, ossia: «non riesco a portarti fuori a mangiare il sushi, ti voglio un mondo di bene», Anghinolfi decide: «Bene... questo messaggio non lo diremo alla bimba». I due avrebbero anche detto che nella casa paterna c’era cibo avariato «lasciato sui mobili da diversi giorni», circostanza smentita dai carabinieri. Per il caso della bambina le due donne affidatarie sono indagate «per aver omesso di riferire al perito particolari rilevanti relativi alla vita della minore». Tra questi si cita «un disegno della bambina con le donne mano per mano con la frase ‘Vai via perché se ci sei tu non possiamo fare l’amore’». Poi la scritta sul disgusto provato «nel ricevere la buonanotte» da una delle due indagate “nuda”, nonché nell’assistere a un’effusione tra le due. Ma compaiono anche i sogni fatti dalla minore «da lei descritti in fogli sequestrati, su spettacoli teatrali pornografici’ con ‘peni finti’ messi in scena dalle affidatarie». 
 
Sono indagate anche «per aver omesso di riferire al perito dell’intenso rapporto di amicizia tra Bassmaji e Anghinolfi, e della condivisione di iniziative per la difesa dei diritti lgbt anche sugli affidi a omosessuali». Ad Anghinolfi si contesta anche di aver procurato all’ex compagna Cinzia Prudente, indagata, «un ingiusto profitto di 250 euro al mese per l’affido di una minore, in assenza di una reale necessità, anche dopo che la bambina era diventata maggiorenne, per incontrarla due volte al mese per due ore per prendere un caffè e chiacchierare, come indicato dalla stessa ragazza». Anghinolfi è anche indagata per violenza privata nei confronti di un’assistente, sociale, «perché approfittando della sua posizione di debolezza di neoassunta a tempo determinato, l’ha costretta a redigere relazioni finalizzate ad allontanare minori contendenti circostanze false od omesse che avrebbero permesso all’autorità giudiziaria una valutazione ulteriore e diversa».

Tra gli indagati figura anche la psicoterapeuta Nadia Bolognini, che secondo l’accusa si travestì da lupo o da altri personaggi “cattivi” delle fiabe, per poi terrorizzare un bambino rincorrendolo all’interno del proprio studio «col dichiarato fine di punirlo e di sottometterlo». Finito il “gioco”, la Bolognini costringeva il bimbo ad associare la figura del lupo cattivo al compagno della madre, finito in un’inchiesta su presunti abusi sessuali. Le accuse per la psicoterapeuta sono di aver «alterato lo stato psicologico di minori”»e di aver utilizzato, in alcuni casi, la “macchinetta dei ricordi”, strumento a impulsi elettromagnetici il cui uso non è mai stato riconosciuto dall’ordine degli psicologi in Italia.
Le indagini hanno consentito il ritrovamento di lettere e regali delle famiglie naturali dei bimbi, consegnati ai servizi sociali e mai recapitati ai bambini in affido. Questa pratica sistematica faceva parte del modus operandi dell’organizzazione, che mirava ad instillare nei bambini la convinzione che i genitori naturali si fossero dimenticati di loro. Si legge in una chat di gruppo trovata sul telefono sequestrato di uno degli operatori: «Avviso tutti i colleghi che i pacchi con i regali per bambini allontanati dalle famiglie continuano ad aumentare e siccome non vengono consegnati per diversi motivi, anche nella maggior parte dei casi perché è meglio non farli avere ai bambini. Direi che la regola per il 2019 è quella che, per salvare capre e cavoli, diciamo ai genitori che il servizio non accetta alcun pacco da consegnare ai propri figli».

Tre i capi d’imputazione nei confronti di Claudio Foti, il guru della “Hansel e Gretel”, oltre al concorso in abuso d’ufficio, si sono aggiunte, sulla base delle registrazioni acquisite delle sedute con alcuni minori, «frode processuale e lesioni personali gravissime».

Marginale il ruolo del partito democratico? A parte la difesa strenua della segreteria provinciale reggiana, emerge la dem Sandra Zampa, vicepresidente del partito democratico  (nonché cofondatrice nel 2007), ed ex portavoce di Romano Prodi, attuale sottosegretario al ministero della salute, tra i maggiori sostenitori della Anghinolfi (dirigente del servizio di assistenza sociale dell'unione Comuni della Val d'Enza). Ora anche se più di qualcuno tra i piddini avrà smarrito la memoria, è il caso di ricordare che il 15 settembre 2016, la Anghinolfi è stata gradita ospite della festa dell'Unità di Bologna, per un incontro intitolato “Avere cura dell'infanzia. Violenze, maltrattamenti e prostituzione minorile, nuove sfide per istituzioni e società”. Tra i partecipanti si ricordano appunto Sandra Zampa, Marlisa Martelli, Giuseppe Spadaro e Vanna Iori. Proprio la senatrice e pedagogista Iori del piddì ha posto la sua firma sul comunicato stampa relativo agli abusi di Bibbiano che recita: «Su questo drammatico fatto di cronaca registriamo che diversi rappresentanti politici abbiano già emesso una sentenza sostituendosi alla magistratura, un atteggiamento patetico che strumentalizza ai meri fini di propaganda una vicenda oscura».

La Anghinolfi e gli altri del giro bibbianese hanno spesso avuto a che fare con il Pd. Per esempio, nel 2015, la Anghinolfi ed il sindaco di Bibbiano Carletti vennero auditi dalla Commissione Parità della Regioene Emilia-Romagna, presieduta da Roberta Mori del Pd. In quell'occasione furono presentati addirittura come un modello da imitare. Nel 2016 ancora  e sempre i dirigenti del piddì erano presenti all'inaugurazione del centro “la Cura”, uno dei luoghi cardine della predetta inchiesta giudiziaria sugli abusi minorili. Proprio Vanna Iori, parlamentare del Pd, annunciava il 24 settembre 2016: «Durante la mattinata interverrò assieme al sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, al presidente dell'Unione dei Comuni della Val d'Enza Paolo Colli, al direttore del distretto di Castelnuovo Monti e Montecchio Sonia Gualtieri, alla consigliera regionale dell'Emilia-Romagna Roberta Mori e alla presidente di Casina dei Bimbi onlus Caudia Nasi».
In quel settembre gli esponenti del partito democratico a livello regionale e nazionale applaudivano entusiasti l'apertura del suddetto centro dedicato all'infanzia. Così giovedì 14 luglio 2016, Sandra Zampa, in qualità di vicepresidente della commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza, ascoltava in aula a Roma «il sindaco di Bibbiano con delega al sociale, Andrea Caletti, la responsabile del Servizio sociale integrato, dottoressa Federica Anghinolfi, il medico legale e criminologo dell'Ausl dii Reggio Emilia, dottoressa Maria Stella D'Andrea. In tale occasione, nel corso dell'audizione la Anghinolfi dichiarò: «La Val d'Enza è un'unione che ha 62.000 abitanti, 12000 dei quali minorenni; in carico come area della tutela ne abbiamo circa 900, di questi circa 90 sono vittime di abusi sessuali, gravi maltrattamenti, violenza e violenza psicologica». A conti fatti, un minore su dieci. Nell'occasione l'onorevole dem Vanna Iori ebbe a dichiarare: «Volevo solo ringraziare e dire che il motivo per cui ho proposto questa audizione è che per la prima volta abbiamo non solo la denuncia di un fenomeno, ma anche un tentativo di risposta. Tengo a sottolinearlo, perché di auditi che ci hanno sottoposto problemi ne abbiamo avuti altri; di risposte vere, concrete, che hanno dato dei risultati non ne abbiamo avute, quindi grazie davvero».

Non il piddì, ma anche il movimento cinque stelle ha intrattenuto qualche rapporto benevolo con i professionisti dell'affido nel bibbianese. Infatti, i cinque stelle del Piemonte nel maggio dell'anno 2019, hanno ben 195mila euro a varie associazioni del territorio, tra cui la “Hansel e Gretel” di Claudio Foti. E nel 2014, anche l'attuale ministro dello Sport e della Gioventù, il grillino Vincenzo Spadafora, allora in veste di garante dell'infanzia, dopo le inchieste della trasmissione televisiva delle Iene sulla gestione assai discutibile dei servi sociali in Italia (che sfiorano poi anche la onlus di Foti), a dichiarare che tutto andava bene, e che la trasmissione Mediaset stava un po' esagerando.

Il ministro della cosiddetta Giustizia, Alfonso Bonafede (peraltro firmatario di un discutibile progetto di legge sui minori) tempo fa aveva annunciato l'istituzione di una “squadra speciale” che indagasse sul sistema degli affidi: «L'obiettivo è fare in modo che il sistema giustizia possa avere il monitoraggio costante e serratissimo di tutto il percorso dei bambini affidati. Tutti gli operatori dovranno sentire il fiato sul collo da arte della magistratura che effettuerà i controlli». sentenziò il Guardasigilli.

Infine, c'è l'avvocato Girolamo Andrea Coffari (non indagato), avvocato difensore di Claudio Foti, vale a dire il terapista che messo in piedi della onlus “Hansel e Gretel”, protagonista dell'indagine realizzata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia. Coffari già candidato nei 5 stelle alle Politiche del 2018 in Toscana (Sesto Fiorentino), è a capo del “Movimento per l'infanzia, ed è componente del direttivo dell'associazione “Rompere il silenzio . La voce dei bambini. Singolare coincidenza. di questa associazione fanno parte. Claudio Foti (indagato), Nadio Bolognini (moglie di d Foti, terapeuta indagata), Francesco Monopoli (assistente sociale della Val d'Enza, indagato), Sarah Testa (terapeuta, indagata). Di Foti, Bolognini e Testa i magistrati inquirenti reggiani hanno scritto nero su bianco:

«Nella piena consapevolezza della totale illiceità del sistema creato, a loro vantaggio, in palese violazione della normativa in tema di affidamenti di servizi pubblici e nella piena consapevolezza che la loro attività professionale venisse retribuita da ente pubblico, esercitavano sistematicamente attività di psicoterapia con minori loro inviati dal servizi sociale Val d'Enza».

Cosa accomuna partito democratico e movimento cinque stelle ai massimi vertici istituzionali? Il fatto documentato che sia il governo Renzi che quello Conte 1&2, non hanno risposto ad innumerevoli atti parlamentari relativi alla violenza su minori in Italia. Nello Stivale, isole comprese, la violenza contro i minori è sistemica e sempre più dilagante, mentre prolificano indisturbate o quasi ben protette dal potere e ramificate ovunque, pedofilia e pedopornografia. Quanti casi simili a Bibbiano ci sono attualmente in Italia? Non è una questione di destra, sinistra o centro, ma di giustizia sociale.






https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/01/in-aumento-la-violenza-sessuale-sui.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2018/06/pedofilia-sdoganata.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=renzi

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=minori 



https://www.camera.it/leg17/1079?idLegislatura=17&tipologia=indag&sottotipologia=c36_fuori&anno=2016&mese=07&giorno=14&idCommissione=36&numero=0028&file=indice_stenografico 

http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2019/09/13/ansa-box-zampa-sottosegretaria-alla-salutecofondatrice-del-pd_8746c58e-aaae-4df5-b06f-ed8c04c813c4.html 


https://www.iene.mediaset.it/video/viviani-come-funziona-il-business-dei-bambini_67774.shtml 

https://www.mediasetplay.mediaset.it/programmi-tv/leiene_b721214 

https://www.mediasetplay.mediaset.it/programmi-tv/leiene_b721629 

https://www.iene.mediaset.it/2019/news/bibbiano-mina-diavoli-bassa-modenese_524657.shtml 

https://www.maurizioblondet.it/ma-chi-e-sto-spadafora/ 

https://www.repubblica.it/politica/2014/10/27/news/infanzia_il_garante_spadafora_bene_bonus_beb_ma_non_smantellare_garanzie_per_i_minori-99127514/ 

http://www.reggioreport.it/2019/07/angeli-e-demoni-a-reggio-anche-un-master-di-foti-c-con-ausl-e-facolta-pontificia/ 

http://www.reggioreport.it/2019/06/foti-hansel-e-gretel-ausl-e-comune-reggio-i-demoni-non-erano-solo-in-val-denza/ 

http://www.cshg.it/reggio-emilia 

https://docplayer.it/132663809-Rinascere-dal-trauma-il-progetto-la-cura.html 

https://www.ausl.re.it/sites/default/files/Convegno_Trauma_0.pdf 

https://www.radiospada.org/2019/07/ero-giudice-al-trib-minori-di-bologna-ma-ho-dovuto-lasciare-un-business-osceno/ 

http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2019/07/19/affidi-illeciti-tribunale-minori-invia-giudici-nel-reggiano_9837f9ed-1d01-497a-b4b0-115c9a137e22.html 

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2019/07/22/affidi-nuove-accuse-a-terapeuta_29001533-45ab-4d0a-9d8a-a25665623ca5.html 

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/06/27/news/reggio_emilia_falsi_documenti_per_allontanare_bambini_dalle_famiglie-229743324/ 

https://www.nextquotidiano.it/hansel-e-gretel-bibbiano-onlus-bambini-lavaggio-del-cervello/ 

https://www.facebook.com/PabloTrincia/posts/2661939993833726 

https://www.vittorioferraresi.net/2017/09/20/sottrazione-minori-facciamo-chiarezza/