22.1.20

IL FUTURO IN ITALIA?

 foto Gianni Lannes ©  


di Gianni Lannes

Un buco nero. Pena di morte? No, morte per pena di ragazze e ragazzi che purtroppo hanno smesso di sognare. La vera emergenza nel belpaese non sono le carrette del mare cariche di rifugiati, disperati e migranti, bensì il mezzo milione di giovani che nell'ultimo decennio hanno lasciato l'Italia.

Valigie di cartone come nel recente passato? I dati ufficiali risultano a dir poco tragici. L'Istat attesta che nel 2018 il numero degli espatriati italiani è aumentato dell'1,9 per cento: in un solo anno se ne sono andati dallo Stivale ben 117 mila connazionali. Negli ultimi due lustri i nostri emigranti sono addirittura triplicati: 3 su 4 hanno in tasca una laurea, l'età media si aggira sui 30 anni e le destinazioni principali sono: Inghilterra, Francia, Germania, Australia e Stati Uniti d'America.

Si tratta di uno stillicidio di competenze, capacità, energie ed intellettalità creative che, invece di essere impiegate a favore del progresso e dell'innovazione in Italia, vanno a favorire altre nazioni che le trasformano in protagoniste dei processi di crescita e miglioramento.

Prospettive? Siete pazzi a tornare adesso in Italia dove la mafia alberga in ogni articolazione dello Stato e dove imperversano corruzione, intolleranza, un sistema nepotistico-clientelare, nonché politicanti italidioti telecomandati dall'estero. Per curare la decadenza morale, politica ed economica, occorre una svolta prima di tutto culturale ed etica. Per ora, ciao Italia.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/10/italiani-in-fuga-dallitalia.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/10/italia-colonia-usa-dal-1943.html