Faggi - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di Gianni Lannes
Protegge dall’inquinamento atmosferico, bellico e
acustico, contribuisce a mitigare gli effetti del mutamento climatico indotto
dalle attività militari e industriali, riduce il pericolo di frane e smottamenti,
offre bellezza, ombra, frutta e provvidenzialmente legna.
Il patrimonio arboreo italiano è stimato in circa
20 miliardi di alberi, secondo l’ultimo inventario nazionale delle foreste. Una
superficie arborea che popola quasi 11 milioni di ettari di boschi, scampati momentaneamente ai bonificatori della natura.
Il guaio è che l’Italia vanta al contempo il più alto tasso di consumo di territorio d’Europa. Asfalto e cemento armato uccidono gli alberi.
Il belpaese vanta norme inapplicate, come ad esempio
la legge 113 del 1992 (poi legge 10 del 2013): un albero messo a dimora per ogni
bambino nato. Cosa accadrebbe se invece di abbatterli e
tagliarli in Italia si piantumassero in gran quantità alberi?
Già, la festa degli alberi: il ministro Guido Baccelli il 27 giugno del 1899 disponeva la celebrazione nelle scuole; e il 2 febbraio dell’anno 1902, con regio decreto numero 18, la faceva proclamare nazionale, ordinandone la celebrazione ogni anno, in un giorno festivo di primavera e d'autunno.
Già, la festa degli alberi: il ministro Guido Baccelli il 27 giugno del 1899 disponeva la celebrazione nelle scuole; e il 2 febbraio dell’anno 1902, con regio decreto numero 18, la faceva proclamare nazionale, ordinandone la celebrazione ogni anno, in un giorno festivo di primavera e d'autunno.
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