La mia Africa - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
“Elogio
dell’infanzia” di Peter Handke. Su questi suoi versi inizia uno dei più
grandi capolavori del cinema, ovvero “Il cielo sopra Berlino” che Wim Wenders
firmò nel 1987...
https://www.youtube.com/watch?v=W8nKl6qtLMs
https://www.youtube.com/watch?v=W8nKl6qtLMs
di Peter
Handke
Quando
il bambino era bambino,
camminava
con le braccia ciondoloni,
voleva
che il ruscello fosse un fiume,
il
fiume un torrente
e
questa pozzanghera il mare.
Quando
il bambino era bambino,
non
sapeva di essere un bambino,
per
lui tutto aveva un’anima
e
tutte le anime erano un tutt’uno.
Quando
il bambino era bambino
non
aveva opinioni su nulla,
non
aveva abitudini,
sedeva
spesso con le gambe incrociate,
e
di colpo si metteva a correre,
aveva
un vortice tra i capelli
e
non faceva facce da fotografo.
Quando
il bambino era bambino,
era
l’epoca di queste domande:
perché
io sono io, e perché non sei tu?
perché
sono qui, e perché non sono lì?
quando
comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?
la
vita sotto il sole è forse solo un sogno?
non
è solo l’apparenza di un mondo davanti al mondo
quello
che vedo, sento e odoro?
c’è
veramente il male e gente veramente cattiva?
come
può essere che io, che sono io,
non
c’ero prima di diventare,
e
che, una volta, io, che sono io,
non
sarò più quello che sono?
Quando
il bambino era bambino,
si
strozzava con gli spinaci, i piselli, il riso al latte,
e
con il cavolfiore bollito,
e
adesso mangia tutto questo, e non solo per necessità.
Quando
il bambino era bambino,
una
volta si svegliò in un letto sconosciuto,
e
adesso questo gli succede sempre.
Molte
persone gli sembravano belle,
e
adesso questo gli succede solo in qualche raro caso di fortuna.
Si
immaginava chiaramente il Paradiso,
e
adesso riesce appena a sospettarlo,
non
riusciva a immaginarsi il nulla,
e
oggi trema alla sua idea.
Quando
il bambino era bambino,
giocava
con entusiasmo,
e,
adesso, è tutto immerso nella cosa come allora,
soltanto
quando questa cosa è il suo lavoro.
Quando
il bambino era bambino,
per
nutrirsi gli bastavano pane e mela,
ed
è ancora così.
Quando
il bambino era bambino,
le
bacche gli cadevano in mano come solo le bacche sanno cadere,
ed
è ancora così,
le
noci fresche gli raspavano la lingua,
ed
è ancora così,
a
ogni monte,
sentiva
nostalgia per una montagna ancora più alta,
e
in ogni città,
sentiva
nostalgia per una città ancora più grande,
ed
è ancora così,
sulla
cima di un albero prendeva le ciliegie tutto euforico,
com’è
ancora oggi,
aveva
timore davanti a ogni estraneo,
e
continua ad averlo,
aspettava
la prima neve,
e
continua ad aspettarla.
Quando
il bambino era bambino,
lanciava
contro l’albero un bastone come fosse una lancia,
che
ancora continua a vibrare.
BELLISSIMA!
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