30.9.24

PESARO: LA STRAGE TEDESCA DEGLI INNOCENTI!

 

fonte: Archivio di Stato Pesaro-Urbino (fondo Prefettura)
 

di Gianni Lannes

Ecco una storia ancora viva nella memoria popolare. Il 17 novembre 1943, a Pesaro, in fondo a via Castelfidardo si trovavano quattordici persone, di cui dodici erano bambini che giocavano. Quel giorno i soldati tedeschi, durante l'ennesima esercitazione nell'attuale piazza del Popolo, lanciarono dei colpi di mortaio in città. Per quelle quattordici persone non ci fu nulla da fare. La vittima più piccola aveva due anni.

Pesaro: Piazzale degli Innocenti - foto Gilan

 


 

Racconta Alfredo Anastasia, fratello di una delle vittime, che allora aveva 6 anni: “Ricordo tutto perfettamente. Purtroppo mio fratello, che aveva un anno meno di me, morì. Mentre io mi salvai perché le schegge furono frenate dal pesante cappotto che indossavo. Mi sono ferito sotto al ginocchio con un frammento che è ancora conficcato, a ricordo di quel tragico giorno”.

Il nome di Piazzale degli Innocenti deriva da questa tragedia, da allora quel luogo si chiama così. Siamo nel 1943, nel pieno del secondo conflitto mondiale. I nazisti hanno invaso Pesaro a metà settembre e di lì a poco la città venne individuata come baluardo orientale della linea gotica.

Un altro fatto, avvenuto in novembre, antecedente alla strage del 17, segnò la storia della Resistenza: infatti il 7 venne ucciso Anteo Ruggeri, militante del partito d'azione, dopo essere stato torturato dai tedeschi per estrapolare informazioni sui suoi presunti collegamenti radio.

Il presidente della Germania Frank-Walter Steinmeyer oltra alla strage di Marzabotto dovrebbe chiedere scusa anche per questo eccidio, di cui nessun tedesco ha mai pagato il prezzo; alla stregua dell'arsenale di esplosivi chimici affondati sempre dai tedeschi a tre miglia dalla città e lì ancora giacenti. Ma questa è una storia ad orologeria.

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