21.12.24

ANKARA UCCIDE DUE GIORNALISTI

Siria: a sud c'è Israele che invade e a nord la Turchia. In mezzo due giornalisti curdi assassinati per ordine di Ankara a Kobane in un attacco di droni. Cihan Bilgin e Nazim Dastan erano sopravvissuti ai ripetuti bombardamenti. Questa è la prassi di Erdogan.

Gilan

SOLDI PUBBLICI ALLA GUERRA: FIRMATO MELONI!

di Gianni Lannes

Ecco il copioso contributo italico alla guerra nel mondo. Nell'anno che verrà, l'ormai prossimo 2025, in Italia la spesa militare del Belpaese sfonderà il tetto di 32 miliardi di euro (+12% rispetto al 2024 e +60% relativamente all'ultimo decennio). Non è tutto. In sede Nato con  uffici periferici anche a Palazzo Chigi, già si programma la destinazione alle spese per la Difesa per ogni Paese membro di almeno il 3 per cento del Pil (in base al diktat Trump).

Le risorse finanziarie per questa economia di guerra saranno come sempre sottratte ai servizi pubblici, vale a dire sanità, istruzione, cultura e società. Peggio: con la legge di Bilancio 2025, il governino Meloni fa il bis e prevede un ulteriore taglio ai Comuni di 1,3 miliardi e 150 milioni per Province e città metropolitane nel periodo 2025-2029.

Le comunità territoriali possono seguitare ad accettare passivamente questa espropriazione di risorse, di diritti e di relazioni sociali per favorire sfacciatamente strategie sanguinarie che violano l'indipendenza politica e la sovranità italiana?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/07/con-meloni-piu-spese-di-guerra.html 

CONSIGLIO D'EUROPA: "STOP AL DDL SICUREZZA CHE VIOLA LA CONVENZIONE UE"

di Gianni Lannes

Viola la Convenzione Ue. "Chiedo rispettosamente ai membri del Senato di astenersi dall'adottare il ddl 1236, a meno che non venga sostanzialmente modificato per garantire che sia conforme agli standard pertinenti del Consiglio d'Europa sui diritti umani". Questo testo ufficiale è firmato dal Commissario per i diritti umani, Michael O'Flaherty, che elenca uno per uno gli articoli del cosiddetto "ddl Sicurezza" palesemente contrassegnati dalla violazione delle convenzioni europee e internazionali. La missiva è stata indirizzata all'attuale capo del Senato Ignazio Benito La Russa, e tramite lui, a tutti i senatori italiani impegnati nell'iter di approvazione normativa. Secondo la seconda carica dello Stato tricolore, si tratta di lesa maestà e la raccomandazione è "un'inaccettabile interferenza nelle decisioni autonome e sovrane di un'assemblea parlamentare". A proposito: ma perché La Russa (assurto agli onori della ribalta come mister "Guestion Dime") non si occupa seriamente delle invadenti interferenze del transumanista miliardario Elon Musk che hanno fatto sobbalzare anche Mattarella?

Riferimenti:

https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/ddl-sicurezza-consiglio-deuropa-senatori-la-russa-oggi-inaccettabile-interferenza_1OJkZGOgjnuirvxfIvYkVn 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=la+russa 

SALVINI: NEFASTO PER L'ITALIA!

 

Roma (4 luglio 2018) il ministro Matteo Salvini si rimpinza all'ambasciata USA


di Gianni Lannes

Certo non è una buona notizia per il popolo sovrano e quindi per qualsiasi persona dotata di elementare spirito democratico apprendere che per un tribunale della Repubblica segregare forzatamente a bordo di una nave dopo un'odissea ben 147 persone in stato di sofferenza per 19 giorni, impedendo loro di sbarcare a terra, addirittura non è contrario alla legge. Incredibile. In ogni caso, tale comportamento istituzionale è comunque contrario al senso di umanità. Questo infame comportamento gode di consenso politico e giornalistico che tracima ovunque dai teleschermi alle cloache, grazie ai tanti lacché in servizio perpetuo.

Sembra una barzelletta se non fosse il contorno di una tragedia indotta dall'affarismo disumano. Il Mediterraneo è una tomba quotidiana nell'indifferenza nostrana (ad eccezione dei magistrati della Procura di Palermo). Sostiene di aver difeso i sacri confini del Belpaese. Detto da un leghista che vuole frammentare l'Italia - unitamente agli eredi del fascismo - è davvero troppo. In realtà, in forza della sua carica ministeriale ha fatto deportare e imprigionare essere umani inermi, rei di aver osato tentare di salvarsi la vita. La giustizia tricolore lo ha incredibilmene graziato: un segno dell'evidente declino morale e giudiziario italiano. La patria è ben altro dai rigurgiti di razzismo, analfabetismo funzionale al sistema di potere e affarismo sullo stretto pontile avallato dal regime meloniano. Ecco la voce popolare: "professione: politicante all'ingrasso a spese del contribuente italico". Un recidivo di questo calibro xenofobo in uno Stato di diritto sarebbe stato allontanato per sempre dalla società civile, invece ondeggia sul palcoscenico mediatico di una colonia a stelle e strisce, priva di indipendenza, sovranità ed etica.

Riferimenti: 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/12/non-e-la-fiaba-di-natale.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=salvini 

19.12.24

DISCARICHE SENZA LIMITI!

 

Pesaro: piazza del Popolo (dicembre 2024) - foto Gilan

 


di Gianni Lannes

Dalla città fiore all'occhiello del Belpaese - sia pure eterodiretto dall'estero - alla città ridotta ad ammasso di immondizia industriale anche da fuori regione. Nel luogo natìo di Rossini non si fanno mancare niente e al contempo ignorano il significato della parola ecologia. Non bastavano le armi chimiche affondate dai militari tedeschi nell'estate del 1944 (iprite e arsenico) ad un soffio dalla spiaggia di Pesaro, le antenne 5G su asili e scuole pubbliche, nonché i rifiuti speciali in sosta alla stazione ferroviaria. Non solo cemento armato in fragili aree ambientali, in attesa del prossimo disastro annunciato. 

 


Soprattutto discariche ormai senza più limiti di distanza dai centri abitati. La capitale della cultura italiana per l'anno 2024, batte ancora un primato, grazie alle disattenzioni dell'amministrazione comunale. Dopo la valanga edilizia in salsa speculativa programmata nel quartiere Muraglia, dove serpeggiano le indisturbate fibre cancerogene di crisotilo, ovvero amianto targato Carloni - dal nuovo ospedale in una zona vulnerabile a rischio idrogeologico a due palazzoni che svetteranno a 40 metri d'altezza oscurando addirittura una collina - valanghe di spazzatura speciale si accingono a disastrare l'inerme capoluogo ai confini con l'Emilia Romagna dove la 'drangheta regna sovrana. Le ecomafie da tempo infiltrate nel locale tessuto economico ringraziano per cotanti doni. In fondo a Natale anche i criminali più insospettabili sono tutti buoni. Insomma questa non è un'isola felice. La bellezza di una città non si misura dall'altezza dei fabbricati o dai lustrini colorati, ma dall'etica dei sogni.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pesaro 

18.12.24

SOSTIENI SU LA TESTA?

 

Liberi sulle ali del vento - foto Gilan
 


Un diario internautico - senza pagine pubblicitarie - al servizio di cittadine e cittadini, basato su autonomia, legalità, difesa dei diritti, cultura e senso critico nel narrare i fatti, soprattutto quando il potere vuole tenerli nascosti o censurare la libertà.

L'espressione di una voce critica equivale all'assolvimento di un impegno civile. Il giornalismo d’inchiesta (ormai quasi estinto nel mondo ma soprattutto in Italia) è utile alla società quando, in modo indipendente e senza condizionamenti, assolve il compito fondamentale di controllare il potere, di mantenere sotto osservazione ogni sistema di dominio.

La ricerca giornalistica indipendente richiede tempo, approfondimento, impegno e fatica. Chi desidera sostenere il costasmte impegno ed il lavoro di libera informazione del diario internautico SU LA TESTA! può farlo con una libera donazione (causale: "Sostieni SU LA TESTA!") sul seguente conto corrente di Poste italiane:

INFANZIA E ADOLESCENZA: ABBANDONATI AL DEGRADO E ALLA VIOLENZA!

 

foto Gilan
 

Accade nel Belpaese: ecco la generazione italiana più povera in assoluto. A colpirli è un indigenza non solo materiale ma anche educativa che compromette il futuro di circa 1 milione e 295 mila bambini e ragazzi nel nostro Paese: pari al 13,8% del totale. La maggior parte di loro vive nel sud Italia (15,5%) ma non mancano i minori in povertà assoluta anche al Nord (12,9%) e al Centro (13,1%). In generale sono loro i più poveri tra tutte le generazioni: se guardiamo infatti alla quota di indigenti presenti negli altri segmenti generazionali è evidente come siano il doppio rispetto agli anziani over 65 (6,2%) e superino di gran lunga anche i poveri presenti tra i 35-64enni (9,4%). Solo nella fascia 18-34 anni la percentuale – pari al 11,8% – si avvicina a quella dei minorenni.

17.12.24

NATO: COLPITO E AFFONDATO!

 

Cavo d'acciaio tranciato della rete da pesca: Rita Evelin


Peschereccio Rita Evelin: affondato il 26 ottobre 2006

 di Gianni Lannes

Non solo la funivia del Cermis (20 vittime civili). Sul peschereccio Rita Evelin trascinato sul fondo dell'Adriatico il 26 ottobre 2006, a tutt'oggi dalle autorità solo un mare di menzogne, muri di gomma e insabbiamenti (la Direzione Marittima di Ancona seguita a negare l'accesso agli atti, alla stregua del Tribunale di Ascoli Piceno col pretesto dell'amianto in archivio). Francesco Annibali, Luigi Luchetti e Ounis Gasmi sono stati assassinati, ma questa tragedia non ha ancora un responsabile. La barca di Nicola Guidi (che ha intascato un congruo indennizzo assicurativo, ha propinato evidenti contraddizioni e non parla) non è mai stata recuperata e giace sul fondale a 76 metri di profondità, al largo di Porto San Giorgio. La Procura della Repubblica di Fermo (procuratore capo Piero Baschieri) e la Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto (capitano di fregata Luigi Forner) non hanno svolto indagini per individuare i responsabili di questa strage per cui hanno perso la vita tre lavoratori del mare. 



 


 

Queste le parole ufficiali dell'ammiraglio di squadra Paolo La Rosa (all'epoca capo di Stato Maggiore della Marina Militare), pronunciate il 13 dicembre 2006 durante un'audizione parlamentare: 

“Come sapete, nel Mediterraneo operano permanentemente formazioni navali NATO, in particolare due, una che svolge sorveglianza e controllo del traffico navale di superficie, l’altra che svolge una funzione di contromisure mine: vi sono, quindi, due formazioni standing, sempre fisse nel Mediterraneo, alle quali partecipiamo con nostre navi”. 


 

Dalle immagini e dai filmati subacquei si evince che il motopesca Rita Evelin è stato agganciato e sprofondato a morire. Non è stato un incidente. L'unità militare investitrice  non si è fermata a prestare soccorso. Uno dei cavi d'acciaio di sostegno della rete a strascico risulta tranciato di netto ed è ben visibile. Eppure questo elemento di prova non è mai stato preso in considerazione da tecnici, magistrati, ufficiali della capitaneria e avvocati. Nessuno ha mai indagato sulle attività di guerra in tempo di pace della Nato in Italia e sulle loro tragiche conseguenze. Il minimo dovuto alle vittime a bordo del Rita Evelin è riaprire il processo penale con una rogatoria internazionale che illumini le disumane responsabilità. Quando non vi è giustizia, occorre almeno far emergere la verità.

SISMICITA' IN ITALIA!

 

https://carta-sismicita-in-italia-ingv.hub.arcgis.com/

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/litalia-trema/ 

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/

16.12.24

NUBI ARTIFICIALI E CALDO ANOMALO!

 

Italia (9 dicembre 2024) - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Nubi artificiali e caldo anomalo. 2025: l'anno che ora verrà per la conquista del clima - come arma insospettabile dell'Us Air Force - programmata nel 1996. L'anno 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 1,45 gradi superiore a quella del periodo preindustriale (1850-1990). L’anomalia è stata più grande di quanto previsto dai modelli climatologici, e non può essere interamente spiegata dagli effetti del cambiamento climatico dovuto alle emissioni di gas serra e del fenomeno meteorologico denominato El Niño. 


 

15.12.24

AUMENTI DI STIPENDIO SOLO PER I MINISTRI TARGATI MELONI

Nel 2024 sempre più lavoratori fanno la fame nell'ex giardino d'Europa. Alla faccia della miseria, in Italia si super pagano i politicanti nullafacenti e incompetenti con gli applausi sperticati dei sudditi osannanti. Sotto le feste la beffa più grande agli italidioti consenzienti. Mentre ai pensionati minimi la manovra dona appena 1 euro e 80 centesimi al mese di aumento e vengono tagliati fondi pubblici a scuole, università e ospedali, il governino Meloni fa un regalone di Natale a ministri, viceministri e sottosegretari tecnici, ossia non parlamentari, vale a dire, ben 7.193, 11 euro euro in più al mese, rispetto alla diaria e altri 3.690 euro di rimborsi per l'esercizio del cosiddetto mandato. A questi soldoni pubblici si sommano rimborsi per viaggi pari a 1.200 euro. Nel frattempo il Bisconte dimezzato, dopo la farsa grullina, al festone di Atreju sbotta: "L'opposizione non si fa sul fascismo". E dove altrimenti? Al peggio non c'è mai fine nel Belpaese dove la povertà materiale aumenta sempre più e lo Stato sociale svanisce nel nulla?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/12/giorgia-meloni-lillusionista.html

13.12.24

PALLONE TRUCCATO: MONDIALI AI SAUDITI E UN CALCIO AI DIRITTI UMANI

In odore di mafia intercontinentale. La Fifa, ovvero la multinazionale elvetica del presidente Infantino, ha assegnato in modo diretto i mondali di calcio (maschile) del 2034 all'Arabia Saudita di bin Salman, dove il regime uccide e imprigiona gli atleti. Una questione di tanti soldi e molto potere, dopo lo scandalo, le condanne e le radiazioni di Blatter e Platini. Ufficialmente la Fifa dovrebbe operare senza scopo di lucro, ma in realtà macina soldoni e infatti nel 2023 ha fatturato ben 7 miliardi di dollaroni, in barba ai diritti umani e degli operai migranti morti per sfruttamento sul lavoro, al mero fine di consentire Qatar 2022.

BIANCO E NERO

 

foto Gianni Lannes

©

 

Nel mare dell'umanità la bellezza della Natura non ha confini di bianco e nero. Ogni essere vivente è immerso in un'armonia che abbraccia l'empatia e naviga verso l'utopia.

Gilan

 

12.12.24

NON E' LA FIABA DI NATALE...

  

foto Gilan

Questa non è la fiaba di Natale ma una storia vera che scuote l'indifferenza nera. C'era una volta una vecchia barca abbandonata in riva al mare che prima era un peschereccio solare. Qualcuno l'ha notata e ha deciso che doveva fare un ultimo viaggio sola andata. Invece dei pesci nella sua stiva ci hanno ammucchiato tanti esseri umani approdati su una dimenticata riva. E così prima di salpare verso l'Italia, le hanno cancellato il suo bel nome tunisino dalla sera al mattino. In una notte di tempesta questa barca arrugginita dal tempo consunte dalle fatiche del lavoro è stata travolta dalle onde in mezzo al Mediterraneo. Lei ci ha provato a rimanere a galla, ma allo stremo si è abbandonata alla sua fine terrena. Però, prima di inabissarsi col suo carico umano ha notato una bambina che tentava di riemergere. In questa storia c'è la storia di una camera d'aria che si credeva una ruota e aveva fatto tanti viaggi fino a quando non ha incontrato un chiodo che le ha fatto un buco da cui è uscita tutta l'aria. Qualcuno comunque l'ha riparata con un pezza, ci ha soffiato dentro e poi l'ha caricata su una barca malandata con tanta gente affamata. Lei pensava di essere ancora una ruota, tuttavia in mezzo al mare non ci sono strade asfaltate ma solo innumerevoli buchi neri. In una notte di burrasca mentre la barca affondava qualcuno l'ha messa attorno ad una bambina. Sono finite in acqua insieme ma non si conoscevano. Così la bambina si è aggrappata alla camera d'aria e la ruota ha scoperto di essere un salvagente. E nella storia della storia c'è pure la storia di un ragazzo che è salito su una barca che prima era un peschereccio trasandato e per niente assicurato. Con lui c'era la sorella piccina. Quel ragazzo nutriva molti sogni e aveva una grande responsabilità, attraversare il mare insieme alla persona più cara da proteggere anche in cambio della propria vita. Lui doveva essere coraggioso per Jasmine. Quando la tempesta li ha sorpresi tutti hanno iniziato a piangere. Lui no. Ha trovato la camera d'aria e ha capito che era invece un salvagente. L'ha messo attorno alla vita della bambina. Quando la vecchia barca ha iniziato a rantolare nell'affondare lui senza paura ha dato un bacio alla sorellina e l'ha lasciata andare per salvarla dalla morte sicura. E infine c'è la storia di un padre che ha affrontato un esodo nel cuore dell'Africa per sfuggire al peggio e portare i suoi due figli in una terra sicura. Approdati su una spiaggia di umanità alla deriva tenendosi per mano, ha scoperto che sulla malandata barca che prima era un peschereccio non c'era posto per tutti. E ha pensato di lasciare andare i suoi due pargoli verso un mondo migliore, pagando un prezzo di un immenso valore che nulla e nessuno potrà mai ricambiare.

Gilan

SEGRETI MILITARI ITALO-TEDESCHI

 

Fonte: Archivio Storico Comunale di Verucchio - foto Gianni Lannes
 

di Gianni Lannes

Terra bruciata in Italia: i fatti ora accertati attestano inequivocabilmente che la nocività ambientale è una strategia bellica di lungo periodo. Alle interrogazioni parlamentari dai governi italiani non è mai stata fornita risposta su problemi che toccano la salute della popolazione. Fanno ammalare la gente e uccidono a distanza di tempo. Ecco un altro armadio della vergogna: documentato negli archivi segreti di Londra e all'Unep per conto delle Nazioni Unite.

 

Fonte: Unep (ONU) - mappa inquinamento chimico militare

Non solo armi chimiche fabbricate in Italia e usate in Etiopia nel 1935 sulla popolazione civile, ma anche ordigni proibiti assemblati da militari germanici nel 1943 e 1944 con materiali tricolore, usati contro gli anglo-indiani a ridosso della Linea Gotica e poi occultati nel mare e nella terraferma del Belpaese, incluso il fiume Marecchia. 

Verucchio: anno 1944: sperimentazioni belliche - foto Gianni Lannes


A Verucchio in provincia di Rimini, ad un soffio da San Marino, vi era un deposito segreto di munizioni proibite dalla Convenzione di Ginevra del 1925, stipato all'interno di una galleria ferroviaria, gestito da un reparto militare italiano. Un distaccamento tedesco specializzato nella guerra chimica e batteriologica, su ordine del Terzo Reich se ne impossessò dopo l'8 settembre dell'anno 1943. Una parte di quell'arsenale, costituito dal cancerogeno arsenico fu affondato nel Mare Adriatico il 10 agosto 1944 dal Sonderkommando Meyer tra Pesaro e Fano in prossimità della località Fosso Sejore. Ben 84 tonnellate di arsenico stivato in barili metallici rinforzati giacciono a 12 metri di profondità su un fondale melmoso a meno di 3 miglia dalla spiaggia che pullula di gente ignara del grave pericolo, soprattutto d'estate  ma non solo.

 

11.12.24

IL CASTELLO INCANTATO

 

foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Quando storia e geografia si fondono come per magia riemergendo dai secoli nebulosi del passato sgorga la meraviglia. Ecco un relitto del Medioevo sopravvissuto alle intemperie degli uomini, diventato un set cinematografico (il film Ladyhawke). Oggi chi si arrampica a Rocca Calascio nel cuore montano dell'Abruzzo torna indietro nel tempo come in un gioco fiabesco. Il castello che si staglia a 1500 metri d'altitudine sovrastando il borgo di Calascio e la valle del fluente Tirino, è ormai visibile nelle superstiti strutture architettoniche, nelle quattro possenti torri angolari in bianca pietra calcarea che catalizzano magneticamente lo sguardo di chi si avventura in questo rude lembo di Appennino. A sud ovest si intravedono i monti Sirente e Velino, a nord il Gran Sasso e Campo Imperatore nonché Castel del Monte, a sud la piana di Navelli, a est la Maiella. In questa posizione strategica il fortilizio aveva non solo un'importanza militare allorché le comunicazioni tra gli innumerevoli occhi del sistema difensivo erano i fuochi di notte e gli specchi di giorno, ma anche economica, legata alla pastorizia, alla produzione della pregiata lana carapellese e quindi alla transumanza che aveva nel Tratturo Magno. Attraverso la piana di Navelli, la sua via d'erba principale per la mena delle pecore da Aquila a Foggia.

 

foto Gilan

 

ITALIA: ORIGINI

 

 

di Gianni Lannes

Nei tempi più antichi esisteva già un nome per designare la Penisola italiana: Esperia o Ausonia la dicevano i greci, mentre il nome indigeno era Saturnia (almeno così attesta lo storico Dionigi di Alicarnasso nel I secolo a.C.). Insomma, non siamo sempre stati italiani. Alle origini gli autoctoni abitavano in un territorio assai ristretto rispetto ai confini attuali. Infatti, la penisola a sud delle Alpi non si è sempre chiamata Italia. La storia del nome si intreccia all'influenza culturale degli ellenici, alle vicende dei popoli indigeni e alla conquista romana. Il cammino del nome ‘Terra Italia’ è costellato di scambi, conflitti e animali sacri.

Moneta rinvenuta in Abruzzo a Monte La Queglia: attualmente alla Biblioteca Nazionale di Parigi

 

10.12.24

IMMERSI NELLA BELLEZZA NATURALE!

 

Mare Adriatico - foto Gilan

 

Il mare d'inverno è un respiro di vento, una fiaba delle meraviglie che alimenta la bellezza nella realtà naturale e mette le ali ai sogni.


Mare Adriatico - foto Gilan


SCIE CHIMICHE: IL "SEGRETO DI STATO" RIVELATO!

 

Archivio Gianni Lannes

 

di Gianni Lannes

Tema proibito: scie chimiche in Italia. Svolgimento: nell'anno 2010 Luigina Marchese (insegnante in pensione) scrive due lettere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e all'allora ministro della Difesa Ignazio La Russa (in seguito promosso a capo del Senato). 

 

Scie chimiche su Pesaro: 9 dicembre 2024 - foto Gilan

La risposta delle più alte cariche dello Stato italiano è inequivocabile: non negano il fenomeno bellico in atto nel Belpaese dal 2002, dopo l'accordo segreto a Genova nel luglio 2001 di Berlusconi e Bush. Tuttavia, guai a chi osa sfiorare il tabù dei tabù, perché scatta istantaneamente lo stigma del folle per disinnescare l'imbarazzante realtà. Già in un recente passato Matteo Renzi aveva minacciato pubblicamente dalla televisione, un trattamento sanitario obbligatorio per eventuali avvistatori. In ogni caso, ad oggi, almeno 9 atti parlamentari di sindacato ispettivo indirizzati ai governi italiani non hanno mai avuto risposta. I politicanti tricolore - telecomandati dall'estero - cosa nascondono malamente? Perché l'Aeronautica Militare Italiana che ha il compito di difendere lo spazio aereo nazionale avalla questa gravissima compromissione dell'ambiente all'insaputa dell'ignara popolazione sovrana?

 

9.12.24

SCIE CHIMICHE: CURVE E DIETROFRONT SULL'ITALIA

 

Pesaro (lunedi 9 dicembre 2024): scie chimiche - foto Gilan

di Gianni Lannes

Accade in Italia, almeno dall'anno 2002, dopo l'accordo segreto firmato da Berlusconi e Bush a Genova nel luglio 2001. Ma ora il fenomeno militare è sempre più invadente ed evidente. Ecco cosa è accaduto oggi pomeriggio a Pesaro: l'aerosolchemioterapia bellica che sconvolge e altera il clima non risparmia la capitale della cultura italiana per l'anno 2024. Avanti e dietro per ore su un medesimo luogo, ovvero una città: velivoli che a bassa quota e fuori dalle aerovie civili descrivono cerchi concentrici con sostanze aviodisperse nel cielo sempre più ammorbato dall'inquinamento. Gli aerei di linea compiono sempre queste giravolte fuori rotta? Il controllo totalitario del tempo metereologico (un'arma insospettabile) entro l'anno 2025 è ormai arrivato.

 

Pesaro (lunedi 9 dicembre 2024): scie chimiche - foto Gilan


 Riferimenti:

https://www.edizionimondonuovo.com/catalogo/scie-di-guerra/ 


 

SICILIA: DESERTIFICAZIONE PROGRAMMATA!

 

 

di Gianni Lannes

La Sicilia subisce una devastante crisi idrica, eppure il governo Meloni dimezza i fondi per la manutenzione del territorio e li concentra nel Ponte sullo Stretto, sottraendoli al Mezzogiorno d'Italia.

8.12.24

ARMI CHIMICHE: DEPOSITI SEGRETI USA IN ITALIA



di Gianni Lannes

Ecco altri segreti di Stati (alleati) mai ratificati dal Parlamento italiano. Non solo un arsenale nucleare (variamente dislocato nello Stivale, Sicilia compresa) in palese violazione del Trattato di non proliferazione nucleare, ma anche i depositi di armi chimiche, edificati dalla Nato (targati United States of America) nel nordest d'Italia a San Vito al Tagliamento, Morsano al Tagliamento e Theo Ronchis di Latisana (parte di un lotto di 16 depositi per cui gli Usa stanziarono 6 miliardi di dollari) sono da considerarsi «illegali» in relazione alle norme internazionali, vale a dire al Trattato di Parigi. Si tratta, peraltro, di obiettivi di guerra molto sensibili anche ad attacchi terroristici. Gli alleati di Washington da cui il Belpaese prende ordini, non fanno mancare proprio niente, anche all'insaputa della popolazione.

Riferimenti:

Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=3/00905&ramo=S&leg=8 

https://www.esteri.it/it/politica-estera-e-cooperazione-allo-sviluppo/temi_globali/disarmo/armi_chimiche/ 

https://www.ilmessaggero.it/politica/armi_chimiche_italia_impianto_civitavecchia_pericoli_residenti-7772477.html 

https://www.iai.it/sites/default/files/pi_a_c_070.pdf


REALTA' NASCOSTE!

foto Gilan

 

di Gianni Lannes

Che accade quando un sistema di dominio si sente accerchiato? Ha perso il controllo della narrazione e tenta una confusa linea di attacco contro chi ha osato metterlo alle strette. Questo è il caso dell’informazione votata alla disinformazione sistematica su cui per decenni si è giocato in Italia l'accordo segreto tra economia e politica, sia pure eterodiretta dall'estero (United States of America). 

GIORGIA MELONI: L'ILLUSIONISTA!

 


di Gianni Lannes

Giorgia Meloni mentre gonfia le spese militari e riduce quelle sanitarie, culturali e scolastiche celebra l'aumento (illusorio) dell'occupazione nel Belpaese e i successi del governino telecomandato dallo zio Sam. Eppure il Pil cala e la produzione industriale crolla. Ecco l'analisi del caso tricolore. Le sorelle Meloni nella fretta autocelebrativa dello spettacolo Atreju al Circo Massimo non si sono soffermate sulla seconda parte dello studio elaborato dalla Cgia, dove è stata evidenziata l'anomalia di lievitazione al ribasso di diritti dell'occupazione che non corrisponde alla crescita economica. Il Prodotto interno lordo negli ultimi due anni “è stato molto contenuto e all'aumento dell'occupazione non è corrisposto un incremento altrettanto importante della produttività del lavoro. Pertanto gli stipendi che sono al di sotto della media europea, non crescono adeguatamente. Bisogna rinnovare i contratti nazionali alla scadenza”. Insomma, i dati sul lavoro sono strabici.

GIOCHI DI GUERRA NEL MARE ITALIANO

 

 




https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/ORDINANZA_pericolosit%C3%A0_esercitazioni%20militari_sommergibile.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/Ordinanza%20n90%202024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/m_inf.A15F3CE.REGISTRO%20UFFICIALE(U).0079245.19-11-2024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/ORDINANZA%20NR%2081%202024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/0070203.15-10-2024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/ordinanza%2077.2024.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/ORDINANZA_interdizione_esercitazioni%20militari.pdf

https://www.guardiacostiera.gov.it/augusta/Documents/Ordinanza%20n%C2%B065%202024.pdf


7.12.24

INQUINAMENTO NUCLEARE NEI MARI D'ITALIA

 

Golfo di Trieste: una portaerei nucleare United States of America - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Radionuclidi artificiali in tutti i mari d'Italia, isole incluse, soprattutto plutonio 239 e 240 che vantano un'emivita letale per gli esseri umani di appena 24.400 anni.  Studi e ricerche dell'International Atomic Energy Agency, nonché di varie università almeno da quattro lustri attestano l'incancrenita situazione. Mari nucleari intorno a noi, tanto per parafrasare un noto saggio della biologa marina Rachel Carson (The Sea Around Us) pubblicato nel 1951 (Oxford University Press).

5.12.24

ARSENICO E IPRITE IN ADRIATICO

 

Pesaro (giovedi 5 dicembre 2024): inquinamento chimico - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Adriatico: un mare di bombe speciali - imbottite di iprite e arsenico - affondate il 10 agosto 1944 dal Sonderkommando Mayer, specializzato nella guerra chimica, alla stregua del reparto italiano K dipendente all'epoca dal Centro Chimico Militare e dislocato con i suoi ingenti depositi bellici segreti tra Urbino, Verucchio e Pietracuta. Che fine ha fatto questo ingente arsenale (oltre 100 mila tra ordigni e munizioni probite) vietato dalla Convenzione di Ginevra del 1925 e dal Trattato di Parigi del 1993? Sepolto nel sottosuolo e inabissato nelle acque marine a ridosso del litorale da Cattolica e Pesaro fino a Fano. 

 



4.12.24

ABRACADABRA

 

foto Gilan

Vi siete mai chiesti cosa significa Abracadabra? Da bambini avrete certamente sentito questa parola. Non tutti sanno sanno però che deriva dall’aramaico Avrah KaDabra: «io creo quello che dico». Che cosa vuol dire? Che le parole creano la realtà. Non c’è pensiero senza parole. E senza pensieri non esistono pensieri critici. Pensate che mezzo secolo fa uno studente ginnasiale usava in media 1600 parole; oggi non ne usa più di 500. È un sintomo preoccupante si domanderanno alcuni? 

2.12.24

UNA STRAGE DI PESCATORI E IL MURO DI GOMMA!

 

Novembre 2006: il mancato recupero del peschereccio Rita Evelin - Archivio Gilan

di Gianni Lannes

Rita Evelin è il nome di un peschereccio trascinato a morire sul fondale marino all'alba del 26 ottobre 2006. In un Adriatico calmo al largo di Porto San Giorgio, un sottomarino militare alleato ha tranciato di netto un cavo d'acciaio della rete da pesca a strascico e non si è fermato a prestare prontamente aiuto o chiamare i soccorsi. Sono stati assassinati tre lavoratori del mare ma non vi è stata giustizia, anche se le prove erano e sono evidenti. Ora le autorità di ogni ordine e grado tentano di sbarrare il passo alla verità con il solito muro di gomma, dopo anni di insabbiamenti telecomandati dall'alto dei cieli. Da mesi a San Benedetto del Tronto Lorena Annibali, sorella di Francesco Annibali sostenuta dalla cugina Giovanna Scolastici, dopo 18 anni di dolore mai sopito, si è rivolta prima al Tribunale di Ascoli Piceno, ma l'archivio è inaccessibile a causa dell'amianto; mentre la Direzione Marittima di Ancona se la cava con un burocratico scaricabarile e la Capitaneria di San Benedetto fa melina sul rilascio dei documenti ai familiari delle vittime (invocando un inesistente segreto istruttorio, sciolto da ben 12 anni). Insomma, una vergogna nazionale contro "povera gente". Due donne che ostinatamente contro tutto e tutti con gran dignità non si arrendono al peggio dell'Italietta priva di sovranità. C'è da essere concretamente e risolutivamente indignati con chi rappresenta indegnamente le istituzioni italiane. Non è umanamente ammissibile che criminali in divisa e farabutti in doppiopetto la facciano sempre franca. Il motopesca giace ancora inabissato (corpo del reato), perché se recuperato potrebbe parlare del tragico accaduto.


 

 


 


 


 


Istituto Idrografico della Marina

 

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/11/nato-colpito-e-affondato.html#more 

28.11.24

NATO: COLPITO E AFFONDATO...

NR-1 (US Navy)

 

foto Capriotti

di Gianni Lannes

Un'altra strage causata e provocata da un sottomarino targato United States of America, sotto l'egida della Nato e ancora un segreto di Stato alleato. La maggior indiziata è la speciale unità militare NR-1 a propulsione nucleare che vanta un grave precedente nel 2001 proprio in Adriatico, quando s'ingarbugliò nelle reti del peschereccio San Pietro di Monopoli: dal 25 gennaio 2005 al 29 giugno 2007 il comandante di quell'unità militare risponde al nome di Panlilio Enrique Nolan. A perdere la vita (come in tante altre occasioni precedenti), all'alba del 26 ottobre 2006, sono stati tre pescatori Francesco Annibali, Luigi Luchetti e Ounis Gasmi. Il peschereccio Rita Evelin di San Benedetto del Tronto, in un mare calma piatta mentre era intento alla pesca a strascico è stato intercettato da un sottomarino a stelle e strisce che lo ha trascinato su un fondale di 76 metri (agganciando un cavo di sostegno della rete) e non si è fermato minimamente a prestare soccorso dopo la manovra fatale. Era in corso l'attività internazionale antiterrorismo denominata "Operation Active Endeavour", a cui partecipava anche la Russia con proprie unità navali nonché Israele. E non a caso, la prima notizia del cosiddetto "incidente" apparve sull'edizione inglese della Pravda online. E sempre non a caso, l'allora ministro degli Affari esteri Massimo D'Alema inviò un inconsueto telegramma di cordoglio al sindaco della città Giovanni Gaspari.

 
tratto da: Premessa agli avvisi ai naviganti (edizione 2006) - Istituto Idrografico della Marina

Ancora non a caso, la motobarca di appena 17 tonnellate e qualche chilogrammo di stazza non fu volutamente recuperata - nonostante il carissimo prezzo pubblico - dal pontone AD3 dell'Ilma di Ancona (in grado di sollevare pesi notevolmente maggiori) su regia della Rana Diving di Ravenna che nega oggi qualsiasi risposta gli interrogativi (per conto della Saipem) dalle autorità, altrimenti lo scafo avrebbe parlato. Altrettanto non a caso, fu impedito ad una squadra di subacquei civili (altamente specializzati) di scendere sul fondale a recuperare le salme a costo zero. E infine non a caso ai giorni nostri, sia il Tribunale di Ascoli Piceno che la Direzione Marittima di Ancona (non risponde alle istanze di accesso inoltrate legalmente via Pec e neppure alle telefonate dirette), impediscono pretestuosamente l'accesso agli atti, ma soprattutto ai copiosi filmati girati all'epoca sul fondale marino (a partire dal primo nucleo subacquei della Guardia Costiera di San Benedetto) che ritraggono lo scafo danneggiato. Tra i consulenti tecnici nominati dal procuratore capo Piero Baschieri - su indicazione della locale Guardia Costiera - figurava anche un ufficiale della Marina Militare tricolore (che escluse a priori, senza uno straccio di indagine un simile "incidente". Peraltro, anche il mare su cui si affacciano le Marche è usato per i giochi di guerra in tempo di pace.



L'imbarcazione giace in una tomba sottomarina e lo Stato tricolore non l'ha volutamente recuperata. Se fosse stata riportata a galla avrebbe parlato e magari raccontato a tutti cosa era veramente successo allora. I corpi delle vittime imprigionati nell'imbarcazione, privi di salvagente e la piegatura del cavo d'acciaio di sostegno alle reti con una vistosa piegatura a 21 metri di distanza dal verricello. Come in altre occasioni, l'ennesima unità militare NATO ha trascinato a fondo l'incolpevole Rita Evelin. L'unico sopravvissuto, il capobarca Nicola Guidi non fiata. Ma quanto costa il silenzio dopo una simile tragedia disumana? A San Benedetto e in Italia chi sa la verità, per codardia, timore o interesse non ha il coraggio umano di parlare. I corpi delle tre vittime furono recuperati in seguito soltanto dopo lo sciopero avviato dai numerosi pescatori nordafricani, a cui si unirono quelli italiani, e a seguire la protesta pacifica della popolazione e dei tifosi della Sambenedettese.



Alla buon'ora: il 13 settembre 2007, il ministro dei Trasporti, tale Alessandro Bianchi (membro del secondo governo Prodi) ha mentito ufficialmente. Infatti in risposta all'interrogazione 4-00804 datata 7 novembre 2006, ha ufficialmente mentito. Il peschereccio Rita Evelin giace in fondo al mare. 

Ecco qualche precedente documentato dalla cronaca e dalla storia. 11 luglio 1993, nelle reti calate del “Francesco Padre”, impegnato in una battuta di pesca, si impiglia un sommergibile della marina statunitense, l'“Uss Belknapp”. Il giorno dopo il comandante del peschereccio, Giovanni Pansini, che 16 mesi dopo restera' ucciso nella tragedia, denuncia l'accaduto ma viene subito indagato dalla procura di Trani. Poco piu' di un mese dopo gli americani lo indennizzano con un assegno di 9.554 dollari chiedendo in cambio il silenzio piu' assoluto. 

30 novembre 1994, appena diciannove giorni dopo l'annientamento del “Francesco Padre”, un altro peschereccio molfettese, il “Modesto Senior”, viene fatto segno da raffiche di mitragliatrice sparate da un elicottero francese della Nato. 

Meno di un anno più tardi, a fine settembre 1995, al largo delle coste del Montenegro, un peschereccio molfettese, il “Sirio”, viene travolto da un sommergibile dell'Us Navy che si incaglia nelle sue reti. La tragedia, solo sfiorata, avviene sotto gli occhi dei marinai di altri cinque pescherecci che si trovano in zona. 

Tragedia dolorosa invece nemmeno quattro anni prima, il 12 dicembre del 1991, quando in pieno giorno si inabissa senza alcun motivo apparente al largo di Gallipoli il “San Cosimo II”, trascinando con se' tre uomini. Un'inchiesta dimostrera' che il fasciame del peschereccio era intatto e quindi non ci fu alcun cedimento strutturale.

US Navy: NR-1
 
  

Ma veniamo ad anni più vicini. 22 giugno 2001, ore 14.03: il peschereccio “San Pietro” di Monopoli viene “agganciato” dal sottomarino NR-1 il più  piccolo della flotta Usa (366 tonnellate di stazza sott'acqua), ad appena 11 miglia dalla costa di Brindisi. I lavoratori del mare si salvano tranciando le reti.

Il colpevole è certo ma l'Adriatico non c'entra. Soprattutto nella colonia Italia, la verità basta cercarla e prima o poi viene a galla, nonostante le menzogne di Stato, i depistaggi istituzionali e gli insabbiamenti rituali. Niente giustizia nel Belpaese. La perdurante sudditanza tricolore allo zio Sam spiega l'attuale muro di gomma eretto dalle istituzioni italiane. C'è un giudice almeno a Berlino?