29.9.23

STRAGI IN ITALIA: DOCUMENTI SCOMPARSI!

 


  


di Gianni Lannes

Con direttiva del 22 aprile 2014 della Presidenza del Consiglio dei ministri, si disponeva la declassificazione e la libera consultazione dei documenti conservati presso tutti i Ministeri e gli organismi di intelligence relativi agli eventi stragistici di piazza Fontana, Gioia Tauro, Peteano, questura di Milano, piazza della Loggia, Italicus, Ustica, stazione di Bologna, Rapido 904. A tal fine, si disponeva che i suddetti documenti fossero declassificati, se recanti una classifica di segretezza, e versati anticipatamente agli Archivi di Stato. Ciascuna amministrazione doveva provvedere autonomamente per la propria documentazione. Invece, gli archivi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, segnatamente quelli relativi al gabinetto del Ministro, nonché le serie archivistiche relative all'attività del Ministero, in merito ai massacri esplosivi di inermi citati, non sono a tutt'oggi disponibili, poiché sono svaniti nel nulla. Secondo Giorgia Meloni, inquilina pro tempore di Palazzo Chigi, non c'è alcun segreto.

Il Comitato consultivo delle Attività di versamento all'archivio centrale dello Stato e, in particolare, il sottogruppo che si occupava in modo specifico degli archivi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, avendo appreso dell'esistenza di documentazione conservata in un hangar presso l'aeroporto militare di Ciampino e in altre sedi, chiedeva al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di potervi accedere.

Il successivo 11 marzo 2022, il sovrintendente dell'Archivio centrale dello Stato, ossia il soggetto destinatario dei documenti, sollecitava ritualmente il Ministero per concordare le modalità di accesso e di svolgimento di un sopralluogo nel citato deposito di Ciampino, e/o in ogni altra sede in cui vi fossero documenti rientranti nella direttiva del 22 aprile 2014, al fine di individuare la documentazione di interesse.

In data 14 marzo 2022, l'Organo centrale di sicurezza del Ministero riscontrava il citato sollecito confermando che il detto sopralluogo, come concordato per le vie brevi, sarebbe avvenuto il successivo 21 marzo e che l'interlocutore (per pianificare l'accesso) era individuato nella figura del direttore generale degli affari generali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, tale Massimo Provinciali.

Il 18 marzo 2022 il dottor Provinciali comunicava al Comitato consultivo che, in seguito a un pre-sopralluogo effettuato nei locali di Ciampino, si era verificata l'assenza di documentazione afferente gli avvenimenti di interesse del Comitato. Comunicava, altresì, che anche nelle strutture di Pomezia e di Cesano non c'erano documenti di interesse, a detta dei responsabili dei relativi archivi.

Come rimarcato dalla relazione annuale del Comitato consultivo del 12 ottobre 2022, «non è accettabile che in un periodo di tempo così prolungato, che va dalla fine degli anni '60 agli anni '80, possano mancare del tutto la documentazione relativa al Gabinetto del Ministro dei trasporti pro tempore e le serie archivistiche delle attività del Ministero, per i settori trasporti, riferite al periodo delle stragi hanno così tragicamente segnato il Paese».

Tali documenti potrebbero essere utilissimi per approfondire la piena conoscenza di quei tragici avvenimenti e, quindi, occorre assicurare, in breve tempo, il rispetto della direttiva del 22 aprile 2014.

Di recente, addirittura, la Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, Giorgia Meloni ha affermato che non esistono documenti secretati che riguardano la strage di Ustica. Incredibile, ovvero non credibile.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/01/italia-il-belpaese-delle-stragi-impunite.html

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