6.2.23

IL BELPAESE CHE FRANA E AFFONDA NELLE SPECULAZIONI!

 

foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) ©


di Gianni Lannes

Bentornati in Abruzzo pullulante di centri commerciali in odore di mafie internazionali ma non più di comunità sociali, una meravigliosa regione ridotta a cartolina turistica da consumare al termine della settimana e nelle feste comandate, dove un quarto del territorio è a rischio frane - secondo i dati ufficiali Ispra - e il pericolo sismico sonnecchia sempre in agguato, mentre i boss bivaccano da oltre mezzo secolo in soggiorno obbligato e tessono i loro nebulosi affari. Insomma, per dirla con il sociologo Victor Matteucci: "Non è un'isola felice", bensì una lavanderia di denaro sporco della criminalità organizzata (dalla camorra, alla n'drangheta, dal dragone rosso a cosa nostra e così via), la stessa che ha insinuato i suoi tentacoli nello Stato, nelle istituzioni d'ogni livello, nelle amministrazioni pubbliche e nella mentalità avariata di tanta gente. Singolare coincidenza: il super latitante trentennale Matteo Messina Denaro, dopo la sceneggiata dell'arresto, è stato comodamente condotto a l'Aquila.


foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


La summa del dissesto? Ecco la martoriata Pescosansonesco (dove nacque nel 1865  lo straordinario studioso Pier Luigi Calore): un paese semiabbandonato dopo il terremoto del 1917 e la frana del 1934, a tutt’oggi non ancora messo effettivamente in sicurezza (come attesta l’ennesimo cantiere attualmente in corso), nonostante la mole di finanziamenti pubblici sperperati dai politucoli locali e nazionali e le mazzette spartite in loco fra collaudati tecnici di infima fama. In loco non c'è neppure un cartello che segnali il grave pericolo: crolli, frane e voragini.


foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) ©

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Nel corso attuale del tempo, a poca distanza dal millenario borgo medievale dei feudatari Sansoneschi, hanno plasmato un paese nuovo di zecca, dove sulla carta dimorano circa 500 persone ma non si vede anima viva. 

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Pescosansonesco vecchio: 4 febbraio 2023 -©foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Nel frattempo, in un territorio roccioso così fragile e delicato, hanno sbancato collina e montagna, per erigere un santuario di cemento armato a forma di bunker, con adiacente parcheggio automobilistico, intitolato all’ignaro beato Nunzio Sulprizio (protettore degli invalidi provocati dal lavoro), così narra la leggenda, mentre nella realtà hanno inglobato nello spropositato e orribile sorta di mausoleo degli immancabili miracoli, la sorgente d’acqua a Riparossa e deturpato un intero territorio spargendo calcestruzzo, asfalto e rifiuti un pò ovunque, a partire dal colle La Guardia. Il torrente San Rocco è ormai una cascata a perdere di liquami nauseabondi. 

foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) ©


L’area archeologica a Monte Aquileo dove è stata coniata la parola Italia, dopo il saccheggio sopravvive all’incuria, al degrado e all’abbandono, nel palese disinteresse della Soprintendenza al ramo. Nel borgo antico, le case si arroccano su diversi livelli lungo le pendici dello sperone roccioso sulla quale sommità sono visibili i resti dell'antico castello dei Sansoneschi. Sotto il borgo in rovina dalla mirabile architettura contadina, è possibile osservare la chiesa di San Nicola risalente al XII secolo, con affreschi di scuola benedettina del XIII secolo e i ruderi sovrastanti della quattrocentesca chiesa di San Giovanni Battista, che aveva affreschi di epoca romanica. Illuminante è l'interrogazione parlamentare a risposta scritta del 27 aprile 1995 (numero 4/09552), nonché gli atti parlamentari sempre risalenti al 1995 (4/17200 e 4/12865), indirizzati al governo italiano e caduti nel vuoto.


foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) ©


In questa generale bruttezza speculativa alimentata dagli affarismi dell’uomo, spicca e resiste al peggio in un belpaese in bilico, la bellezza primordiale del luogo così denso di storie apparentemente minori, dimenticate dal fluire della storia universale.

 

foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) ©

 

Riferimenti:

Gianni Lannes, l'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.

http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/02/italia-vandalizzata.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=abruzzo

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=messina+denaro

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/09552&ramo=C&leg=12

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/12865&ramo=C&leg=12 

https://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/rapporti/rapporto-frane/capitolo-18-abruzzo.pdf

http://www.infogare.it/fonti_demo.asp?cod=219556047385133

 https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-10-12&atto.codiceRedazionale=TX22BFE22203

 http://documenti.camera.it/apps/nuovosito/attigoverno/Schedalavori/getTesto.ashx?file=0215.pdf&leg=XVII

https://www.distrettoappenninomeridionale.it/images/_PGRA/R.1.G.pdf

 https://www.distrettoappenninomeridionale.it/images/_PGRA/R.1.G.pdf

https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2022/dissesto-idrogeologico-quasi-il-94-dei-comuni-a-rischio-frane-alluvioni-ed-erosione-costiera

 

 

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