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foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) © |
di Gianni Lannes
Bentornati in Abruzzo pullulante di centri commerciali in odore di mafie internazionali ma non più di comunità sociali, una meravigliosa regione ridotta a cartolina
turistica da consumare al termine della settimana e nelle feste comandate, dove
un quarto del territorio è a rischio frane - secondo i dati ufficiali Ispra - e
il pericolo sismico sonnecchia sempre in agguato, mentre i boss bivaccano da oltre mezzo secolo in soggiorno obbligato e tessono i loro nebulosi affari. Insomma, per dirla con il sociologo Victor Matteucci: "Non è un'isola felice", bensì una lavanderia di denaro sporco della criminalità organizzata (dalla camorra, alla n'drangheta, dal dragone rosso a cosa nostra e così via), la stessa che ha insinuato i suoi tentacoli nello Stato, nelle istituzioni d'ogni livello, nelle amministrazioni pubbliche e nella mentalità avariata di tanta gente. Singolare coincidenza: il super latitante trentennale Matteo Messina Denaro, dopo la sceneggiata dell'arresto, è stato comodamente condotto a l'Aquila.
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La summa del dissesto? Ecco la
martoriata Pescosansonesco (dove nacque nel 1865 lo straordinario studioso Pier Luigi
Calore): un paese semiabbandonato dopo il terremoto del 1917 e la frana del 1934, a tutt’oggi
non ancora messo effettivamente in sicurezza (come attesta l’ennesimo cantiere attualmente in corso),
nonostante la mole di finanziamenti pubblici sperperati dai politucoli locali e
nazionali e le mazzette spartite in loco fra collaudati tecnici di infima fama. In loco non c'è neppure un cartello che segnali il grave pericolo: crolli, frane e voragini.
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Nel corso attuale del tempo, a poca
distanza dal millenario borgo medievale dei feudatari Sansoneschi, hanno
plasmato un paese nuovo di zecca, dove sulla carta dimorano circa 500 persone
ma non si vede anima viva.
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Pescosansonesco vecchio: 4 febbraio 2023 -©foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Nel frattempo, in un territorio roccioso così fragile e
delicato, hanno sbancato collina e montagna, per erigere un santuario di
cemento armato a forma di bunker, con adiacente parcheggio automobilistico, intitolato
all’ignaro beato Nunzio Sulprizio (protettore degli invalidi provocati dal
lavoro), così narra la leggenda, mentre nella realtà hanno inglobato nello
spropositato e orribile sorta di mausoleo degli immancabili miracoli, la sorgente d’acqua
a Riparossa e deturpato un intero territorio spargendo calcestruzzo, asfalto e
rifiuti un pò ovunque, a partire dal colle La Guardia. Il torrente San Rocco è ormai una cascata a perdere di liquami nauseabondi.
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L’area
archeologica a Monte Aquileo dove è stata coniata la parola Italia, dopo il
saccheggio sopravvive all’incuria, al degrado e all’abbandono, nel palese disinteresse della Soprintendenza al ramo. Nel
borgo antico, le case si arroccano su diversi livelli lungo le pendici dello
sperone roccioso sulla quale sommità sono visibili i resti dell'antico castello
dei Sansoneschi. Sotto il borgo in rovina dalla mirabile architettura contadina, è possibile osservare la chiesa
di San Nicola risalente al XII secolo, con affreschi di scuola
benedettina del XIII secolo e i ruderi sovrastanti della quattrocentesca chiesa
di San Giovanni Battista, che aveva affreschi di epoca romanica. Illuminante è l'interrogazione parlamentare a risposta scritta del 27 aprile 1995 (numero 4/09552), nonché gli atti parlamentari sempre risalenti al 1995 (4/17200 e 4/12865), indirizzati al governo italiano e caduti nel vuoto.
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In questa generale bruttezza speculativa
alimentata dagli affarismi dell’uomo, spicca e resiste al peggio in un belpaese in bilico, la
bellezza primordiale del luogo così denso di storie apparentemente minori, dimenticate dal fluire della storia universale.
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Riferimenti:
Gianni Lannes, l'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/02/italia-vandalizzata.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=abruzzo
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=messina+denaro
https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/09552&ramo=C&leg=12
https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/12865&ramo=C&leg=12
https://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/rapporti/rapporto-frane/capitolo-18-abruzzo.pdf
http://www.infogare.it/fonti_demo.asp?cod=219556047385133
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-10-12&atto.codiceRedazionale=TX22BFE22203
http://documenti.camera.it/apps/nuovosito/attigoverno/Schedalavori/getTesto.ashx?file=0215.pdf&leg=XVII
https://www.distrettoappenninomeridionale.it/images/_PGRA/R.1.G.pdf
https://www.distrettoappenninomeridionale.it/images/_PGRA/R.1.G.pdf
https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2022/dissesto-idrogeologico-quasi-il-94-dei-comuni-a-rischio-frane-alluvioni-ed-erosione-costiera
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