foto Gilan |
di Gianni Lannes
Stili di vita? A rischio: aria, acqua, cibo. Causa fondamentale: l’inquinamento ambientale (civile e militare), che gli esperti non osano menzionare. E poi incombe la nemesi medica: alla voce iatrogenesi. Nel Belpaese le stime ufficiali giocano al ribasso: i numeri sono ampiamente sottostimati. Eppure, nel 2022, in Italia, sono state calcolate 390.700 nuove diagnosi di cancro (nel 2020 erano 376.600), 205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne. In due anni, l’incremento è stato di 14.100 casi. Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2022, è il carcinoma della mammella (55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020), seguito dal colon-retto (48.100, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne), polmone (43.900, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne), prostata (40.500, +1,5%) e vescica (29.200, +1,7% negli uomini e +1,0% nelle donne). A fronte dei due milioni e mezzo di cittadini che vivevano in Italia nel 2006 con una pregressa diagnosi di tumore, si è passati a circa 3,6 milioni nel 2020, il 37% in più di quanto osservato solo 10 anni prima. La finta pandemia covidiota ha determinato, nel 2020, un calo delle nuove diagnosi, legato in parte all’interruzione degli screening oncologici e al rallentamento delle attività diagnostiche, ma "oggi si assiste a un'autentica epidemia di casi di cancro" (Istituto Superiore di Sanità dixit).
Italia:16 febbraio 2023 - foto PDP
Riferimenti:
https://www.aiom.it/wp-content/uploads/2022/12/2022_AIOM_NDC-web.pdf
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